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  • Redazione

Milano e Napoli insieme per l’Europa, nel segno di un concerto che unisce due importanti identità culturali italiane nella loro ricchezza. Un evento che non poteva non trovare casa presso la domus di tutti i milanesi e dei milioni di fedeli e di visitatori che ogni giorno ne abitano la bellezza: il Duomo.

Nella cornice della grande Cattedrale milanese, sabato 3 giugno alle ore 21.00, la Veneranda Fabbrica offrirà alla città una straordinaria serata, aperta a tutti: l’Orchestra e il Coro del Teatro San Carlo, diretti dal direttore musicale onorario Zubin Mehta (sopra, nella foto di Francesco Squeglia), presenteranno uno dei massimi capolavori del repertorio sinfonico-corale, la Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125 di Beethoven.

L’evento si svolge sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo ed è patrocinato da Arcidiocesi di Milano, Camera dei Deputati, Regione Lombardia, Regione Campania, Comune di Milano e Comune di Napoli.

L'idea? «È nata - spiegano i vertici del Lirico napoletano durante la conferenza stampa tenutasi oggi nella Sala dei Milanesi presso l'Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano (nelle foto sopra) - durante il grande evento di Expo: quando le sapienti mani degli artigiani della Fonderia Nolana Del Giudice hanno forgiato la copia della Madonnina che ha accolto i visitatori dell’Esposizione, è stato quasi impossibile non immaginare un momento successivo per celebrare quest’incontro nel solco del linguaggio universale della musica che unisce e che parla al cuore di tutti. Una risposta all’invito che scaturisce dalle braccia della Vergine spalancate per abbracciare il mondo. Un entusiasmo nello stare insieme che oggi la Fabbrica ed il Teatro San Carlo intendono richiamare e portare lontano, fino in Europa, facendo risuonare tra le alte volte del Duomo un gioioso inno alla pace.

Sin dalle sue origini, infatti, la grande Cattedrale milanese fu il primo grande cantiere dell’identità europea, luogo di incontro e di dialogo tra saperi e maestranze provenienti da ogni Paese del continente. Grandi ingegneri, architetti, scultori, poeti e musicisti hanno lasciato il loro segno nella storia di questo monumento che a sua volta è stato punto di riferimento spirituale e morale, oltre che simbolo civico e identitario a Milano e nel panorama mondiale». Brano ideale per l'occasione, che tra l'altro proprio Mehta diresse nel luglio 2008 in piazza del Plebiscito a Napoli durante il primo anno di commissariamento Nastasi unendo in formula faraonica (circa 400 gli artisti) le Orchestre e i Cori del Maggio Musicale Fiorentino e quelli del Lirico partenopeo, la Nona di Beethoven che, con il suo magnifico Inno alla Gioia su testo di Schiller è simbolo di fratellanza e dell’Europa in armonia, richiamando i valori forti della vita e riaffermando il valore dell’accoglienza (sotto, nella foto di Francesco Squeglia, Zubin Mehta sul podio dell'Orchestra del Teatro San Carlo nel settembre 2105).

«Il cammino della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano nella storia - sono le parole del presidente, Monsignore Gianantonio Borgonovo - è una vera e propria rappresentazione di quello europeo. I cantieri della Cattedrale si sono nutriti di esperienze e di talenti provenienti da tutto il continente ed è la forza di questo percorso che oggi sentiamo il dovere di richiamare e di riaffermare, esortazione al dialogo tra tutti gli uomini e le donne di buona volontà che abitano un tempo in cui tali valori sono messi in discussione. Quale migliore composizione poteva esprimere tutto questo se non la Sinfonia n. 9 di Beethoven? Siamo profondamente grati al maestro Zubin Mehta per avere accolto il nostro invito ed onorati che l’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo, guidati dalla sovrintendente Rosanna Purchia, abbiano immediatamente accettato con entusiasmo questa sfida che presenta anche grandi complessità tecniche. Un evento cui – è giusto dirlo – il professor Gianni Baratta, Direttore Generale della Fabbrica, scomparso lo scorso 23 marzo, ha lavorato fino all’ultimo con la competenza, la determinazione ed il coraggio che ha saputo sempre mettere in ogni progetto. A lui dedicheremo l’iniziativa: un’idea che è stata condivisa fin da subito anche con il Maestro Mehta».

A seguire, le dichiarazioni del vertice del Teatro San Carlo, Rosanna Purchia: «Non posso nascondere il mio orgoglio e la mia emozione, da Sovrintendente del Teatro di San Carlo, per questo appuntamento che vede la nostra Orchestra e il nostro Coro capitanati da Zubin Mehta, da un anno nominato Direttore Musicale Onorario del Massimo napoletano, eseguire a Milano, città dove ho vissuto e lavorato per trent’anni, la Nona Sinfonia di Beethoven, brano in assoluto tra più noti al mondo, di bellezza ineguagliabile e dal profondo significato: a sigillo di una vita e di una poetica umanamente coerenti, con un Inno alla gioia, sui versi di Schiller, che è l'Inno della Comunità Europea, non a caso scelto in occasione di un Concerto per l’Europa fortemente voluto e programmato per il 630simo anniversario dalla fondazione della Veneranda Fabbrica, dal professore Gianni Baratta, cui va il nostro ricordo, una devota amicizia e al quale dedichiamo questo concerto. Un’occasione covata, studiata e meditata da più di un anno. Proprio un anno fa entravo in questi magnifici archivi, e annunciavamo con il Maestro Mehta data e repertorio di quanto ascolteremo presto in Duomo. Non poche sono state le difficoltà sopraggiunte, ma ciascuna è stata ampiamente superata, soprattutto grazie al magnifico ponte che si è istaurato in questi mesi tra Milano e Napoli, tra la Lombardia e la Campania. Un legame non scontato, tra istituzioni e regioni solo apparentemente distanti, che ora viene siglato a vanto delle energie e della passione che tutti noi abbiamo riversato in questo progetto. Si tratta di un primo grande appuntamento, pronto a segnare il cammino che stiamo intraprendendo con il Maestro Mehta per far conoscere, al di fuori delle mura canoniche del San Carlo, il lavoro quotidiano svolto dalle nostre maestranze e dai nostri eccellenti complessi artistici. Una crescita artistica che è testimoniata da tanti consensi, spesso inaspettati, o al di sopra di quanto atteso, e dall’accoglienza da cui siamo sopraffatti in ogni trasferta.

Non posso dunque non terminare, con il pensiero teso al Duomo, dove tra poche settimane suoneremo, e ripensare ai versi di Schiller, che ispirarono Beethoven per questo capolavoro».

Sulla scelta del Beethoven della Sinfonia "Corale", quindi, le parole del Maestro Zubin Mehta: «Dopo la Missa Solemnis in re maggiore, del 1822, la Nona Sinfonia o Sinfonia corale op. 125, in re minore, eseguita per la prima volta a Vienna il 7 maggio del 1824, è una delle creazioni più alte ed irraggiungibili di Beethoven. Vi troviamo la sintesi di tutte le esperienze musicali e spirituali, ricercate ed espresse nelle precedenti sinfonie e nelle sonate, in un cammino sinfonico e cameristico parallelo. Una composizione che giunge quasi al termine della vita di Beethoven. Per chi l’ascolta è sempre la rivelazione di un messaggio affine a quello che ritroviamo anche nel Fidelio, opera antecedente (1805), ma già foriera e portatrice di ideali beethoveniani, etici ed estetici, molto ben definiti. Beethoven vi lavorò per molto tempo, al 1799 risalgono già i primi abbozzi. Il pathos della Nona Sinfonia culmina nell'An die Freude (Inno alla gioia), apoteosi di una visione universale di fratellanza e liberazione da quanto opprime l’uomo, dove la musica si staglia sui versi di Schiller, sui quali intervenne lo stesso Beethoven, che ampliò il testo dell’ode originaria del poeta; il messaggio più profondo, oggi più che mai attuale, narra la vittoria dello spirito contro il terrore. L’ho eseguita innumerevoli volte, nel 2008 con l’Orchestra ed il Coro del Teatro di San Carlo congiunta all’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino; sovente mi è capitato di unire orchestre, cori o complessi di provenienza diversa; quell’esperienza, in Piazza del Plebiscito, a Napoli, fu indimenticabile, come sarà il nostro appuntamento, con l’Orchestra e il Coro del San Carlo, in Duomo, il prossimo 3 giugno, che dedichiamo a chi è stato ideatore e promotore di questo concerto: il professor Gianni Baratta».

Da Napoli, intanto, il commento del sindaco Luigi de Magistris: «La Nona Sinfonia di Beethoven, capolavoro titanico che promuove ideali quali la tolleranza, la fratellanza, la libertà, l’altruismo, la ‘gioia’, in un finale trionfante e toccante, verrà eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Teatro di San Carlo, diretti dal nostro Direttore Onorario, Zubin Mehta, in un concerto per l’Europa, il prossimo 3 giugno, nel Duomo di Milano, per volere della Veneranda Fabbrica del Duomo che, fondata nel 1387, quest’anno compie 630 anni. Sono tutti ingredienti secolari, connotati da un’imponente valenza storica: nelle memorie, che nella storia trovano fondamento, e in questo evento, che segna un traguardo storico. Si tratta di un concerto che si carica di simboli eloquenti: di politica europea, di accoglienza, di un dialogo interculturale, principi che proprio a Napoli affondano radici profonde e trovano prassi rigogliose e sentimenti di grande attualità, praticati costantemente dal Comune e dalla Città Metropolitana, sovente in sinergia con il Teatro di San Carlo.

Si instaura così un ponte ideale tra Milano e Napoli, due capitali italiane, solo apparentemente distanti, ma che in quest’occasione si congiungono, in un momento significativo di musica - all’insegna di una tradizione interpretativa tra le più antiche e autorevoli in Italia - di riflessione culturale, di profonda introspezione e grande sintonia. Il mio auspicio è che questa sia solo una delle tante occasioni di Arte e di Cultura, in cui il talento, la tradizione e il sapere di Napoli potranno intersecarsi e distinguersi, non solo da un punto di vista estetico, ma anche virtuoso e storico, con quello di altre città, in un dialogo destinato a non interrompersi, ma piuttosto a proseguire in maniera sempre più costruttiva e propositiva, per far emergere la nostra eccellenza, italiana e partenopea, in Europa, grazie a nuovi obiettivi, altrettanti risultati e sempre nuove energie».

«Si tratta di un evento - ha ribadito quindi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala - che tocca alcune tematiche centrali per il futuro della nostra Milano: l’attenzione alla musica e alla cultura come elemento chiave per la crescita della nostra comunità, la volontà di rafforzare la collaborazione, in tutti i campi, con le grandi aree metropolitane del Paese e l’aspirazione a rafforzare la proiezione internazionale di Milano, con uno sguardo privilegiato all’Europa e al grande ideale di pace e di progresso che essa rappresenta. Milano e Napoli unite per l'Europa è l’impegno che la Veneranda Fabbrica del Duomo traduce in realtà con il concerto che il prossimo 3 giugno celebrerà i 630 anni della cattedrale di Milano: un appuntamento imperdibile con il maestro Zubin Mehta che dirigerà una eccellenza come l’Orchestra del Teatro di San Carlo in uno dei luoghi simbolo di Milano nel Mondo.

Ringrazio per questo il maestro Zubin Mehta, il Teatro di San Carlo, il Comune di Napoli e la Veneranda Fabbrica del Duomo che ancora una volta dimostra la sua capacità di coniugare i valori milanesi con uno sguardo aperto sul mondo e sulla contemporaneità. È anche grazie a bellissime iniziative come questa che Milano diffonde e condivide il momento particolarmente positivo che la città sta attraversando, lanciando un messaggio di apertura al mondo, di ottimismo, di gioia di vivere che solo la grande musica può offrire».

Infine il Governatore Vincenzo De Luca: «A pochi giorni dalle celebrazioni della Festa dell’Europa, con grande piacere e soddisfazione presentiamo l’evento che tra meno di un mese vedrà due grandi città europee, due grandi regioni, il nord e il sud d’Italia partecipare insieme ad una straordinaria testimonianza di unità e collaborazione, non solo istituzionale. La grande musica, l’arte e la cultura che non hanno confini, trovano il loro alto punto di sintesi in un concerto che spalanca un luogo simbolo della città di Milano all’Orchestra e il Coro del Teatro San Carlo, impegnato come mai prima in un progetto sempre più internazionale, che si trascina la sua grande storia, la tradizione e la lungimiranza di una istituzione culturale che vede la Regione Campania in prima linea nel sostenere iniziative ed eventi come quello organizzato il prossimo 3 giugno al Duomo di Milano. “Insieme per l’Europa” non è uno slogan, ma la dimostrazione concreta di unità d’intenti, di una collaborazione sempre più stretta ed efficace, nel pieno rispetto delle identità culturali italiane, che quando costruiscono insieme, diventano come in questo caso, moltiplicatori straordinari delle potenzialità attrattive della Campania e della Lombardia, di Napoli e di Milano. La scelta di Beethoven, quella della sua sinfonia già colonna sonora d’Europa e in realtà del mondo intero, la direzione affidata al maestro Zubin Mehta, sono la conferma di un evento straordinario e coinvolgente, che ci piace presentare come primo e non ultimo tassello di una collaborazione che non terminerà ma comincerà con gli applausi che riempiranno il Duomo».

Sabato 3 giugno 2017

ore 21.00

Duomo di Milano

“CONCERTO PER L’EUROPA”

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra Op. 12

Orchestra e Coro del Teatro San Carlo di Napoli

diretti da Zubin Mehta

Ingresso libero fino a esaurimento posti a partire dalle ore 20.15

Al fine di agevolare i controlli delle autorità di Pubblica Sicurezza ai varchi di accesso, si invitano gli spettatori ad essere collaborativi con le stesse, svuotando le tasche da oggetti metallici e aprendo le borse. Si informa che non è possibile accedere in Cattedrale con caschi, oggetti di vetro e valigie.

Si sconsiglia di portare all’interno della Cattedrale borse voluminose.

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