Una divertente farsa per musica settecentesca di Scuola napoletana, assolutamente da non perdere, in scena stasera nel teatro che ospiterà la futura programmazione dell'Associazione Alessandro Scarlatti. Oggi, martedì 16 maggio alle ore 20.30, l'Associazione guidata dalla direzione artistica di Tommaso Rossi presenta infatti al Teatro Sannazaro e in chiusura della “La Stagione del Barocco”, prima delle tre rassegne in corso, l'atto unico L’impresario in angustie, lavoro musicale comico composto da Domenico Cimarosa (Aversa, 1749 - Venezia, 1801) sul libretto di Giuseppe Maria Diodati. Un cammeo metateatrale che lancia battute e strali verso un'opera seria al tramonto quanto per l'intero secolo oggetto di molteplici interventi di riforma. Dunque, in parodia, personaggi e convenzioni teatrali, con relativi capricci e ridondanze: al centro della trama, l'allestimento di una nuova opera in un teatro vicino Napoli. Le tre primedonne Fiordispina, Merlina e Doralba esigono lauti compensi, ricchi costumi e arie virtuosistiche. È difficile soddisfarle, non solo per il librettista ed il compositore, ma anche per il frustrato impresario Don Cristobolo.
L’opera, rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1786 in una delle sedi deputate per il genere comico, il Teatro Nuovo, conobbe un bel successo internazionale andando in scena da Lisbona a Copenaghen, dunque contribuendo alla fama di Cimarosa nell'intera Europa. Di umili origini, cresciuto nella città di Aversa ma presto trasferitosi con la famiglia a Napoli in una modesta abitazione nei pressi del convento di San Severo al Pendino, presso il quale la madre svolgeva attività di lavandaia per i padri domenicani, sarebbe rimasto a sette anni orfano del padre Gennaro a seguito della caduta dell'uomo da un'impalcatura della costruenda Reggia di Capodimonte, dove lavorava come operaio. Fu accolto quindi al Conservatorio di Santa Maria di Loreto studiando con i maestri Manna, Fenaroli e probabilmente con Piccinni, per poi esordire nell'anno 1772 con un'opera buffa, Le stravaganze del Conte. Nel genere comico avrebbe prodotto a seguire, e con successo, gran parte del proprio catalogo teatrale. Fu nominato professore degli Ospedaletti a Venezia e, per i crescenti consensi, fu chiamato a Pietroburgo dalla zarina Caterina la Grande. Rientrando dalla Russia (1792) avrebbe sostato a Vienna e lì composto il suo capolavoro, Il matrimonio segreto. Il titolo avrebbe suscitato un tale entusiasmo che l'imperatore ne ebbe a ordinare una replica addirittura nella stessa sera. A seguire, fu nominato maestro della Cappella Reale di Napoli. Tuttavia, avendo scritto durante il periodo repubblicano un inno per quel regime (1799), Cimarosa fu condannato ad alcuni giorni di carcere al ritorno sul trono del re. Abbandonata Napoli, raggiunse Venezia dove, composta l'ultima sua opera, Artemisia, si sarebbe spento poco dopo.
L’allestimento dell'Impresario in angustie (nelle foto), firmato per la regia da Stefano Albarello e per i ricchi costumi da Daniel Tuzzato e Angela Gassi, è affidato all’ensemble svizzero Musica Fiorita che, composto da musicisti formatisi presso la Schola Cantorum Basiliensis di Basilea, sarà diretto da Daniela Dolci. Voci protagoniste, Pietro Naviglio (Don Cristobolo), Giuseppe Naviglio (Don Perizonio), Sara Bino (Fiordispina), Cristina Grifone (Fiordispina), Maria Salicchio (Doralba), Rosario Totaro (Gelindo), Carlo Sgura (Strabinio).
Lo spettacolo, in tournée in Italia grazie al mecenate Peter Forcart, è realizzato in collaborazione con il
che avrebbe dovuto ospitarlo al Teatro Mercadante, attualmente inagibile.
Biglietti: platea euro 15; posto palco euro 10; platea sconto abbonati Associazione Alessandro Scarlatti e abbonati Teatro Mercadante euro 10
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
Domenico Cimarosa (1749-1801)
L’impresario in angustie farsa per musica
Don Cristobolo, Impresario: Pietro Naviglio, basso
Don Perizonio, Librettista: Giuseppe Naviglio, basso
Fiordispina, prima buffa: Sara Bino, soprano
Merlina, prima donna giocosa: Cristina Grifone, soprano
Doralba, prima donna seria: Maria Salicchio, soprano
Gelindo, Compositore: Rosario Totaro, tenore
Strabinio, amante di Doralba: Carlo Sgura, basso
MUSICA FIORITA
Miriam Jorde, oboe
German Echeverri, Katia Viel, violini
Salome Janner, viola
Jonathan Pesek, violoncello
Hiram Santos, fagotto
Tomohiro Sugimura, corno
Marco Lo Cicero, violone
Juan Sebastian Lima, tiorba
Rafael Bonavita, chitarra barocca
Franziska Fleischanderl, psalterio
DANIELA DOLCI, clavicembalo e direzione
Stefano Albarello, regia
Angela Gassi, costumi maschili
Daniel Tuzzato, costumi femminili
Musica Fiorita
L'idea fondamentale dell'Ensemble Musica Fiorita è il contrasto tra musica sacra e profana, tra musica vocale e strumentale. Sia come repertorio, che come strumentario, l'ensemble è intenta a seguire le nuove ricerche sulla prassi originale del basso continuo. Il timbro tipico del periodo prebarocco caratterizzato dal cornetto, dal violino barocco, dal numero ampio degli esecutori del basso continuo - composto da liuto (teorba o arciliuto), arpa doppia, salterio, percussione, viola da gamba (violoncello), clavicembalo e organo -, così come dall'arte vocale piena di colorature (il termine antico era: "fioriture"), viene riportato in luce dall'Ensemble Musica Fiorita grazie ad una interpretazione basata su attenti studi, ma, anche grazie ad una espressione piena di colori, vivacità e "italianità".
I componenti del gruppo hanno seguito i loro studi alla Schola Cantorum Basiliensis di Basilea, Svizzera.
Intensa e' la collaborazione con il gruppo di Danza rinascimentale e barocca "Il Ballarino", Paolo Pandolfo e Maurice Steger, con i quali sono state effettuate rappresentazioni sceniche di "una serata alla corte di Luigi XIV, l'opera "Cephale et Procris" di Elisabeth Claude Jacquet de la Guerre e “Not only Vivaldi”.
Negli ultimi anni l`Ensemble Musica Fiorita è stata invitata a partecipare ai diversi Festival il Festival Orlando di Lasso di Monaco di Baviera, l’ Akademie Tage der Alten Musik di Lipsia, il Festival der Alten Musik di Utrecht, il Festival di musica antica di Buenos Aires e Rosario e al Markgräflichen Operntheater di Bayreuth.
Dal 2010 MUSICA FIORITA ha intrapreso tre tournee in India, suscitando un immenso interesse per la musica barocca occidentale. Grazie a un’intelligente coreografia del Maestro Nick Nguyen (Francia), sensibile esperto della danza barocca francese, si è riusciti a intrecciare un discorso musicale attraverso la danza barocca e la danza indiana, riuscendo a proporre degli spettacoli affascinanti, creando così importanti ponti di scambio culturale. Numerose sono le registrazioni radio / televisive.
Numerose le produzioni dell’ensemble Musica Fiorita con le case discografiche Ars Musici, Harmonia Mundi, Panclassics e Orf , Tactus
Daniela Dolci
Direttore d'orchestra, produttrice e fondatrice dell'Ensemble Musica Fiorita nasce in Sicilia e risiede a Basilea (CH). Ha studiato clavicembalo alla Schola Cantorum Basiliensis di Basilea, Svizzera, perfezionandosi in seguito ad Amsterdam col Maestro Gustav Leonhardt. Il suo interesse principale - oltre all'attività concertistica - è sempre stata la ricerca sulla prassi originale del basso continuo, basata su trattati del diciasettesimo e diciottesimo secolo- corso di specializzazione diretto dal Maestro Jesper Christensen e seguito alla Schola Cantorum Basiliensis. Ha tenuto concerti, registrazioni radiofoniche, televisive e incisioni come solista e membro di diverse Ensembles, risvegliando grande interesse ed entusiasmo in Europa, Unione Sovietica, Paesi Baltici, Sudamerica, Giappone e India.
Tiene conferenze sulle compositrici barocche, corsi di basso continuo e musica da camera in Svizzera, Germania, Paesi Baltici, Russia, Sudamerica e al "Primo Master di Musica Antica" in Italia all' Universita' di Potenza, attivita' iniziata grazie all'interesse per la Musica Antica dal Maestro Claudio Abbado.
Nel 1990 Daniela Dolci ha fondato l'Ensemble Musica Fiorita, gruppo musicale ormai di fama internazionale, specializzato sulla musica barocca con strumenti d'epoca, per dare la possibilità al pubblico odierno di conoscere il repertorio sconosciuto dei compositori e delle compositrici dell'epoca.
Grazie alle sue radici familiari particolarmente attente ai fenomeni socioculturali, crede nella musica come ad un linguaggio universale, portatore di comprensione, rispetto e amore tra le diverse culture. E' stata nominata portatrice di pace attraverso la musica dal popolo indios di Chiquito (Santa Cruz /Bolivia).
Nel 2008 Daniela Dolci viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana come Cavaliere dell’ordine della stella della solidarieta’ italiana, per il lavoro di ricerca e divulgazione della cultura italiana all’estero.
Nella primavera del 2010 le viene assegnato il premio Hans Roth dalla APAC, Santa Cruz, Bolivia.
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