Stasera, giovedì 22 giugno alle ore 20 per il ciclo Miti di Musica, collaborazione fra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l'Associazione Alessandro Scarlatti, il flautista Gianni Trovalusci con la regia del suono di Giuseppe Silvi, eseguiranno il programma intitolato “Flauto Mito Antico, Sogno futuro” (nelle foto: installazione con Gianni Trovalusci, Giuseppe Silvi e, sotto, Vittorio Montalti).
Il flauto è uno strumento antico, anzi antichissimo. Rappresenta meglio di ogni altro strumento a fiato il vento, il respiro, il soffio vitale: il programma esalta questa natura e la arricchisce con l’interazione dell’elaborazione elettronica. Sono poste in relazione musiche diverse, interpretate con vari strumenti, poeticamente unite dal tema, che si sviluppa nel corso dei secoli, del canto attraverso il flauto.
Un canto ora spensierato, come nella barocca imitazione del canto degli uccelli, ora di grande fascino sonoro come in Laconisme de l’Aile, brano anch’esso dedicato dalla grande compositrice finlandese Kaija Saariaho alle mirabili e misteriose traiettorie del volo degli uccelli. Un canto dove il gioco sonoro si sviluppa nella ricerca del doppio e del multiplo, che troviamo in Ecos di Hotteterre - ove il gioco in eco, anticamente realizzato con i musicisti che suonavano le stesse frasi musicali in stanze diverse, viene qui proposto in interazione con l’elettronica - e in Labyrinthes del giovanissimo ma già affermato compositore Vittorio Montalti, attualmente docente di Armonia al "Carlo Gesualdo da Venosa" di Potenza, brano in cui il flauto basso e l’elettronica si compenetrano rincorrendosi, perdendosi e ritrovandosi nei Labirinti evocati nel titolo del brano.
Un canto antico e moderno insieme, senza tempo, nella melodia ‘cosmica’, evocata in Mantram dal compositore Giacinto Scelsi, come lui stesso amava definirsi ‘punto di incontro tra la cultura occidentale e orientale’ e il richiamo al soffio vitale che si rinnova, in Preludio al Soffio di Giuseppe Silvi, in prima esecuzione assoluta. Un canto addolorato e fascinoso come nella morte del Dio Pan, rappresentata nel celeberrimo Syrinx di Claude Debussy, a cui fa seguito il complesso intreccio di interazioni sonore in Éleghos, di Silvia Lanzalone, che presenta un magico flauto, ‘aumentato’ elettronicamente, di sua invenzione. Éleghos, fa riferimento alla cultura ellenistica e ne sviluppa gli aspetti evocativi in sintonia con l’antico termine greco il cui significato può essere indicato come “canto accompagnato dal flauto”; l’esecuzione è resa su uno strumento, denominato ResoFlute, ideato e progettato da Silvia Lanzalone e prodotto presso il CRM – Centro Ricerche Musicali di Roma.
Il concerto è gratuito, ingresso al Museo 2€
Infoline . 081 406011
www.associazionescarlatti.it
Programma
Anonimo
Piccoli brani barocchi a imitazione del canto degli uccelli per traversiere
Tordo, Allodola, Usignolo
Kaija Saahriao (1952)
Laconisme de l’Aile per flauto ed elettronica
Jacques-Martin Hotteterre Le Romain (1674 – 1763)
Ecos per flauto traversiere ed elettronica
Vittorio Montalti (1984)
Labyrinthes per flauto basso ed elettronica
Giuseppe Silvi (1981)
Preludio al Soffio per flauto ed elettronica
prima esecuzione assoluta
Giacinto Scelsi (1905 – 1988)
Mantram - canto anonimo per strumento basso
versione per flauto basso di Gianni Trovalusci
Claude Debussy (1862 – 1918)
Syrinx per flauto
Silvia Lanzalone (1970)
Eleghos per flauto aumentato ed elaborazione elettronica
Gianni Trovalusci
Diplomato in flauto presso il Conservatorio “Santa Cecilia”, si è perfezionato nel repertorio contemporaneo con Pierre Yves Artaud a Parigi e in Prassi Esecutiva della Musica Barocca alla Schola Cantorum di Basilea. Ha inoltre frequentato il Corso di Nuova Didattica della Composizione con Giancarlo Bizzi presso il Conservatorio dell’Aquila “A. Casella”.
La sua ricerca musicale lo porta ad incontrare territori e tracce parallele dell’Arte, come il teatro, la danza, la poesia e si evidenzia attraverso l’ampio strumentario utilizzato: la gamma dei flauti moderni, flauti storici, etnici, strumenti d’invenzione e il live electronics.
Rilevante è la sua collaborazione a progetti artistici trasversali, concerti e performance, con artisti come Evan Parker, John Tilbury, , Sonia Bergamasco, Manuela Mandracchia, Peppe Servillo, David Ryan, Ian Mitchell, Simon Allen, Tania Chen, Giancarlo Schiaffini, Eugenio Colombo, Elio Martusciello, Maurizio Ben Omar, Sergio Armaroli, London Improvisers Orchestra, Ossatura, Ensemble Dissonanzen – Napoli, Ensemble Algoritmo, CeciliAElettrica Ensemble Laboratorio.
E’ stato invitato in festival nazionali e internazionali e nei luoghi di riferimento della scena musicale off in Europa e non solo: Haus der Musik Stoccarda, New Horizon Concert Series Chapman University, Istituto Italiano Cultura San Francisco, Teatru Manoel Malta, NYCEMF – New York City Electroacoustic Music Festival, EMUFest Conservatorio “Santa Cecilia” Roma, Re-place L’Aquila. Si è occupato per molti anni di progetti musicali e culturali come Segretario Artistico della Federazione CEMAT e Coordinatore del Progetto SONORA, realizzando collaborazioni con innumerevoli Istituzioni in Italia e nel contesto internazionale.
E’ Direttore Artistico della rassegna Musica nei Musei, che realizza concerti, percorsi e drammaturgie nei musei e luoghi storici della Capitale.
Ha tenuto masterclass e conferenze presso numerosi Conservatori italiani – Roma, Bari, Como, Napoli, Latina, Salerno.
Nel marzo 2016 ha tenuto concerti e masterclass presso la Chapman University, Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, San Francisco Conservatoire, Mills College di Oakland, su invito di Roscoe Mitchell e Luciano Chessa.
Giuseppe Silvi
Ha studiato Saxofono e Musica Elettronica presso il Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma. Si è diplomato in Musica Elettronica nel 2013 con Giorgio Nottoli. Sue composizioni musicali sono state eseguite eseguite in diversi concerti e festival di musica elettroacustica, tra cui il “Monaco Electroacoustique” e il “New York City Electroacoustic Music Festival”. E’ stato finalista al Concorso Franco Evangelisti con il brano “PS: Song #04” (per mezzosoprano, percussioni ed elettronica).
Per EMUfest (Festival di musica elettroacustica di roma) è membro di EMUstaff, lo staff tecnico, e cura la regia del suono e le proiezioni delle opere audiovisuali. Ha realizzato il software di gestione dello spazio sonoro della Sala Accademica da concerto del Conservatorio “S. Cecilia”, dove è installato un sistema ad otto canali audio indipendenti. Nel 2013 ha progettato e realizzato la cupola semisferica con 22 altoparlanti installata nell’aula di Musica Elettronica del Conservatorio Santa Cecilia e ha curato la regia del suono dei cinque concerti in 3D nell’ambito di Emufest 2013.
E’ tecnico del suono specializzato in registrazione e post-produzione surround. Utilizza tecniche tridimensionali di registrazione e produzione sonora. Incide per edizioni Tactus, Naxos, Brilliant Classic e Sony.