Mercoledì 15 marzo, alle ore 21 nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, il cartellone della concertistica targata Associazione Alessandro Scarlatti propone un viaggio nel cuore del repertorio romantico da camera con il Trio di Parma, una delle realtà cameristiche più interessanti della scena sia nazionale che internazionale, e con Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
In programma, tre Trii di Brahms: il Trio op. 87 che chiude idealmente il florido periodo della maturità e inaugura l’ultima stagione creativa di Brahms, il Trio op. 101, l’ultimo scritto per violino, violoncello e pianoforte e, a chiusura del concerto, il Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 114, nato dall’incontro con Richard von Mühlfeld, clarinettista virtuoso che affascinò l’anziano Brahms con le splendide qualità timbriche del suo strumento. «I Trii di Brahms sono tre capolavori, e avere la possibilità di approfondire in un unico progetto l’intero arco compositivo di un autore geniale come Brahms è tanto eccitante e appagante per l’esecutore quanto coinvolgente per l’ascoltatore.- racconta Ivan Rabaglia, violinista del gruppo - Si ha inoltre l’occasione di comprendere a fondo il suo percorso musicale in una visione più ampia, storica e culturale: dall’eredità schumanniana a un ideale passaggio di testimone con Schönberg, Berg e oltre».
La storia del Trio di Parma, comincia presto, nelle aule del Conservatorio e diventa una realtà solida nel 1990. «Ci siamo conosciuti al Conservatorio di Parma nella classe di musica da camera di Pierpaolo Maurizi» racconta ancora Rabaglia. E spiega: «È stato proprio lui, quando in occasione di un concerto al Regio formammo il Trio, a spingerci ad andare avanti e a non lasciare che la nostra esperienza di suonare in tre si fermasse lì. Suoniamo con Alessandro Carbonare ormai da diversi anni. È un musicista straordinario: il suo talento, la sua intelligenza e il suo suono sono sempre preziose occasioni di riflessione musicale».
Biglietto intero: 15€; ridotto giovani €10 (under 30) ; last minute €3 (under 25) in vendita un'ora prima del concerto
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it
Infoline . 081 406011
Programma
Johannes Brahms (1833 – 1897)
Trio in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello op. 87
Trio in do minore per pianoforte, violino e violoncello op. 101
* * *
Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 114
Trio di Parma
Alberto Miodini pianoforte
Ivan Rabaglia violino
Enrico Bronzi violoncello
Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 in seno al Conservatorio "A. Boito" di Parma. Successivamente il Trio ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l'Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 è stato scelto per partecipare all’Isaac Stern Chamber Music Workshop presso la Carnegie Hall di New York.
Il Trio di Parma ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le affermazioni al Concorso Internazionale "Vittorio Gui" di Firenze, al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre nel 1994 l'Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio di Parma il "Premio Abbiati" quale miglior complesso cameristico.
Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia (Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Accademia Filarmonica Romana) e all'estero (Filarmonica di Berlino, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Vienna, Sala Molière di Lione, Filarmonica di S. Pietroburgo, Music Dom di Mosca, Coliseum e Teatro Colòn di Buenos Aires, Los Angeles, Washington, Amburgo, Monaco, Dublino, Varsavia, Rio de Janeiro, San Paolo, Lockenhaus Festival, Barossa e Melbourne Festival, Orta Festival). Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Alessandro Carbonare e Eduard Brunner; ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per numerose emittenti estere (Bayerischer Rundfunk, NDR, WDR, MDR, Radio Bremen, ORT, BBC Londra, ABC-Classic Australia). Ha inoltre inciso le opere integrali per trio di Brahms per l’UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista Amadeus, di Schostakovich per Stradivarius (premiato come miglior disco dell’anno 2008 dalla rivista Classic Voice), di Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvorak per l’etichetta Concerto e di Schubert per la Decca.
Il Trio di Parma, oltre ad un impegno didattico costante nei Conservatori di Novara, Mantova e al Mozarteum di Salisburgo, tiene corsi di musica da camera alla Scuola di Musica di Fiesole.
Ivan Rabaglia suona un Giovanni Battista Guadagnini costruito a Piacenza nel 1744 ed Enrico Bronzi un Vincenzo Panormo costruito a Londra nel 1775.
Alessandro Carbonare
Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi, dove per 15 anni ha occupato il posto di primo clarinetto solista all’Orchestre National de France.Sempre nel ruolo di primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni anche con i Berliner Philarmoniker, la Chicago Symphony e la Filarmonica di New York.
Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali: Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di Baviera e Parigi. Dal suo debutto con l’Orchestra della Suisse Romande di Ginevra, Alessandro Carbonare si è esibito come solista con tutte le più importanti orchestre italiane e internazionali.
Ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor dando anche grande impulso alla nuova musica per clarinetto, commissionando nuovi concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo e Claude Bolling.
Appassionato cultore della musica da camera è da sempre membro del Quintetto Bibiena e collabora regolarmente con eminenti artisti ed amici come Mario Brunello, Marco Rizzi, Pinkas Zukerman, e molti altri.Da sempre attratto non solo dalla musica “ classica” , si escibisce anche in programmi jazz e Klezmer. Importanti le collaborazioni con con Paquito D'Riveira, Enrico Pieranunzi e Stefano Bollani.
«Guest Professor» in alcuni tra i piu' importanti Conservatori di tutto il mondo (tra cui Royal College di Londra, Juillard School di New York, Conservatorio Superiore di Parigi, School of Arts di Tokyo) ha fatto parte delle giurie di tutti i piu’ importanti concorsi internazionali per il suo strumento (Ginevra, Monaco di Baviera, Praga, Pechino, il « K.Nielsen » in Danimarca ed il « B. Crusell » in Finlandia) .
Su personale invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart con la quale, sempre sotto la direzione del M° Abbado, registrato per Deutsche Grammophon il concerto K622 al clarinetto di bassetto, lavoro che ha vinto il 49° Record Academy Awards 2013.
Il suo impegno sociale lo vede presente a sostenere progetti che possano contribuire al miglioramento della società attraverso l’educazione musicale , ha infatti assistito Claudio Abbado nel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolivar e delle orchestre infantili del Venezuela.
Grande successo ha ottenuto il cd per Decca "the Art of the Clarinet", mentre il canale satellitare SKY-CLASSICA gli ha dedicato un ritratto per la serie «I Notevoli».
E' professore di clarinetto all'Accademia Chigiana di Siena.
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