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Redazione

Mercoledì 7 dicembre, alle ore 21 nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, l'Associazione Alessandro Scarlatti propone in locandina un significativo appuntamento che unisce la tradizione musicale e vocale delle tre grandi religioni monoteiste: Patrizia Bovi (nella foto a sinistra) ha invitato Fadia Tomb El-Hage (nella foto sotto) e Françoise Atlan per esplorare la musica mistica dell’Islam, la musica della chiesa maronita d’Oriente e la tradizione ebraica sefardita. Una serata ispirata alla spiritualità e al dialogo interreligioso, dove l’eternità del sacro incontra la tragica attualità dei nostri giorni: un canto di speranza, un inno alla convivenza pacifica, all’insegna della musica che unisce. «Perché – dice Patrizia Bovi – in questo momento è particolarmente significativo che lo facciano le donne».

«Più la tradizione è antica, più i modi, musicali ma anche lessicali, sono simili» ci dice ancora Patrizia Bovi, fondatrice del celebre gruppo Micrologus ed ideatrice del progetto. Al suo fianco oltre a Fadia Tomb El-Hage, una delle poche cantanti in grado di fondere le tecniche vocali mediorientali con quelle occidentali, e a Francoise Atlan, che ha radici giudaico-berbere, anche gli strumentisti Peppe Frana all’oud e al liuto, e Gabriele Miracle alle percussioni e dulcimer (nella foto in basso).

Ideato a conclusione delle due mostre sulle Tre Religioni del Libro (Religions of the Book) e su I luoghi di pellegrinaggio (Sacred Places, Sacred Books) tenutesi al Muziekcentrum di Anversa, il programma crea un intenso crocevia musicale fra Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Alcuni canti nel programma vengono dalla tradizione sufi; i canti della tradizione ebraica vengono dal Cantico dei Cantici ma anche da repertori dalle regioni balcaniche e dal Marocco, dove gli ebrei avevano trovato rifugio dopo la diaspora del 1492. I canti cristiani sono, invece, preghiere e inni alla Vergine Maria della mistica Ildegarda di Bingen, oltre ad alcuni brani di tradizione orale come lo Stabat Mater di Calenzana (Corsica) e il Canto di Passione delle donne di Ischitella (Puglia).

Biglietto intero: 15€; ridotto giovani €10 ( under 30) ; last minute €3 (under 25) in vendita un'ora prima del concerto

Per informazioni

www.associazionescarlatti.it

info@associazionescarlatti.it

Infoline : 081 406011

Programma

TRE FEDI UN SOLO DIO

Musiche delle tradizioni Ebraica, Cristiana e Islamica

Ayyuhal Nas Canto Soufi modo Hijaz

Dodi Yarad Cantico dei Cantici Salmo del Re David tradizione ebraica

Ave generosa Inno per la Vergine Maria Hildegard von Bingen (1098-1179)

Kyrie eleyson Canto maronita in lingua araba

Virginem egregie Codice Las Huelgas XIII sec.

Adonai be Kol Shofar Canto liturgico in ebraico della tradizione Judaico provenzale

Sawmo Canto siriaco ortodosso

Ex agone sanguinis Strumentale da Codice Las Huelgas XIII sec.

Ave de li superni caeli Laude mariana del XV sec.

Jam nubes dissolvitur Codex Las huelgas Anonimo

Tala'a a'alaynal badru Canto Soufi

Cum mucha lecenzia Canto di nozze ispano giudaico (Balcani)

Zavil saz semao Instrumental composition from Ottoman-Turkish tradition

Ay Madre Canto di nozze ispano giudaico (Marocco )

Stabat mater Tradizionale di Calenzana (Corsica)

Ya Khaliqual akwani Canto tradizionale sacro maronita

Lu giovedi sante Canto tradizionale femminile per il Giovedì Santo di Ischitella

(Puglia)

Abo Dkochto Canto maronita in aramaico

No la puso su madre Sefardita

Amano morio Aramaico siriaco

In quella sera del giovedi santo tradizionale italiano

Françoise Atlan

Si esibisce regolarmente nelle maggiori sale da concerto di tutto il

mondo (Carnegie Hall di New York, Royal Albert Hall di Londra, Théâtre de la

Monnaie di Bruxelles, Library of Congress di Washington), come al Festival

Internazionale del Messico e al Festival di Musiche Sacre a Fez in Marocco, e le sue

numerose incisioni discografiche hanno ricevuto il plauso unanime dalla critica

internazionale (Diapason d’Or, Choc du Monde de la Musique, FFFF Télérama,

Académie Charles Cros ecc.). L’espressività vocale di Françoise Altan, il suo stile e la

sua tecnica sono qualità di una grande rarità, e le sue radici giudaico-berbere hanno

stimolato la sua passione per il patrimonio vocale del Mediterraneo, in modo

particolare per le tradizioni giudaico-spagnole e quelle giudaico- arabe.

Si è diplomata in musicologia, pianoforte e musica da camera sia all’Università che al

Conservatorio di Aix-en-Provence, e per il canto è stata allieva di Andréa Guiot,

indimenticata interprete del ruolo di Micaela accanto alla Carmen di Maria Callas. Per

i suoi studi sulle tradizioni musicali e poetiche della città di Fez ha ricevuto il Premio

Villa Medici «Fuori le mura», e continua a tenere masterclasses di canto a Ginevra,

Montreal, Bruxelles e Basilea. Dal 2009 le è stata affidata la direzione artistica del

«Festival des Andalousies Atlantiques» a Essaouira in Marocco.

Di recente si è esibita al Théâtre de la Ville di Parigi, al Festival Radio France di

Montpellier e al Festival d’Art lyrique di Aix-en-Provence, mentre in primavera ha

partecipato alla prima esecuzione di un nuovo lavoro di Kiya Tabassian per voce e

orchestra, sotto la direzione di Kent Nagano alla guida dell’Orchestra Sinfonica di

Montreal.

Le sue ultime incisioni discografiche, entrambe insieme agli strumentisti greci

dell’ensemble En Chordais, sono state dedicate al patrimonio sefardita: Romanze del

Marocco settentrionale e Kantigas dell’antico impero ottomano.

Patrizia Bovi

Nata ad Assisi e avvicinatasi precocemente allo studio della musica, si iscrive al

Conservatorio Morlacchi di Perugia dove studia canto lirico, proseguendo gli studi

sotto la guida di Sergio Pezzetti. Si occupa parallelamente di musica medievale e

rinascimentale, seguendo seminari sulla vocalità antica, ed è interprete di autori del

Cinque/Seicento come Monteverdi e Sigismondo d’India.

Nel 1984, insieme ad Adolfo Broegg, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo, fonda

l’Ensemble Micrologus, gruppo che lavora sulla ricerca e l’interpretazione della

musica medievale, con il quale presenta il suo lavoro di interprete e ricercatrice in

oltre 60 produzioni, 27 cd, concerti e spettacoli in Italia e all’estero. Nel 1990 entra a

far parte del Quartetto Giovanna Marini, e da allora partecipa a tutte le sue creazioni

e tournée. Dal 2001 al 2003 è in residenza alla Fondation Royaumont (Parigi) per la

realizzazione di un progetto di ricerca, insegnamento e produzione su Adam de la

Halle (in collaborazione con l’Università della Sorbona, l’Università di Saint-Denis e

l’Università Federico II di Napoli) che ha portato al primo allestimento moderno del

«Jeu de Robin et Marion» di Adam de la Halle, nella versione integrale in lingua

originale (regia di J.F. Dusigne). Lo spettacolo è stato rappresentato nel 2003 in

Francia, Spagna e Italia. Francia, Spagna e Italia.

Nel 2004 è stata artista in residenza, insieme a Micrologus, al Festival delle Fiandre ad

Anversa («Laus Polyphoniae»), dove ha progettato e diretto lo spettacolo «Festa

Fiorentina... per contar di frottole», con la regia di Maurizio Schmidt. La produzione è

stata rappresentata ai Festival di Brezice, Estivoce (Corsica) ed Arezzo («I grandi

appuntamenti della musica»), nonché al Festival di Musica Antica di Bruges. Nel 2006

è stata invitata dalla violinista Chiara Banchini a cantare ottave epiche per la sua

incisione discografica di Sonate di Tartini, musiche che hanno eseguito in concerto in

Francia ed in Italia.

Nel 2007 il coreografo belga/marocchino Sidi Larbi Cherkaoui l’ha invitata a curare la

direzione musicale del suo nuovo spettacolo «Myth», con un repertorio interamente

medievale. Co-prodotto dal Toneelhuis di Anversa, dal Théâtre de la Ville di Parigi,

dal Sadler’s Wells Theatre di Londra, dal Teatro di Ottawa e dalla Fondazione Musica

per Roma, lo spettacolo è stato rappresentato da Micrologus in tutte le capitali

europee, in Canada e negli Stati Uniti.

Tra il 2010 e il 2012 si è esibita con La Cappella della Pietà dei Turchini, diretta da

Antonio Florio, con dei progetti intorno allo Stabat Mater e a «Tenebre». Dal 2010,

con una nuova produzione dei coreografi Sidi Larbi Cherkaoui e Damien Jalet, è in

tournée in tutto il mondo con «Babel», componendo ed eseguendo musiche per i

progetti «4D» di Cherkaoui e «Play» di Cherkaoui e Shivalingappa. Nel 2012 ha

partecipato al programma «Isole di Beltà» dell’Ensemble La Fenice, direttore Jean

Tubéry.

Nel 2011 ha fondato il «Medusa Project», dedicato all’esecuzione di repertori meno

frequentati, tra cui «Lucrezia la figlia del papa Borgia» e «Justiniane or l’aer veneziano»

su Leonardo Giustinian, mentre ha presentato musiche veneziane quattrocentesche al

Festival «Oude Musiek» (Utrecht, 2011) e «Laus Polyphoniae» (Anversa, 2012).

Dal 2014 dirige il progetto «Carnivalesque» per i trent’anni dell’Ensemble Micrologus,

la cui incisione discografica ricevette il Diapason d’or nel mese di novembre. Ad un

convegno sulla monodia organizzato dalla Schola Cantorum di Basilea ha illustrato le

sue ultime ricerche sui cantori quattrocenteschi e sul canto epico narrativo tra il

Trecento e il Seicento. Sta ultimando un dottorato di ricerca sui repertori del

Quattrocento italiano all’Università di Leiden.

Dopo aver messo a punto un metodo d’insegnamento relativo al canto medievale in

rapporto anche alla musica di tradizione orale, sta lavorando, in collaborazione con

diverse istituzioni europee tra cui la Fondation Royaumont, ad un progetto

internazionale sull’insegnamento della musica medievale. Tiene regolarmente seminari

e masterclass in Italia presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale «Adolfo

Broegg», mentre all’estero è spesso invitata come membro della giuria per prestigiosi

concorsi europei. Al suo attivo oltre 40 registrazioni con Opus111, Sony, Harmonia

Mundi, Stradivarius, Zig Zag Territoires, Alpha, Micrologus.

Nel 2008 è stata insignita dell’onorificenza Chevalier des Arts et des Lettres dal

Ministro della Cultura francese.

Fadia Tomb El-Hage

Libanese di nascita, è una delle rare cantanti che può vantare una preparazione vocale nelle tecniche sia orientali che occidentali, che alterna nella sua carriera artistica. Negli anni dell’adolescenza è stata voce solista in diverse produzione dei Rahbani Brothers; successivamente ha compiuto gli studi presso il Conservatorio di Monaco di Baviera, ottenendo il diploma in canto lirico e specializzandosi in musica antica. Con le due sorelle ha fondato il trio vocale “TriOrient” dedicandosi alla diffusione del repertorio di canti popolari libanesi sia sacri che profani, alla tradizione mediorientale ( antico folklore, mouashahat ) sia a cappella che con accompagnamento strumentale.

Il suo repertorio spazia dalla musica medievale alla contemporanea. Si è esibita nelle più importanti sala da concerto tra cui la Filarmonica di Berlino,di Brema e di Colonia, il Lincoln Center, la Royal Opera House e l’Opera de Il Cairo; inoltre partecipa regolarmente in festival internazionali in Medioriente. Dal 1990 è voce solista dell’Ensemble Sarband, uno dei gruppi più rinomati nel campo della musica medievale diretta dal musicologo tedesco Vladimir Ivanoff.

Con l’Ensemble Sarband ha partecipato agli spettacoli del progetto “Origin” del celebre coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, e con il gruppo vocale corso A Filetta ha realizzato la produzione “Puz/zle”: entrambi gli spettacoli sono stati rappresentati in più di ottanta teatri in Europa, Mediorinte, America del Nord e Brasile. Dal 2000 sono stati numerosi i compositori ispirati dalla sua voce in opere in arabo, latino, siriaco, tedesco e francese. È in preparazione un suo progetto di un CD dedicato alla musica libanese in cui riunisce più di 20 compositori.

La sua vasta produzione discografica spazia dalla musica classica alla world music.

Giuseppe Frana

Nasce a Salerno il 19/10/1986 Appassionatosi in giovane età al rock d’oltreoceano e oltremanica, diventa presto l’incubo dei migliori insegnanti di chitarra elettrica del circondario. Ventenne viene folgorato dall’interesse per le musiche modali extraeuropee attraverso la musica di Ross Daly e intraprende lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni tra i più rinomati maestri: Yurdal Tokcan, Omer Erdogdular, Murat Aydemir, Daud Khan Sadozai, Ross Daly stesso.

Dall‘incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti. Dal 2013 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum Basilensis sotto la guida di Crawford Young, inaugurando la sua prima esperienza di studio musicale accademico.

È laureato con lode in filosofia presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli. Collabora stabilmente con molteplici artisti e progetti musicali nell’ambito della musica antica, orientale ed extracolta tra cui ricordiamo: Ensemble Micrologus, Ensemble Calixtinus, Ensemble Exquier, La Contraclau, Cantsiléna, Ensemble Bahar, Ross Daly, Radiodervish, Vinicio Capossela, svolgendo una florida attività concertistica nei più prestigiosi festival italiani ed internazionali.

Gabriele Miracle

Diplomato in strumenti a percussione al Conservatorio di Perugia con il massimo dei voti, si dedica da subito alla musica antica collaborando con l’Ensemble Micrologus nella realizzazione di registrazioni discografiche e spettacoli in Italia all’estero, prendendo parte a progetti con artisti quali Lina Sastri, Giovanna Marini, Daniele Sepe, Banco del Mutuo Soccorso. Nel corso degli anni viene chiamato a curare la parte ritmica come esecutore e arrangiatore per diversi solisti e gruppi: i Turchini di Toni Florio, Concerto Romano di Alessandro Quarta, Angelo Branduardi, Private Musicke di Pierre Pitzl, Magdalena Kozena, La Pifarescha, Soqquadro Italiano, i Barocchisti di Diego Fasolis, Cecilia Bartoli, Medusa di Patrizia Bovi, I Bassifondi di Simone Vallerotonda.

Da sempre interessato anche alla composizione e all’arrangiamento, ha la possibilità di sperimentare in questi campi prendendo parte a progetti di teatro e di danza: scrive con Lilli Greco e Lucio Gregoretti le musiche per la “Vedova scaltra” con la regia di Lina Wertmuller, cura gli arrangiamenti musicali dello spettacolo “Giona” di Domenico Castaldo.

Dal 2007 collabora con il coreografo belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui nella realizzazione degli spettacoli “Myth” (2007), “Babel” (2010) vincitore dell’Olivier Award come miglior coreografia dell’anno, “Play”(2010) in collaborazione con la danzatrice indiana Shantala Shivalingappa e “4D”(2013) partecipando alle tournée mondiali di ognuno di questi. Compone in collaborazione col gruppo franco-israeliano Winter Family le musiche per le coreografie “Les Meduses” e “Yama” del coreografo belga Damien Jalet. Nel 2012 pubblica il suo primo progetto solista “Miracle – L’argento e la magia” prodotto da Lilli Greco.Nel 2015 compone le musiche dello spettacolo “Dionysos” di Antonella Arnese –Compagnia Dansehabile di Ginevra.

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