Questa sera, giovedì 29 giugno alle ore 20, si conclude il ciclo "Miti di Musica" realizzato in collaborazione fra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l'Associazione Alessandro Scarlatti, artisticamente diretta da Tommaso Rossi, con lo ScarlattiLab\Electronics a cura di Agostino Di Scipio e Giancarlo Turaccio (nella foto d'apertura). In programma, il suggestivo evento "Sculture di suono", una proposta musicale in cui performance dal vivo e installazioni sonore entrano in specifico rapporto con alcune delle antiche opere scultoree del luogo.
La performance dal vivo parte nella Sala dei Tirannicidi (in alto a sinistra; a destra la Musa Urania): a ciascuno dei tre gruppi marmorei prescelti è accostato uno strumento (voce femminile, clarinetto, violoncello), il cui intervento è composto ed orchestrato secondo il contrappunto determinato dallo spazio riverberante della sala e secondo modalità esecutive in stretto rapporto con i materiali sonori delle tre opere installative.
Ci si sposta poi nella Sala del Toro Farnese (nella foto in basso), dove gli strumenti si uniscono all’intricato tessuto del grande blocco marmoreo; in entrambi i casi, la performance musicale lascia gradualmente il campo alle installazioni sonore, fruibili da quel momento in poi (e per i giorni successivi) in modo autonomo.
I tre interventi nella Sala Tirannicidi sono stati pensati come una singola opera collettiva, in cui ciascuno degli artisti propone specifici materiali (linee sonore, eventi sonori puntiformi, voci ed ambienti esterni), destinati però a convivere in contrappunto attraverso i fenomeni di riverberazione acustica della sala. L’intervento sul Toro Farnese segue criteri analoghi, e si misura con la complessità compositiva di quel particolare gruppo marmoreo, peraltro ricavato da un unico enorme blocco di marmo.
Le installazioni sonore proposte – fruibili nel Museo fino al 10 luglio - consistono in sonorità che “danno voce” agli antichi gruppi marmorei, sia richiamando i temi mitologici cui essi si riferiscono, sia assecondando criteri di design sonoro in relazione alla particolare acustica delle sale del Museo in cui sono collocati
Il progetto ScarlattiLab, nelle sue derivazioni barocca, elettronica e jazz, è un veicolo innovativo: da una parte infatti crea un necessario punto di incontro e di stimolo tra la sperimentazione didattica e l’attività concertistica, dall’altra si impegna nella realizzazione di raffinati programmi di musica barocca, spesso inedita e promuove la ricerca e la sperimentazione nell’ambito della musica contemporanea e jazz con laboratori che curano sia la nascita e lo sviluppo di progetti compositivi, sia la costruzione e crescita dei processi esecutivi della nuova musica. I giovani compositori coinvolti nei laboratori sono interpreti dei propri lavori compositivi, oltre che di musica afferente al repertorio contemporaneo e jazz. Obiettivo del progetto, l’impegno di sostenere la giovane creatività emergente, valorizzando le professionalità creative e incoraggiando opportunità di formazione e scambio attraverso azioni volte alla realizzazione di progetti con forte valore culturale (anche in contesti sociali allargati), economicamente sostenibili ed innovativi nelle prassi gestionali.
Il concerto è gratuito, ingresso al Museo 2€
Infoline . 081 406011
www.associazionescarlatti.it
Sculture di suono
4 installazioni sonore ispirate a 4 opere del Museo Archeologico di Napoli
installazioni sonore di
NapoliSoundscape (Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo)
Chiara Mallozzi
Massimo Scamarcio (nella foto a destra)
Giancarlo Turaccio e Agostino Di Scipio
con la partecipazione di
Eleonora Claps , voce
Giovanni Liguori, clarinetto
Chiara Mallozzi, violoncello
audio e luci Stefano Lombardo
Sala dei Tirannicidi Apollo citaredo in basalto Massimo Scamarcio
Gladiatori e Tirannicidi NapoliSoundscape
Urania Chiara Mallozzi
Sala del Toro Farnese Toro Farnese Giancarlo Turaccio/Agostino Di Scipio
Agostino Di Scipio
Compositore, artista sonoro, studioso. Negli anni di formazione ha studiato all'Istituto Universitario L'Orientale di Napoli e, dopo un avvicinamento a suono e musica da autodidatta, si è poi diplomato al Conservatorio di L'Aquila in Composizione (G.Bizzi, M.Cardi) e Musica Elettronica (M.Lupone). Per qualche anno (1987-1992) ha frequentato anche il Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova. Successivamente si è progressivamente concentrato sempre di più sull'ideazione e sperimentazione di tecniche elettroacustiche e numeriche di generazione del suono e su pratiche musicali non convenzionali, elaborando una personale autonomia espressiva e di elaborazione tecnologica. Molti suoi lavori performativi e installativi operano come piccoli ecosistemi sonori legati all'unità di tempo e luogo dell'esecuzione. Artista-in-residenza del DAAD di Berlino (2004-05) e ospite di vari altri centri di ricerca e produzione. Incisioni monografiche per RZ_Edition (Berlino) e Chrisopée Elèctronique (Bourges/Parigi), e varie incisioni antologiche (Wergo/Schott, Neuma, Capston, etc.). Con Ciro Longobardi ha realizzato una versione estesa di Electronic Music for Piano di John Cage (Stradivarius) presentata alla Biennale di Venezia nel 2012. Con Mario Gabola ha dato vita ad un duo di improvvisazione con circuiti elettronici riciclati, Upset (Viande Records). Nel 2011 la Galerie Mario Mazzoli di Berlino ha curato una sua mostra personale di installazioni sonore. Alcuni recenti incontri di studio relativi al suo lavoro (Università di Montpellier, 2010; UdK Berlino, 2011; Università Parigi-8, 2013) sono scaturiti in un numero monografico della rivista Contemporary Music Review (Cambridge University Press, 2014) e nel profilo complessivo offerto dal recente libro/CD Polveri sonore. Una prospettiva ecosistemia della composizione (La Camera Verde, Roma, 2014).
Docente in ruolo di Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di Napoli (2001-2013) poi a L'Aquila. Compositore ospite dell'Università Simon Fraser di Vanvouver (1993) e della Sibelius Academy di Helsinky (1994), è stato successivamente Edgard-Varèse-Professor alla Technische Universität di Berlino (2007-2008), "visiting professor" alla University of Illinois Urbana-Champaign (2004). Da qualche anno fa parte dell'unità di ricerca "Musique et écologies du son" dell'Università Parigi-8. Alcuni suoi saggi critici sono raccolti nel volume Pensare le tecnologie del suono e della musica (Editoriale Scientifica, Napoli). Ha curato l'antologia Teoria e prassi della musica nell'era dell'informatica (G.Laterza, 1995) e la pubblicazione di volumi come Universi del Suono, di Iannis Xenakis (LIM, 2003), Heidegger, Hölderlin & John Cage (Semar, 2000), Genesi e forma, di G.M.Koenig (Semar, 2000), L'universo aperto, di Tom DeLio (Semar, 2001). Con Ivano Morrone e altri ex-studenti ha fondato una piccola rassegna di studi, Le Arti del Suono.
Giancarlo Turaccio
È nato e vive a Napoli. Ha studiato Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra e Musica Elettronica presso i Conservatori di Napoli e Milano. All’Accademia Musicale Pescarese è stato allievo di Franco Donatoni. Ha frequentato seminari e corsi di perfezionamento con compositori quali: Azio Corghi, Helmut Lachenmann, Henri Pousseur, Sylvano Bussotti. Suoi lavori sono stabilmente inseriti nei programmi di musica contemporanea di numerose associazioni e società di concerti. Tra le varie partecipazioni: Stagione d’opera e di balletto, Teatro S.Carlo di Napoli (1998/99); Festival International d’art acousmatique "Futura" (Crest, Francia, 2005), Sound and music Computing 2005 (Università di Salerno, Italia); Sound and music Computing 2007 (Lefkas, Grecia); VI Biennale internazionale di Musica Elettroacustica (San Paolo del Brasile 2006); Ravello Festival (2006); Contemporanea duemilaotto, Udine (2008); Berklee College of Music Club, Brookline -MA- (USA) 2008; Sarah Lawrence College, New York 2008; Saison Proxima Centauri (Bordeaux, 2009); “Suona Italiano”, City University of London (2014); Museo dello sbarco, Salerno (2015), ecc.. Come direttore d’orchestra si dedica prevalentemente alla guida di compagini orchestrali e ensemble specializzati soprattutto nella musica contemporanea. Nel 2010 è professore a contratto presso l’Università “Federico II” di Napoli. Collaboratore del gruppo di ricerca ”puntOorg”, è anche membro del comitato scientifico dell’omonima collana editoriale, edita a Napoli da Editoriale Scientifica e diretta da L.M. Sicca. Dal 1997 è titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio di musica “G.Martucci” di Salerno.
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