Un flash mob dedicato a chi ama l’opera o desidera avvicinarsi al mondo del Rigoletto di Giuseppe Verdi aperto, mercoledì 11 gennaio alle ore 17.30 in Piazza Trieste e Trento, a tutti i tipi di vocalità: contralto, basso, soprano e tenore. Questa l'ultima trovata del Lirico napoletano per anticipare e pubblicizzare il prossimo titolo della stagione in scena per 9 recite al Teatro San Carlo dal 18 gennaio al primo febbraio 2017. Nell'occasione, il foyer del Massimo e i luoghi circostanti si trasformeranno infatti in un palcoscenico aperto alla città e a tutti gli aspiranti cantanti o a coloro che avranno voglia di prestare la loro voce. Sul sito del San Carlo (www.teatrosancarlo.it ) sono già disponibili i tutorial audio e le parti per i quattro registri vocali. L’aria prescelta, banco di prova per tutti i partecipanti, sarà una delle pagine più note del repertorio operistico, quei versi scritti da Francesco Maria Piave che, si dice, Giuseppe Verdi tenne sotto embargo per non rivelare l’effetto che avrebbe dovuto suscitare la sera della prima. Si narra infatti che il tenore Raffaele Mirate, che per primo la interpretò, dovette provarla in gran segreto.
Data l’estrema orecchiabilità e l’amabilità della musica, dopo la prima rappresentazione dell’opera, avvenuta alla Fenice di Venezia l’11 marzo 1851, La donna è mobile divenne un tormentone fischiettato dagli stessi gondolieri e, ad oggi, è uno dei brani più eseguiti. Memorabili furono le interpretazioni di Enrico Caruso, Giuseppe Di Stefano, Alfredo Kraus, Luciano Pavarotti, José Carreras, Plácido Domingo, per citarne solo alcune.
La donna è mobile qual piuma al vento, muta d’accento ~ e di pensier. Sempre un amabile leggiadro viso, in pianto o in riso, ~ è menzogner. È sempre misero chi a lei s’affida, chi le confida ~ mal cauto il cor! Pur mai non sentesi felice appieno chi su quel seno ~ non liba amor! (Rigoletto, Atto III, scena seconda, aria del Duca di Mantova)
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