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Paola De Simone

Ancora una serata interamente dedicata al compositore francese Maurice Ravel (1875-1937), a ottant'anni dalla scomparsa, per la chiusura della Stagione di Concerti 2016/2017 del Teatro San Carlo, oggi, lunedì 19 giugno alle ore 20.30.

Ad aprire l'originale programma d'ascolto scelto in tale occasione, saranno le Chansons madécasses, tre melodie su testi di Évariste Désiré de Parny (1753-1814) per voce, flauto, pianoforte e violoncello affidate ad una delle migliori voci italiane di mezzosoprano, Marina Comparato (nella foto d'apertura), accompagnata al flauto da Silvia Bellio (nella foto a destra, prima parte dell'Orchestra della Fondazione, in alternanza con Bernard Labiausse) e al pianoforte da Gianni Gambardella (nella foto in basso), musicista napoletano di grande sensibilità ed esperienza in particolar modo specializzatosi nel repertorio che unisce voce e strumento.

A seguire le Histoires naturelles (Storie naturali), cinque melodie elaborate nell'anno 1906 su testo di Jules Renard (1864-1910) mentre, a chiusura di serata e a sigillo del percorso celebrativo, il programma terminerà con il Quartetto per archi in fa maggiore, lavoro di non facile tornitura stilistica, composto nel 1903 da Ravel con dedica a Fauré.

A darvi forma, il Quartetto d'Archi del Teatro di San Carlo (nella foto sopra) che tuttavia stasera, accanto agli strumentisti fondatori Cecilia Laca, Luigi Buonomo (rispettivamente primo e secondo violino, nonché spalla dei primi e primo dei secondi) con Antonio Bossone alla viola, non vedrà esibirsi il violoncellista Luca Signorini (prima parte dell'Orchestra sancarliana) bensì al suo posto, causa recente infortunio, Patrizio Serino (nella foto sotto).

Romano, formatosi all'Accademia di S. Cecilia con il massimo dei voti, lode e menzione d 'onore, Serino ha ricoperto il ruolo di primo violoncello presso il Teatro Massimo Bellini di Catania, collaborando inoltre con numerose altre realtà italiane quali l'Orchestra di Roma e del Lazio, l'Orchestra Sinfonica della Cassa di Risparmio di Roma, l'Orchestra Regionale Toscana, l'Orchestra del Carlo Felice di Genova, l’Accademia di Santa Cecilia e la Mozart di Claudio Abbado.Vincitore del premio internazionale di musica da camera "Trio di Trieste", ha inciso per l'etichetta Altara, e Stradivarius. Dal 2011 è stato scelto da Zubin Mehta quale primo violoncello dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

Marina Comparato debutta nel 1996 a Londra come Rosina ne Il Barbiere di Siviglia e al 59° Maggio Musicale Fiorentino nell'Elektra, diretta da Claudio Abbado. Particolarmente degna di nota la sua interpretazione di Cherubino, Le nozze di Figaro, ruolo per il quale è stata molto applaudita al San Carlo lo scorso settembre e che ha interpretato nei più grandi teatri italiani ed europei: De Wlaamse opera, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Firenze, Opera di Lipsia, Carlo Felice di Genova. Il suo repertorio spazia dalla musica barocca (Monteverdi, Händel, Pergolesi, Vivaldi) ai principali ruoli mozartiani per mezzosoprano (Cherubino, Dorabella, Despina, Zerlina, Sesto, Cecilio, Giacinta) ai ruoli del bel canto italiano (Rossini, Bellini, Donizetti e il primo Verdi) ai ruoli romantici (Gounod, Massenet, Berlioz, Weber) e alla musica del '900 (Ravel, Poulenc, Berg, De Falla).

Il Quartetto d’archi del Teatro di San Carlo, formato dalle prime parti, Cecilia Laca, Luigi Buonomo, Antonio Bossone e per questa occasione con Patrizio Serino al violoncello (in sostituzione di Luca Signorini), ha eseguito per il Teatro di San Carlo e per il Festival di Ravello opere di Mozart, Schubert, Ravel, Šostakovič ed ha collaborato con Bill T. Jones, tra i più importanti coreografi contemporanei. Si è inoltre esibito al Festival di primavera di Budapest e, precedentemente, a Hong Kong per l’Arts Festival 2013, al Museo di Capodimonte a Napoli in un Concerto Straordinario in Onore del Presidente dello Stato di Palestina Abu Mazen, ed è regolarmente invitato a tenere concerti in tutta Italia, Europa e Sud America (ad esempio Parigi, Amburgo Sao Paolo in Brasile).

Ad aprire il programma Chansons madécasses, scritte su commissione della mecenate statunitense Elisabeth Sprague Coolidge e composte sui versi tratti dal volume Chansons madécasses, traduites en francais, suivies de poésies fugitives di Évariste Désiré de Parny. A colpire la sensibilità di Ravel furono i sentimenti di anticolonialismo suscitati dalla lettura di questi testi e la loro adesione alla concezione di Rousseau del "buon selvaggio". Le Chansons madécasses si presentano in tre episodi in cui la voce solista canta in un libero recitativo, anche se è comunque presente il preciso collimare della voce stessa con i ritmi dell'accompagnamento.

A seguire Histoires naturelles, una raccolta composta da Maurice Ravel nel 1906 su testi di Jules Renard. Il testo è una galleria di ritratti di animali, fauna domestica o selvatica della campagna francese. Ravel si compiaceva, musicando questo piccolo bestiario, di poter esprimere humour, tenerezza, scherno, espressi in una musica dall’aria famigliare che si univa, senza travisarne il senso, al tipico linguaggio di ogni animale, cogliendone, invece, l’essenza con sottile senso di caricatura. Ravel scelse per la sua opera solo cinque ritratti: Le Paon, Le Grillon, Le Cygne, Le Martin-pêcheur, La Pintade.

In chiusura il Quartetto per archi in fa maggiore, dedicato a Gabriel Faurè (1845-1924), che venne ultimato da Ravel nel 1903 dieci anni dopo il Quartetto op. 10 di Debussy. Ravel, nonostante la continuità ideale con l'opera di Debussy, scelse una via artistica personale, più solare e meno oscura delle nuits debussiane. Significativa rimane comunque l'attestazione di stima che Debussy fece al giovane Ravel in merito alla richiesta da parte di Fauré di modificare il finale del Quartetto: “Nel nome degli dei della musica e nel mio nome, non toccate una sola nota di quelle che avete scrìtto nel vostro Quartetto”.

Il programma

Teatro di San Carlo

Lunedì 19 giugno, ore 20.30

SERATA RAVEL

Mezzosoprano Marina Comparato

Flauto Silvia Bellio

Pianoforte Gianni Gambardella

MAURICE RAVEL (1875 - 1937)

Chansons madécasses tre melodie su testi di Évariste-Désiré de Parny

per voce, flauto, pianoforte e violoncello

1. Nahandove

2. Aoua!

3. Il est doux

Histoires naturelles su testo di Jules Renard

  1. Le paon (il pavone): Il va surement se marier aujourd'hui - Sans hâte et noblement Dedica: Madame Jean Bathori

  2. Le grillon (il grillo): C'est l'heure où, las d'errer - Placide Dedica: Mademoiselle Madeleine Picard

  3. Le cygne (il cigno): Il glisse sur le bassin -Lent Dedica: Madame Alfred Edwards, née Godebska

  4. Le martin-pêcheur (il martin pescatore): Ça n'a pas mordu, ce soir - On ne peut plus lent Dedica: Emile Engel

  5. La pintade (la gallina faraona): C'est la bossue de ma cour - Assez vite Dedica: Roger-Ducasse

Quartetto d’Archi del Teatro di San Carlo

Violino Cecilia Laca – Luigi Buonomo

Viola Antonio Bossone

Violoncello Patrizio Serino

MAURICE RAVEL (1875 - 1937)

Quartetto per archi in fa maggiore

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