Quattro differenti itinerari sonori originalmente saldati insieme seguendo il filo unico della narrazione pianistica romanticamente alimentata, fra Otto e Novecento, dall'immaginario fantastico, da un'idea poetica o dalle suggestioni dell'arte pittorica. È quanto propone stasera, lunedì 3 ottobre alle ore 20.30 nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli, il pianista napoletano Michele Campanella, in recital per il Maggio della Musica di cui da anni firma la programmazione e di cui oggi è protagonista in occasione del primo appuntamento della Stagione 2016 dopo la pausa estiva. “Prima e dopo i quadri” è infatti il titolo di un programma articolato in quattro eloquenti modelli di musica descrittiva, lontani e al contempo paralleli per stile, epoca e linguaggio. In apertura, si ascolteranno i dodici pezzi di una giovanile raccolta di Robert Schumann, Papillons op. 2, scritta nei goliardici giorni dell’università di giurisprudenza frequentata dal musicista fra le città di Heidelberg e Lipsia. Giorni nei quali il compositore tedesco si sarebbe appassionato febbrilmente alle letture di Jean Paul Friedrich Richter (oltre che ai parimenti fondamentali scritti di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann), romanziere fra i più rinomati in Germania e autore in grado di accendere gli animi e l'immaginazione. Tanto che Schumann, sostenendo di aver imparato più arte del contrappunto da lui che dal proprio maestro, ebbe a indicare nel fantastico ballo mascherato dell'ultimo capitolo dei Flegeljahre di Jean Paul “il filo che collega questi Papillons”. Un filo “difficile da comprendere se l'esecutore non sa che sono nati da questa lettura”. Più che a precisi rimandi fra il testo e la musica, i Papillons alludono alle continue metamorfosi, fatte di ombre e di luci, presenti nella vita: "Un ballo en masque è forse quanto di più alto la vita può imitare dal puro gioco della poesia" sono le parole di Jean Paul che legano “la storia dell'uomo” ad un “lungo ballo mascherato” entro il cui “gioco del doppio”, ognuno cerca di comprendere se stesso, nella diversità ed oltre la finzione. Protagonisti in Papillons-Flegeljahre, difatti, Walt e Vult, fratelli gemelli ma di segno opposto e non distante dalla stessa personalità bipolare del compositore Schumann: il primo biondo, sensibile e sognatore; il secondo, bruno e irriverente. Ma, entrambi, innamorati della stessa donna, la polacca Wina. In filigrana, fra i dodici brani più Introduzione, la partecipazione di Walt e Vult a un ballo mascherato nel palazzo barocco di Zablotski. Una storia dalle tinte irreali ma dai mille palpiti avvertibili fra le pieghe della musica: dal desiderio di conquista avvertibile nell’Introduzione alla corsa ardente verso il palazzo, dagli echi dei diversi balli alle maschere e allo svelamento, dalla speranza all’ironia, fra schermaglie amorose e il vero sentimento di Wina per Walt. Poi “gli schiamazzi della notte di Carnevale si stemperano, e la torre del campanile batte sei rintocchi”. Gli invitati si allontanano nella notte e le emozioni si spengono come al dissolversi di un sogno.
Al primo Novecento russo, al mondo dell’infanzia e alle tradizioni popolari riconducono invece i Racconti della vecchia nonna, quattro movimenti composti da Prokof’ev nel 1918 ed eseguiti dallo stesso autore a New York il 7 gennaio 1919. Alle spalle dei “Racconti”, e in significativo legame con gli altri brani scelti dal maestro Campanella a cornice, Schumann e, in particolare, Musorgskj, cui rinvia la marcia-promenade del Moderato d’apertura.
Poi, ancora Schumann, ma quello più maturo delle Novelletten op. 21 da cui sarà proposta la n. 8. Anche qui non mancano le trasfigurazioni poetiche ma il focus non perde di vista le questioni armoniche e ritmiche, l’invenzione melodica, l’equilibrio fra libertà e rigore della forma. A chiusura del recital, infine, un "must" della letteratura per pianoforte, e non solo, vista la notorietà nella bellissima versione orchestrale fattane nei primi anni Venti da Maurice Ravel. Ossia, i Quadri da un’esposizione di Modest Musorgskij, opera di massima efficacia descrittiva, creata nel 1874 per solo pianoforte e nota nell'edizione pianistica di Rimskij-Korsakov. Motore e struttura stessa del brano, la galleria di acquerelli e disegni del pittore Victor Hartmann, grande amico del musicista scomparso appunto in quel 1874. La composizione si articola infatti in dieci brani, ciascuno distinto dal titolo originale del quadro che lo ha ispirato e, con diversi intervalli, introdotti da una "Promenade”, una passeggiata che ritorna variata nelle armonie e nelle tinte ad emblema del compositore stesso in cammino fra le sale dell'esposizione: ora in fretta, ora lentamente, con la mente assorta nel ricordo del caro amico Hartmann.
INFO: Biglietto: 20 euro (ridotto: 15 euro; ridotto giovani: 10 euro); prenotazione obbligatoria; 081 5606630 / maggiodellamusica @libero.it / maggiodellamusica.it
Maggio della Musica 2016
Lunedì 3 ottobre 2016
Ore 20:30 – Villa Pignatelli, Napoli
Michele Campanella, pianoforte
“Prima e dopo i Quadri”
Robert Schumann (1810 – 1856), Papillons, 12 pezzi per pianoforte, op. 2
Sergej Prokof’ev (1891 – 1953), Racconti della vecchia nonna, op. 31
Robert Schumann (1810 – 1856), Novelletta op. 21 n. 8
Modest Musorgskij (1839 – 1881), Quadri da un’esposizione
INFO: Biglietto: 20 euro (ridotto: 15 euro; ridotto giovani: 10 euro); prenotazione obbligatoria; 081 5606630 / maggiodellamusica @libero.it / maggiodellamusica.it
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