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Paola De Simone

Ha appena vent'anni, una tempra musicale d'acciaio e, avendo vinto l'edizione 2016 del Maggio del Pianoforte in spareggio ex aequo con il non meno bravo e talentuoso Giorgio Trione Bartoli, che in via eccezionale ascolteremo in coda di locandina, il pianista Ruben Micieli (nella foto) si esibirà domani, giovedì 20 (ore 20.15) a Villa Pignatelli, in recital direttamente nel calendario della ventesima edizione del Maggio della Musica. Dunque quale protagonista del secondo appuntamento e in primo piano dopo il leggendario Jörg Demus, applauditissimo nella serata inaugurale.

Nato a Ragusa nel 1997 e residente a Comiso, al pianoforte già dall'età di 5 anni, concertista a 13, a 17 il diploma al "Bellini" di Catania con il massimo dei voti, lode più segnalazione per una produzione discografica e, ad oggi, esibizioni, persino composizioni e riconoscimenti importanti, fra i quali il terzo posto al prestigioso Premio Venezia. Vincitore di numerosi premi e concorsi, ha debuttato all’età di 13 anni e da allora svolge attività concertistica in Italia e all’estero, dedicandosi inoltre alla composizione. A breve pubblicherà due album. Scelto dal pubblico quale vincitore della terza edizione del contest pianistico ideato dal direttore artistico Michele Campanella, Ruben Micieli si era presentato in gara con l'intera raccolta degli Studi (op. 10 e op. 25) di Chopin quindi, alla finale con spareggio, proponendo quattro esempi dalla citata op. 10, un Intermezzo di Brahms (l'op. 76 n. 3), Scarbo dal Gaspard del la nuit di Ravel e il Liszt della Rapsodie espagnole.

Totalmente diverso il programma di domani, interamente incentrato sulla Sonata per pianoforte: in ascolto, infatti la K. 332 di Mozart, la n. 2 op. 2 di Beethoven e la n. 6 op. 82 di Prokof’ev. Per stile, cronologia e linguaggio, dunque, tre diverse elaborazioni intorno a un unico prisma formale attraverso due modelli del più alto Stile Classico viennese e un esempio di rimodulazione alla luce delle moderne istanze espressive tratto dalla più significativa produzione del Novecento storico.

La Sonata in Fa Maggiore K. 332 appartiene con ogni probabilità, più che agli anni parigini come per lungo tempo ritenuto, ai mesi fra il 1780 e 1781 trascorsi dall’autore a Monaco in parallelo alla composizione e rappresentazione dell’Idomeno re di Creta, geniale esperimento di contaminazione in campo teatrale fra opera seria e forma-sonata. Non a caso fra le pagine più interessanti offerte dall’autore in ambito sonatistico, per l’ampio respiro e al contempo per la solidità della costruzione formale, figura la Sonata K. 332 che, oltre a rinviare alle grandi Sinfonie, vanta una singolare maturità espressiva di ascendenza teatrale oltre ai consueti espedienti virtuosistici dissimulati con rara purezza. Affidata alla stessa casa editrice viennese (Artaria) ma pubblicata oltre un decennio più tardi, nel 1796, la Sonata in La maggiore op. 2 n. 2 di Beethoven può essere d'altro canto considerata, sia pur nell'alveo dello Stile Classico, un vero e proprio manifesto di una svolta strutturale importante e al contempo frutto della prima, significativa fase stilistica nell'itinerario creativo dell'autore, passando dai tradizionali tre ai quattro movimenti ma, anche, ampliando la stessa forma potenziandone i ritmi, le dinamiche e la dialettica delle modulazioni. Allontanandosi dunque tanto da Mozart quanto da Haydn, dedicatario del trittico sonatistico dell’opera 2. E sempre alla forma della Sonata per pianoforte, a distanza di circa un quindicennio, tornava Prokof’ev negli anni Quaranta del Novecento. Un genere e uno strumento per lui sin dai primi anni ideali per testare ricerca linguistica e temperamento creativo, fra innovazione, grande tradizione del pianismo russo (i Rubinsten, Skrjabin e Rachmaninov) e le moderne iridescenze dei compositori francesi coevi: da qui nasceva il suo linguaggio sonatistico, solido, nitido ma originalmente teso e tagliente, di cui efficace esempio è la Sesta Sonata, terminata l’11 febbraio del 1940, eseguita per la prima volta in diretta radiofonica l’8 aprile dal compositore – che, ricordiamo, iniziò come abile pianista interpretando, oltre alle sue stesse creazioni, Mozart e sconvolgendo con le sue eccentriche interpretazioni delle opere di Beethoven – ripresa a Mosca e per la prima volta eseguita in concerto dal pianista Sviatoslav Richter, il 26 novembre dello stesso anno.

Giovedì 20 aprile 2017 alle ore 20.15

Veranda neoclassica di Villa Pignatelli – Napoli

Ruben Micieli*, pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791), Sonata n. 12 in Fa maggiore, K. 332

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827), Sonata n. 2 in La maggiore, op. 2 n. 2

Sergej Prokof’ev (1891 - 1953), Sonata n. 6 in La maggiore, op. 82

Biglietto: 20 euro (prenotazione obbligatoria)

* vincitore del Maggio del Pianoforte 2016

Info: tel 081 5606630 - 3929161691 – 3929160934 – maggiodellamusica@libero.it

www.maggiodellamusica.it

Ruben Micieli è nato a Ragusa nel 1997. Ha iniziato a studiare il pianoforte all’età di 5 anni con la maestra Javorka Misic. Dall’età di 9 anni viene seguito dal Maestro Giovanni Cultrera presso l’Istituto di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania fino al conseguimento del diploma in ‘Discipline Musicali - Pianoforte’ con il massimo dei voti, la lode e segnalazione per una produzione discografica, a soli 17 anni. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali classificandosi sempre ai primi posti tra cui: nell’aprile 2015 ha vinto il primo premio, il premio del pubblico e il premio come ‘Talent Prometteur’ al Mayenne International Piano Competition, in Francia. Nel mese di giugno ha vinto il primo premio al I International Piano Competition ClaMo “Región de Murcia” in Spagna. Ha vinto la XVIII edizione del Concorso Val Tidone “Premio Silvio Bengalli” (2° premio con 1° premio non assegnato). Nel mese di novembre ha ottenuto il 3° premio alla XXXII edizione del Premio Venezia, il concorso nazionale più prestigioso d’Italia. Nell’aprile 2016 ha vinto il 1° premio al Leopold Bellan International piano Competition a Parigi. In ottobre 2016 ha vinto il terzo premio al Verona International Piano Competition. Ha iniziato l’attività concertistica alle età di 13 anni. Si è esibito in sale da concerto e teatri in giro per l’Europa (Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Austria, Germania) tra i quali il Teatro La Fenice di Venezia, Salle Cortôt di Parigi, Teatro Municipale di Piacenza, Auditorium Paganini di Parma, Auditorium Victor Villegas de Murcia (Spagna), Auditorium Palazzo Gran Guardia (Verona), Villa Pignatelli di Napoli, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Sala Solitär di Salisburgo presso il Mozarteum Conservatory (Austria) etc. Ha suonato con diverse orchestre come l’Orquestra Filarmonia das Beiras (Portogallo), Orquesta Sinfonica de la Region de Murcia (Spagna) e l’Orchestra Filarmonica di Chernovtsy (Ucraina), Filarmonica di Bacau (Romania). Dall’età di 10 anni si esprime anche attraverso la composizione con brani che riscuotono sempre unanimi consensi di pubblico e critica. Sta frequentando l’ultimo anno presso l’Academia Internacional de Musica Aquiles Delle Vigne e continua a perfezionarsi con il Maestro Giovanni Cultrera. Nel Gennaio 2017 è stato in tournée in Emilia Romagna con l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma riscuotendo successi dal pubblico e dalla critica. Prossimi eventi che lo vedranno impegnato: l’incisione e la pubblicazione di due CD.

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