Stasera, giovedì 18 maggio alle ore 20.15 per la rassegna di concerti del "Maggio della Musica", primo dei due appuntamenti di assoluto prestigio nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli con il Quartetto d'Archi della Scala di Milano (nella foto sopra), da Riccardo Muti giudicato organico “di rara eccellenza tecnica e musicale”. Al fianco del valente quartetto formato dai violinisti Francesco Manara e Daniele Pascoletti, dall'ottimo violista Simonide Braconi e dal violoncellista Massimo Polidori, ci sarà lo straordinario Fabrizio Meloni (nella foto d'apertura e in basso), primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984. In programma, la ripresa dell’integrale dei lavori cameristici brahmsiani, promossa dalla rassegna curata dalla direzione artistica di Michele Campanella e dallo staff diretto da Luigia Baratti e da Sergio Meomartini nel triennio 2015-17, affidandone l'esecuzione ad alcuni dei più importanti musicisti italiani della scena internazionale.
La serata proporrà infatti di Brahms il Quartetto per archi n. 3 op. 67 e il Quintetto per clarinetto e archi op.115. Lavoro composto nell'estate del 1875, il primo, nato dalle suggestioni intime e ariose a un tempo respirate dal compositore durante un suo soggiorno a Ziegelhausen, ameno villaggio a pochi chilometri da Heidelberg lungo la riva destra del fiume Neckar. Un clima naturale e sociale che, al di là di un’innegabile impronta viennese riconoscibile nella chiave stilistica legata ai modelli di Haydn e Beethoven, risulta senz’altro leggibile nella gioia e nelle tinte dolcemente pastorali del Quartetto in Si bemolle maggiore op. 67. Alla maturità creativa e al profondo dolore per la morte della madre riconduce invece il Quintetto in si minore op. 115 per clarinetto e archi, capolavoro composto da Brahms nell’estate del 1891 nella rinomata località termale di Bad Ischl quale secondo tassello delle opere che diedero forma al quadrifoglio ispirato – in maniera non troppo dissimile da quanto accaduto un secolo prima all’ultimo Mozart conoscendo il clarinettista Anton Stadler – dallo straordinario Richard von Mühlfeld, solista virtuoso e musicista eccellente entrato a far parte dall’anno 1873 dell’orchestra di corte del duca Georg Wettin, nella città di Meiningen.
Il ciclo brahmsiano proseguirà sempre con il Quartetto d'Archi scaligero ma al fianco del pianista e direttore artistico del "Maggio" Michele Campanella, il 5 giugno nel giorno del suo settantesimo compleanno, per dar forma al Quartetto n. 3 op. 60 e al Quintetto op. 34, quindi il 18 giugno con il Trio n. 2 op. 87 e la Sonata op. 34 per due pianoforti con la moglie Monica Leone e con i fratelli Diego e David Romano. Questi ultimi torneranno il 25 giugno per l’appuntamento conclusivo della proposta d’ascolto, con il Sestetto Stradivari formato da musicisti dell’Accademia di Santa Cecilia, concludendo l'integrale con il Sestetto n. 2 op. 36 e il Quintetto per archi n.1 op. 88.
Biglietto: 20 euro (ridotto 10 e 15 euro - prenotazione obbligatoria)
Info: tel 081 5606630 - 3929161691 – 3929160934 – maggiodellamusica@libero.it
www.maggiodellamusica.it
Maggio della Musica, XX stagione concertistica 2017
Giovedì 18 maggio alle ore 20:15
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli (via Riviera di Chiaia 200, Napoli)
Festival Brahmsiano 2015-17
Quartetto d’Archi della Scala di Milano
Fabrizio Meloni, clarinetto
Johannes Brahms (1833 - 1897)
Quartetto per archi n. 3 in Si bemolle maggiore, op. 67 (1876)
Quintetto in si minore per clarinetto e archi, op. 115 (1892)
Fabrizio Meloni - Primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. È vincitore di concorsi nazionali e internazionali: ARD Monaco, Primavera di Praga nel 1986. Ha quindi collaborato con alcuni dei massimi solisti di fama internazionale e ha tenuto tournée negli Stati Uniti e in Israele col Quintetto a Fiati Italiano, eseguendo brani dedicati a tale formazione da Berio e Sciarrino. Numerosi i suoi progetti discografici realizzati e le incisioni pubblicate dalla rivista Amadeus. È stato invitato a tenere masterclass presso prestigiose istituzioni internazionali (Conservatorio Superiore di Musica-Parigi, Conservatorio della Svizzera Italiana, Manhattan School of Music-New York, Northeastern Illinois University-Chicago, Music Academy-Los Angeles, Università Tokyo e Osaka), inoltre docente in Master di alto perfezionamento all’Accademia delle Arti e Mestieri del Teatro alla Scala, all’Associazione Lirico Musicale “Giovani all’Opera” - Roma, presso i Conservatori di Udine, Conservatorio di Saragozza, di Milano. È autore del libro “Il clarinetto”, pubblicato da Zecchini Editore, già in seconda ristampa e di prossima uscita in lingua inglese. Il canale televisivo “Sky Classica” gli ha dedicato un documentario dal titolo “Notevoli” e uno “Special sul clarinetto e il suo interprete” edito da TvSat2000.
Quartetto d’Archi della Scala di Milano - La prima formazione del Quartetto d’archi della Scala è storica e risale al 1953, quando le prime parti sentirono l’esigenza di sviluppare un importante discorso musicale cameristico seguendo l’esempio delle più grandi orchestre del mondo. Nel corso dei decenni il Quartetto d’archi della Scala è stato protagonista di importanti eventi musicali e registrazioni; dopo qualche anno di pausa, nel 2001, quattro giovani musicisti, già vincitori di concorsi solistici internazionali e prime parti dell’Orchestra del Teatro, decidono di ridar vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le loro affinità musicali già consolidate all’interno dell’Orchestra, elevandole nella massima espressione cameristica quale è il quartetto d’archi. Numerosi i loro concerti per alcune tra le più prestigiose associazioni concertistiche in Italia e all’estero. Hanno collaborato con pianisti del calibro di Bruno Canino, Jeffrey Swann, Angela Hewitt, Paolo Restani e Bruno Campanella. Numerose le loro prime esecuzioni di compositori contemporanei quali Boccadoro, Campogrande, Francesconi, Digesu, Betta e Vlad. Nel 2008 fanno il loro esordio, con un concerto, al prestigioso Mozarteum di Salisburgo e nello stesso anno ricevono il premio “Città di Como” per i loro impegni artistici. Ha scritto di loro il Maestro Riccardo Muti:” ...quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale, ...la bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande dimestichezza anche con il mondo dell’opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”.
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