Mercoledì 30 novembre, alle ore 21 nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, il Quartetto di Venezia (nelle foto d'apertura) propone il secondo appuntamento dedicato dall'Associazione Alessandro Scarlatti alle opere di autori italiani che si sono cimentati nella composizione di quartetti per archi. Un tracciato che ha lo scopo di mettere in luce il problematico rapporto nonché confronto dei nostri compositori con il modello mitteleuropeo. Dunque, rilanciando il repertorio nazionale e rispondendo alla domanda: il quartetto d’archi in Italia, per dirla con il titolo di una pubblicazione del musicologo Ennio Speranza sull’argomento, è davvero “una pianta fuori clima”?
Nel programma della serata opere di Antonio Bazzini e Ottorino Respighi, esponenti della cosiddetta “Generazione dell’Ottanta” cui va riconosciuto il merito di aver brillantemente coniugato la ricezione delle contemporanee esperienze europee con la riscoperta dell’antica civiltà strumentale italiana. In più, uno sguardo ai nostri giorni con Fabio Vacchi che, autore contemporaneo ed esponente di una esigenza di rinnovato rapporto con il pubblico, si inserisce con il suo Movimento di Quartetto «dimostrando, con tenerezza ed energia, che è ancora possibile scrivere una musica capace di parlare al cuore» (Jean-Jacques Nattiez).
Quanto agli interpreti, rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi del Quartetto di Venezia, caratteri ereditati da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del Quartetto Italiano sotto la guida di Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del Quartetto Végh, tramite i numerosi incontri con Sándor Végh e Paul Szabo. Con un repertorio particolarmente ampio che comprende opere di rara esecuzione, il Quartetto di Venezia è stato insignito dell’Alto Riconoscimento dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, in occasione dei vent’anni di attività, e ha ricevuto una targa di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del trentennale dalla fondazione. «Credo che ben pochi quartetti, in Italia e non solo, siano arrivati a quest’importante traguardo – commenta il primo violino Andrea Vio – anzi, non un traguardo ma una tappa... 30 anni di quartetto significano moltissimo: una scelta di vita che ci ha fatto girare un po' tutto il mondo, conoscere tantissime personalità del mondo musicale e non. Soprattutto, è stata un’avventura che ci ha riempito la vita in modo assoluto».
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Biglietto intero: 15€; ridotto giovani €10 ( under 30) ; last minute €3 (under 25) in vendita un'ora prima del concerto
Per informazioni
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it
Infoline : 081 406011
Programma
Ottorino Respighi (1879 – 1936)
Quartetto dorico
Fabio Vacchi (1949)
Movimento di quartetto
* * *
Antonio Bazzini (1818 – 1897)
Quartetto n.3 in mi bemolle maggiore op. 76
Quartetto di Venezia
Andrea Vio, violino
Alberto Battiston, violino
Giancarlo Di Vacri, viola
Angelo Zanin, violoncello
Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: "E' un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il "Quartetto di Venezia" ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato".
Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l'elogio più bello sembra quello formulato sul "Los Angeles Times" da Daniel Cariaga:"questo quartetto è più che affascinante,è sincero e concreto". Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell'ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell'interpretazione quartettistica: quella del "Quartetto Italiano" sotto la guida del M° Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del "Quartetto Vegh", tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo.Il "Quartetto di Venezia" ha suonato in alcuni tra i maggiori Festivals Internazionali in Italia e nel mondo tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC a Roma, Serate Musicali di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles.
E' stato recentemente invitato dal CIDIM per una lunga tournée in Sud America: Argentina, Brasile e Uruguay. Ha avuto l'onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica ItalianaIl repertorio del "Quartetto di Venezia" è estremamente ricco ed include, oltre al repertorio più noto, opere raramente eseguite come i quartetti di G.F.Malipiero ("Premio della Critica Italiana" quale migliore incisione cameristica).
La vasta produzione discografica include 19 CD per la Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Aura, Koch. Ultima produzione è l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana.
Spinto dal piacere del suonare assieme, l'ensemble ha collaborato con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna,”Quartetto Borodin”, “Quartetto Prazak”, Piero Farulli, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Dieter Flury (1° Flauto dei Wiener Philarmoniker), Pietro De Maria, Alberto Nosè.
In occasione del 25° anniversario, il “Quartetto di Venezia” ha ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Dall'agosto 2010 Giancarlo Di Vacri è la nuova viola del quartetto e sostituisce, dopo più di 25 anni di attività, Luca Morassutti.
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