Lo scorso 21 luglio a Villa Pignatelli si varava, con pieno successo, il progetto dell'integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Mozart programmato tra la residenza neoclassica della Riviera di Chiaia e la sede dell'Istituto Italiano di Studi Filosofici a cura del Centro di Musica Antica "Pietà de' Turchini", in collaborazione con il Polo museale della Campania - Museo Aragona Pignatelli Cortes e nell'ambito della rassegna "Doppio Sogno" organizzata dalla Galleria Toledo.
Un itinerario mozartiano prezioso quanto fondamentale della letteratura per archetto e pianoforte, nonché tassello importante del grande repertorio della cameristica tutta ma, paradossalmente, meno frequente nelle sale dei Quartetti beethoveniani. Nell'occasione si inaugurava tra l'altro, con le Sonate K. 301, K. 305, K. 304 e K. 378, un abbinamento fra due artisti napoletani assai noti, parimenti eccellenti ma che, insieme, non avevano mai suonato: il violinista Alberto Maria Ruta, spalla del Quartetto Savinio, e il pianista Dario Candela, fondatore nonché direttore artistico del Centro Italiano di Musica da Camera a Palazzo Maddaloni (nella foto sotto).
Il risultato di quel primo capitolo in una Villa Pignatelli d'estate stracolma e plaudente? Magnifico: per il rigore analitico e di esecuzione sfoderato in superba intesa da entrambi gli interpreti nei tracciati micro e macrostrutturali, nel perfetto equilibrio fra singolo e insieme nei profili motivi come nei giochi concertanti, nella bellezza dei colori messi a segno con esiti peculiari in ciascuna Sonata e per ogni singolo movimento sia da Dario Candela, in virtù di un tocco pianistico dolcemente luminoso quanto di viva tensione ritmico-dinamica, sia da Alberto Maria Ruta attraverso un violinismo intenso quanto ad altissima definizione tecnico-stilistica fra archi e cavate.
Ed ora arriva il secondo capitolo di un tale progetto fortunato e vincente: è in programma per domani sera, lunedì 24 alle ore 20.30 sempre a Villa Pignatelli e con il pianista Dario Candela che però, stavolta, sarà al fianco della spalla del Teatro alla Scala, Francesco Manara (nella foto d'apertura). Il concerto, ulteriore occasione dunque di pregio assoluto, sarà introdotto dal critico musicale Sandro Cappelletto. Apice del programma, la celebre K. 454 n. 40 (Vienna, 1784) scritta per una virtuosa del violino, l’italiana Regina Strinasacchi che ebbe ad eseguirla in “prima assoluta” alla presenza dell’imperatore Giuseppe II. Dall'apertura e nell'ordine, quindi, le Sonate K. 376 n. 24, K. 377 n. 25 e K. 380 n. 28, pubblicate nel 1781 e, all'epoca, così commentate dalle colonne del “Magazin der Musik”: “Queste sonate sono uniche nel loro genere, sono ricche di nuove idee, e mettono in luce il genio brillante del loro autore”. Le sedici “grandi” Sonate di Wolfgang Amadeus Mozart trovano nel ciclo di esecuzione integrale una favorevole occasione per seguire l’evoluzione stilistica del genio di Salisburgo in un genere con lui divenuto paradigmatico per tutti i compositori a seguire.
Fondazione Pietà de’ Turchini / Stagione 2016-17
Lunedì 24 ottobre 2016 - ore 20:30
Veranda neoclassica di Villa Pignatelli, Napoli
Le Sonate per violino e pianoforte di Mozart
Ciclo ideato per il Centro Italiano per la Musica da Camera
Francesco Manara, violino
Dario Candela, pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata K. 376 n 24 in Fa Maggiore
Sonata K. 377 n 25 in Fa Maggiore
Sonata K. 380 n 28 in Mi bemolle Maggiore
Sonata K. 454 n 32 in Si bemolle Maggiore
Introduce Sandro Cappelletto
In collaborazione con Galleria Toldeo; Polo museale della Campania - Museo Aragona Pignatelli Cortes Ingresso: 5 euroInfo: 081 402395 – info@turchini.it - www.turchini.it
Francesco Manara ha frequentato il Conservatorio "G.Verdi" di Torino dove nel 1990 si è diplomato sotto la guida di M. Marin con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore. In seguito, grazie ad una borsa di studio conferitagli dalla "De Sono Associazione per la Musica" si è perfezionato con G. Prencipe, F. Gulli, R. Ricci, S. Gheorghiu e ad Amsterdam con H. Krebbers. In formazione di duo violino e pianoforte ha studiato con F. Gulli/E. Cavallo e con P. Amoyal/ A. Weissenberg e si è diplomato presso la Scuola Superiore di Musica da Camera del Trio di Trieste, anche in formazione di trio. Nel 1992 è stato scelto da Riccardo Muti per ricoprire il ruolo di Primo Violino Solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala ed ha vinto il primo premio al concorso a borse di studio indetto dall'Orchestra Filarmonica della Scala. Nel ruolo di spalla ha collaborato con direttori tra cui D. Baremboin, F. Bruggen, S. Bychkov, R. Chailly, G. Rozdestvenskij, W. Sawallish, J. Temirkanov, R. Ticciati. Ha collaborato in qualita’ di Primo Violino Solista con L’Accademia di Santa Cecilia, con la Bayerische Staatsoper Orchester e con la Royal Concertgebauw Orchestra. E' stato premiato in numerosi Concorsi Internazionali tra cui il "J.Joachim" di Hannover, lo "A. Stradivari" di Cremona, lo "L. Spohr" di Freiburg, il "Dong-A" di Seoul, l'"ARD" di Monaco, il "Tchaikovsky" di Mosca (Premio speciale), il "N. Paganini" di Genova (Premio speciale), il CIEM di Ginevra (Primo Premio). Le affermazioni in tali concorsi lo hanno condotto presto verso una brillante carriera solistica che lo ha visto esibirsi con un centinaio di orchestre tra cui l'Orchestra della Suisse Romande, Bayrische Runfunk, Radio di Stoccarda, Radio di Hannover, Wiener Kammerorchester, Tokyo Symphony, Sinfonica Nazionale della RAI e, in più occasioni, la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti. Nel 1998 ha debuttato al Lincoln Center di New York con il Concerto op.61 di Beethoven. Il suo repertorio, che spazia da Bach ai contemporanei, comprende anche i 24 Capricci di Paganini, eseguiti integralmente più volte, e tutte le Sonate e Partite di Bach. Con l'Orchestra di Padova e del Veneto ha inciso il Concerto di B. Compagnoli (Dynamic) e con la Filarmonica della Scala diretta da Muti la Sinfonia Concertante di Mozart (Sony) con il violista Danilo Rossi. Ha inoltre effettuato registrazioni per la Radio di Monaco, per Radio France e per la Suisse Romande. È il fondatore del "Trio Johannes" con il quale ha inciso l’integrale dei trii con pianoforte di Brahms (per la rivista Amadeus) e il Trio Arciduca di Beethoven. Questa formazione cameristica è stata premiata al Concorso Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste e a quello di Osaka, ed è risultata vincitrice del "Concert Artists Guild Competition" di New York. Nel 2002 il trio ha debuttato alla prestigiosa "Carnegie Hall" di New York. Dal 2001 Francesco Manara è inoltre il Primo Violino del "Quartetto d'Archi della Scala", con il quale si è già esibito in tutta Italia e ha effettuato tournee in Sudamerica, Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania, Svizzera. Docente di violino presso l'Accademia della Scala, la Scuola Musicale di Milano e l’Accademia di Alto Perfezionamento di Portogruaro, è stato invitato a tenere masterclass negli Stati Uniti (alla Manhattan School di New York), in Giappone, Colombia e Venezuela e ha tenuto corsi di qualificazione professionale per orchestra presso la Scuola di Musica di Fiesole e il Laboratorio Sperimentale di Spoleto, e corsi di violino all'Istituto Superiore di Musica "L. Perosi" di Biella. La famosa rivista "The Strad", che lo ha più volte recensito, lo ha definito "un artista di notevole sincerità e profondità, pronto ad affrontare i più importanti palcoscenici del mondo ". Suona un Giovanbattista Guadagnini del 1773.
Dario Candela. La sua formazione è avvenuta a Napoli dove si è diplomato in pianoforte, in Musica corale e Direzione di coro e in Composizione, quindi in Francia dove è stato allievo di Aldo Ciccolini. Laureato in Lettere all’Università “Federico II” di Napoli, presso la quale ha vinto una borsa di ricerca e collabora per progetti di ricerca musicologica. Ha inciso perla Phoenix Classice Naxos e ha suonato in diretta per la RadioRAI3 e per Radio France. Ha partecipato a vari concorsi pianistici nazionali ottenendo 5 Primi premi. Premier prix à l’unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi. Suona da solista e in varie formazioni cameristiche ed ha collaborato con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini, Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, e inoltre con Aldo Ciccolini, Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Teatro dela Commedie Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano, Accademia Filarmonica e Dams di Bologna, Teatro Studio Auditorium della musica di Roma, Associazione Scarlatti di Napoli e, all’estero, Grecia, Francia, Germania, Slovenia, Svizzera.
Ha scritto musica per teatro in Francia (Winter Afternoons - premio alla creazione dal Ministero della Cultura Francese 2001; La Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro della Comédie Francaise; Le viceconsul) e in Italia (Erotismo barocco, rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola- Firenze, Nuovo-Napoli). Le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle Editions Armiane (Versailles). Ha avviato un progetto con altri compositori per far rivivere attraverso nuove musiche la tradizione folklorica delle danze del sud Italia (TaranTODAY). Ha lavorato come maestro concertatore per il Teatro Bellini di Napoli e per il Teatro Verdi di Salerno. Ha pubblicato saggi di musicologia per le Edizioni Scientifiche Italiane, la LIM, la Fondazione Morra. L’Università Federico II e per Curci, recentemente, ha pubblicato il volume “conversazioni con Aldo Ciccolini”. Ha tenuto per 3 anni un corso al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica pianistica, ripetuto poi in altri conservatori e ha scritto un volume sull’argomento intitolato “Il corpo e il suono” edito da Simeoli. E’ fondatore de Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica del Novecento Italiano e con il quale svolge intensa attività concertistica e di ricerca, è Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera. Insegna musica da camera al Conservatorio di Cosenza.
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