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Paola De Simone

Un polo ideale per la promozione di un'identità culturale riconoscibile entro il sistema virtuoso fra le arti e gli itinerari turistici, un inestimabile patrimonio museale accanto alla produzione di occasioni musicali e finanche coreutiche radicate nella tradizione partenopea, più un occhio speciale per i giovanissimi chiamati a raccolta attraverso il lodevole progetto intitolato "CONCertosa". Quel polo d'eccellenza è il Museo Nazionale di San Martino che, nelle ultime stagioni, sta con sapienza lavorando ad un'importante sinergia fra un luogo fra i più suggestivi di Napoli, i flussi della fruizione culturale e la città stessa, mettendo in vivo quanto efficace circuito le sue diverse espressioni storiche, artistiche e i migliori o nuovi talenti dell'ambito performativo.

Prima dell'estate, avevamo avuto modo di apprezzare particolarmente tale liason in una matinée nel chiostro piccolo andato a coniugare, sotto il titolo di TaranToday, i linguaggi della musica e della danza in abbinamento alle tradizioni partenopee. A darvi forma, l'ottimo Ensemble del Circolo Artistico capitanato dal pianista Dario Candela (nell'occasione anche compositore e, nella formazione strumentale, affiancato dal bel talento del clarinettista Luca Iovine, dal violinista sancarliano Giuseppe Carotenuto, dalla violoncellista Manuela Albano, da Francesco Manna alle percussioni) e la Compagnia di danza Art Garage su coreografie di Emma Cianchi. Dunque, musica e danza contemporanea in significativa simbiosi soprattutto considerando la matrice comune dell'antica danza della Tarantella sapientemente filtrata e aggiornata attraverso i pentagrammi a firma di compositori napoletani del nostro tempo quali Antonello Paliotti, Gaetano Panariello, Domenico Napolitano, Roberto De Simone e, appunto, lo stesso Candela. Quindi, nelle settimane a seguire, l'iniziativa "CONCertosa" che ha chiamato per tre domeniche a raccolta le Orchestre e le Bande di giovanissimi mentre, fra i prossimi impegni, si segnala un appuntamento speciale in agenda per domani, sabato 24 settembre (ore 20) dal titolo Una cartolina da Napoli e con ingresso al costo simbolico di un euro. Si tratta del concerto con musiche del Settecento napoletano e italiano che vedrà protagonisti i CamPet Singers, costola dell'Ensemble Vocale di Napoli, accanto al solista Fabio D'Onofrio (nel video d'apertura), oboista di pregio raro sia per il repertorio classico che per la musica barocca. La singolare proposta, formulata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio e dunque articolata come un piccolo viaggio nella grande eredità culturale della canzone napoletana, dalla tradizione popolare ai grandi autori che hanno contribuito a portare la musica partenopea nel mondo, è realizzata dal Museo di San Martino con il sostegno dell’Associazione Amici di Capodimonte ONLUS.

Costo del biglietto: € 1,00

Napoli, Certosa e Museo di San Martino

Telefono: 081 2294502 E-mail: pm-cam.snmartino@beniculturali.it

Fabio D'Onofrio

Nato nel 1974, si è diplomato in oboe nel 1994 presso il Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli, prosegue gli studi con Paolo Pollastri, François Leleux e nel 2000 ottiene la Qualifica Professionale per Orchestra presso la Scuola di Musica di Fiesole (FI).

E’ stato primo oboe dell’European Union Chamber Orchestra, l’Orchestra Giovanile Italiana, I Cameristi di Fiesole, l’Orchestra “Galilei” di Firenze, “I Fiati di Parma”, l’Orchestra Regionale del Molise, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l'Orchestra Sinfonica di Savona e collaborato con l’Orchestra Regionale Toscana, il Teatro “Regio” di Parma, l’Orchestra Scarlatti e il Teatro “San Carlo” di Napoli.

Ha suonato sotto la direzione di C. M. Giulini, G. Sinopoli, P. Bellugi, E. Inbal, P. Maag, O. Maga, V. Globokar, D. Gatti, L. Bakalov, G. Apap, G. Bertini, G. Ferro, A. Francis, V. Spivacov, G. Pretre e ha tenuto concerti in Francia, Germania, Olanda, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania, Polonia, Norvegia, Svezia, Austria, Spagna, Portogallo, Svizzera, Repubblica Ceca, Inghilterra, Messico esibendosi nei più importanti teatri europei tra cui Il Concertgebouw di Amsterdam, Barbican Hall di Londra, Theatre de Chatelet e Theatre des Champs-Elysees di Parigi, Teatro de la Zarzuela e l’Auditorio Nazionale de Musica di Madrid, La Maestranza di Siviglia, Shiller Theater e Konzerthaus di Berlino, Rudolfinium di Praga, Theater an der Wien e Musikverein di Vienna, Opéra Royal di Versailles, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico.

Alimentato da sempre dalla passione verso la musica del ‘700, Fabio D’Onofrio intraprende gli studi filologici e degli strumenti antichi nel 2002 guidato dallo stesso Pollastri e nel 2003 segue i corsi di Martin Stadler nel 18° Internationalen Handel-Akademie a Karlsruhe (D). Nel 2005 ottiene il Diploma di Specializzazione Orchestrale Barocca e Classica presso l’Academia Montis Regalis di Mondovì (CN). Nello stesso anno entra nella classe di oboe barocco di Paolo Grazzi presso il Dipartimento di strumenti antichi del Conservatorio di Verona dove approfondisce gli studi filologici e consegue il diploma accademico di II livello in oboe barocco e classico.

E’ Stato primo oboe dell’Ensemble Matheus (Francia), Ensemble Philidor (Francia), Accademia Bizantina, Orchestra Barocca Italiana, Accademia Ottoboni, Romabarocca Orchestra, Concerto de’ Cavalieri, Verdi Barocca di Milano, Harmony of Nation Baroque Orchestra, Il Complesso Barocco, I Barocchisti, La Pietà de’ Turchini, Academia Montis Regalis, Le Concert d’Astrée (Francia), Harmonie Music (Austria), Musica Angelica Baroque Orchestra of Los Angeles e Orchester Wiener Akademie. Si è esibito con direttori e strumentisti quali: Amandine Beyer, Ottavio Dantone, Claudio Astronio, Luigi Mangiocavallo, Enrico Onofri, Alessandro Tampieri, Alberto Grazzi, Filippo Maria Bressan, Alessandro De Marchi, Simon Phipps, Diego Fasolis, Alan Curtis, Jean-Christophe Spinosi, Martin Haselbock, Johannes Hiemetsberger e Emmanuelle Haïm.

Ha inciso per Raitrade, Fondazione Amadeus, Classic Voice, Brilliant, Naive e Stradivarius.

E’ attualmente primo oboe di “Orchester Wiener Akademie”, “Concerto de’ Cavalieri” ed è membro fondatore dell’ensemble di musica barocca “TemperaMenti”.

I CamPet Singers

Nascono nel 1991 da un’idea di Andrea Campese e Sergio Petrarca con il desiderio di realizzare con le soli voci repertori originariamente scritti per strumenti. Ed è proprio la voglia di utilizzare la voce come strumento, sfruttandone la duttilità e le infinite sfumature, insieme ad un gusto per l’ironia, il divertimento e il paradosso che accomuna i componenti del gruppo e ne fa una delle formazioni più originali nel panorama musicale che sfugge a qualsiasi classificazione. Il gruppo diretto dal M° Carlo Forni è formato da Andrea Campese, Ester Castaldo, Luisa Daniele, Guido Ferretti, Carlo Forni, Alessandra Lanzetta, Felice Mondo, Rosalia La Volpe, Sergio Petrarca, Francesca Veglione, Francesca Zurzolo.

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