"Lo strappo, di limitata entità, riscontrabile nella zona inferiore del sipario storico di Mancinelli non è da porre - afferma la perizia inviata dalla Soprintendenza Archelogia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli in risposta alla pronta richiesta formulata nei giorni scorsi dalla Sovrintendenza del Lirico napoletano - in relazione con la recente attivazione del sistema antincendio, risultando palesemente fenomeno di vecchia data di natura meccanica, già affrontato in un momento imprecisabile ma certamente risalente ad alcuni anni or sono, mediante l'applicazione sul retro di una successione di strati di "carta giaponese" e colletta a animale ora non più coerenti fra sé".
Si archivia così il taglio (nella foto a destra) sul pregiato Parnaso datato 1854, restaurato in anni recenti e in tanti concerti impiegato come sfondo ma ora tornato nei laboratori per la riparazione di un danno che la Soprintendenza ha riconosciuto come assolutamente non collegabile agli ultimi eventi, per quanto il caso sia emerso all'indomani del malfunzionamento dell'impianto antincendio sull'area del palcoscenico scattato in piena notte fra il 13 e 14 novembre scorsi. "Lo stato delle cose - prosegue la nota protocollata con n. 4673 in data 18 novembre 2016 - richiede un intervento di straordinaria manutenzione da effettuarsi durante il ricorso, secondo la nomina vigente, a ditta qualificata per il restauro ad opere d'arte, da individuare e con onere economico a carico del committente". Quale dunque la soluzione prevista dal nuovo intervento di restauro? "L'intervento, da eseguirsi in loco, potrà consistere - risponde la Soprintendenza - nell'applicazione dal retro di un velatino di garza, previa riadesione dei lembi, e conseguente operazione di presentazione estetica sul lato anteriore nella zona interessata del dipinto. (Nella foto in basso, il bellissimo sipario del Parnaso sullo sfondo del Concerto da camera tenuto nei giorni 15 e 17 maggio 2016 dal violinista Uto Ughi per la stagione appena terminata)
Il relativo progetto di restauro - conclude al termine la nota firmata dal dal Soprintendente Luciano Garella e dal funzionario Roberto Middione - andrà sottoposto all'approvazione di questa Soprintendenza, che garantisce già da subito la massima collaborazione per la spedita ed efficace effettuazione delle prassi necessarie. Vista l'importanza del dipinto di Mancinelli, restaurato entro la fine degli anni '80 del secolo scorso, si suggerisce l'opportunità di valutare la successiva esecuzione di un restauro integrale, analogamente a carico del committente, ovviamente da prevedere in modalità e tempi di maggiore incidenza".
Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte
SCARICA PDF