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  • Paola De Simone

Si svolgerà dal 15 giugno al 15 luglio con 45 spettacoli e ancora un'inaugurazione nel segno della grande danza internazionale il nuovo Napoli Teatro Festival Italia firmato quest'anno, e per la prima volta, dalla direzione artistica del regista italo-belga Franco Dragone, show maker fra i più celebri al mondo. Un mese intero di programmazione a cura della Fondazione Campania dei Festival fra Napoli e province della Campania, dunque con 45 titoli in 4 settimane ma, anche, con letture, incontri, residenze, lavori site-specific e work-in progress. Il tutto, guardando all'Europa ed oltre attraverso il lavoro di compagnie provenienti dal Giappone, Medio Oriente, Africa, America Latina e Stati Uniti. Nonché intersecando arti e linguaggi. Questa infatti la chiave della serata inaugurale che, mercoledì 15 giugno (ore 21, con replica il 16) al Teatro Politeama propone Kiss & Cry (15 giugno, ore 21, replica il 16, al Teatro Politeama di Napoli) di Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael, giocato sulla dialettica fra la realtà del corpo e una dimensione surreale filtrata attraverso il grande schermo. Sullo sfondo, immagini di più coreografie e, tra esse, figure imponenti e affascinanti, nude e muscolose, dotate di una straordinaria sensualità: si incontrano, si toccano, si accarezzano. Sono dita delle mani riprese a distanza ravvicinata e proiettate sul grande schermo (nelle due foto d'apertura).

Si muovono fra miniature, case di bambole, minidivani e minilampioni e raccontano le loro storie. In attesa della première, il Napoli Teatro Festival propone in prima assoluta al Teatro Nuovo (ore 19, con replica il 16 alle 21) un ulteriore spettacolo: Aspettando il tempo che passa, scritto con i detenuti del carcere minorile di Airola (Benevento) per la regia di Emanuela Giordano (al Teatro Nuovo alle 19, replica il 16 alle 21). In scena anche Shirin Neshat (sotto, nella foto di Lina Bertucci), artista iraniana tra le più interessanti del panorama video-cinematografico, con Passage through the World, un progetto site-specific per il Museo Diocesano Donnaregina Vecchia. Un’odissea musicale e visiva che, nel percorso dall’estremo e medio Oriente fino ai Balcani e al sud Italia, indaga i temi della perdita e della rinascita attraverso il ciclo della vita e della morte nelle diverse culture di questi Paesi. Il debutto, che segue un workshop di tre giorni (dal 12 al 14) è mercoledì 15 giugno (ore 23) con repliche fino al 20 giugno.

Per quel che riguarda ancora la danza e le sue diverse interazioni con altre espressioni artistiche, numerosi gli appuntamenti fra prime, novità italiane e progetti speciali: ST/LL di Shiro Takatani (tra i più visionari video-artisti del panorama mondiale) che nel suo ultimo lavoro (20 e 21 giugno - Teatro Politeama) indaga tutte le possibili declinazioni della parola inglese “still” – silenzioso, immobile, ancora – arrivando a concepire uno spettacolo che dispiega il tempo in un meraviglioso poema visivo. È un mondo strano quello di Shiro Takatani: le cose reali sotto ai nostri occhi si nascondono per meglio invaderci attraverso uno schermo gigante che amplifica le loro dimensioni e i loro movimenti. Testo Alfred Birnbaum, con Yuko Hirai, Mayu Tsuruta, Misako Yabuuchi, Olivier Balzarini. La Danse des Amantes, uno spettacolo "festa" scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo con Alice Conti, Valentina Curatoli, Andrea De Goyzueta, Marco Fandelli, Antonella Migliore, Roberta Misticone, Marco Palumbo, Peppe Papa, Milena Pugliese, Fabio Rossi, Fabiana Russo, Emanuele Valenti (20 e 21 giugno - Villa Pignatelli). Lo spettacolo è ambientato in un piccolo paese italiano nel mille e novecento e qualcosa, un paese tanto piccolo che, pur essendoci una guerra, lì non accade niente. È la sera del ballo d’estate, notte di passione, momento in cui l’amore in tutte le sue forme, diviene catalizzatore del bene così come del male. E il ballo, alla fine, coinvolgerà tutto e tutti, ben oltre la scena. Da non perdere, a seguire, Love Stories, in bilico tra musica e danza per “variazioni sul tema” della storia di Romeo e Giulietta che prenderanno forma attraverso lo spettacolo–concerto delle straordinarie pianiste (nella foto in basso a destra) Katia e Marielle Labèque (28 giugno - Arena Flegrea).

In campo, musiche da West Side Story di Bernstein, partiture originali di David Chalmin più sette ballerini di break dance e di danza contemporanea (Maëlle Dufour, Peter Bordage, Hugo De Vathaire, Mahamadou Gassama, Jean-Baptiste Matondo, Antonio Mvuani Gaston, Jackson Ntcham) per la coreografia originale di Yaman Okur, così da raccontare una storia d’amore in maniera non convenzionale. Musiche eseguite anche da Raphael Séguinier (batteria e percussioni), Gonzalo Grau (percussioni), David Chalmin, (chitarra elettrica).

James Thierrée, danzatore, scenografo, acrobata (nato e cresciuto in una famiglia circense) presenterà, in originale prima italiana, La grenouille avait raison (1 e 2 luglio - Teatro Bellini), un racconto brillante e leggero sul mondo dell’infanzia. Una fiaba, allo stesso tempo realistica e grottesca, per rivivere i più segreti sogni e incubi infantili (nella foto sotto).

Thierrée, in scena con Valérie Doucet (contorsionista ed equilibrista), Dominie Hooper (cantante), Yann Nedelec e Thi Mai Nguyen (danzatrici), prosegue la sua singolare avventura in un mondo fantastico che oscilla tra il circo, la danza e il teatro. Flexn, altra prima italiana, è invece una creazione collettiva di Reggie (Regg Roc) Gray e Peter Sellars realizzata con la Flex community di New York (2 e 3 luglio - Teatro Augusteo) portando in primo piano un particolare genere di movimento e espressione del corpo che, dal 2015, dilaga in America. Gli interpreti della danza flex, attraverso un linguaggio del corpo innovativo, esprimono temi di disagio sociale, collegati alla cultura del movimento dei sobborghi neri. A Napoli, questo nuovo modo di interpretare la danza, prenderà forma grazie al coreografo americano Reggie (Regg Roc) Gray e ad una compagine di 21 ballerini, i flex dancers. Lo spettacolo si avvale dello sguardo visionario del regista Peter Sellars. Con la moderna sensualità di Carmen Suite, balletto in un atto applauditissimo di recente al San Carlo, torna a danzare a Napoli la superstella Svetlana Zakharova (Carmen) sull'originale coreografia di Alberto Alonso ripresa da Sonia Calero per il Corpo di Ballo sancarliano (nella foto).

Scene e costumi di Boris Messerer per l'allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con il Teatro San Carlo (10 e 11 luglio - Teatro Politeama). Carmen Suite – coreografia di Alberto Alonso, fondatore del Ballet Nacional de Cuba – sulla musica di Georges Bizet rielaborata dal russo Rodion Šèedrin nel 1967, venne concepita per Maja Plisetskaja, leggendaria étoile del Teatro Bol’šoj di Mosca. Ancora oggi è considerata uno dei capolavori del coreografo cubano. Nel 2005, due anni prima di morire, Alberto Alonso, ha ricreato Carmen Suite per Svetlana Zakharova, stella riconosciuta della danza mondiale, sempre per il Teatro Bol’šoj di Mosca. Doppio spettacolo in penultima battuta e in prima italiana con Nous sommes pareils à ces crapauds …/ Ali di Ali Thabet e Hedi Thabet (12 e 13 Luglio –Teatro Nuovo). Nous sommes pareils à ces crapauds qui dans l’austère nuit des marais s’appellent et ne se voient pas, ployant à leur cri d’amour toute la fatalité de l’univers (questo il titolo completo), esplora il tema del matrimonio attraverso la storia di una donna e due uomini. Di fronte a loro un’orchestra, diretta da Sofyann Ben Youssef: i ritmi dei due musicisti greci e dei due tunisini presenti in scena oscillano tra il repertorio rébètiko e quello di Cheik el Afrit. A questo segue Ali, creato da Mathurin Bolze e Hédi Thabet, la storia di un incontro tra due individui, un piccolo lavoro che vuole comunicare un’urgenza attraverso il linguaggio non verbale. Entrambi gli spettacoli affrontano il tema dell’alterità, dell’ambiguità e del desiderio. Infine Late night, drammaturgia, ideazione blitztheatregroup con Angeliki Papoulia, Christos Passalis, Yorgos Valais, Maria Filini, Sofia Kokkali, Fidel Tabaloukas (13 e 14 luglio - Teatro Piccolo Bellini), sempre in prima nazionale e ultima creazione di uno dei collettivi più interessanti della nuova scena ateniese. Late Night, evoca la profonda crisi della società europea, che stritola gli individui in una quotidianità sulla quale non hanno più nessun tipo di ascendente. Oltre le quinte degli spettacoli, inoltre, l'idea di una promozione a lungo termine e di una concreta valorizzazione delle nostre migliori risorse creative. «L’edizione 2016 del Napoli Teatro Festival Italia - ha sottolineato infatti Luigi Grispello, Presidente dell'a Fondazione Campania dei Festival - si pone l’obiettivo di estendere il proprio ruolo di tradizionale rassegna teatrale estiva a laboratorio creativo culturale permanente, valorizzando e promuovendo lo sviluppo di realtà artistiche e creative, del nostro territorio e non solo, così da aumentare, costantemente, le possibilità di impiego nel settore teatrale. Non soltanto, quindi, un luogo di incontro, ma soprattutto, un luogo di crescita culturale, professionale e economica» (nella foto, Luigi Grispello con Franco Dragone).

«Credo che un festival - aggiunge al termine il neodirettore artistico Franco Dragone in merito alla sua programmazione numero uno per il NTFI - sia soprattutto un luogo di scambio e confronti, dove tutte le tendenze devono poter trovare il loro posto, da quelle della tradizione, che esistono da molto tempo, a quelle appena nate, fino a quelle che stanno per germogliare. Far rivivere sogni e visioni di una terra carica di eredità e contenuti culturali, ancora oggi troppo spesso abbandonati, demonizzati, sottovalutati.

Il Napoli Teatro Festival Italia è per me l’occasione di esprimere pienamente tre aspetti centrali del mio percorso di vita: artistico, personale e civile. Artistico, perché porto a Napoli - città che adoro - e nella regione Campania spettacoli che vengono da tutto il mondo, alcuni dei quali dal Belgio che mi ha dato tanto e che amo quanto l’Italia. Personale, perché questa vita da saltimbanco avrebbe potuto fare di me un apolide, mentre con questa occasione, sono felice di ritornare sui passi del bambino che ero e che sono ancora. Civile, perché i dolori del mondo sono i miei e le pulsazioni del suo cuore scandiscono il mio».

BIGLIETTERIA

Le biglietterie del Napoli Teatro Festival Italia apriranno il 26 maggio

BIGLIETTI - Intero € 30

Community* Napoli Teatro Festival Italia € 20; Under 26 - Over 65 e Operatori dello spettacolo € 18

*Per entrare a far parte della Community iscriviti alla newsletter sul sito www.napoliteatrofestival.it

SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO € 15

Love Stories, Cagnasse Tutto – Foja, Le Olimpiadi del ’36 58° Parallelo nord*

* il prezzo comprende l’ingresso a entrambe le date di spettacolo

SPETTACOLI SITE SPECIFIC € 10

Il Vecchio Fango; La Danse des amants; Passage trough the World; Stasera c’è Spettacolo? To Play!

SPETTACOLI IN REGIONE € 10

La danse des amants (Valva – SA); Laika (Gesualdo – AV); Verso Medea (Valva – SA); Le Olimpiadi del ’36 (Teatro Verdi – SA; Teatro Comunale– CE; Teatro Gesualdo – AV); Il veleno del teatro (Teatro Verdi – SA); The final party (Vallo della Lucania – SA)

ABBONAMENTO NTFI € 120

Prevede 8 ingressi a scelta per 8 diversi spettacoli (2 fascia verde, 2 fascia blu, 2 fascia rossa, 2 fascia gialla). Riduzione under 26 e Over 65 Operatori dello spettacolo € 80

CARNET COPPIA € 130

Prevede 2 ingressi per 4 spettacoli (1 fascia verde, 1 fascia blu, 1 fascia rossa, 1 fascia gialla). Riduzione under 26 e Over 65 Operatori dello spettacolo € 90

SPAZIO LETTURE € 15 Prevede 3 ingressi a scelta tra le letture. Lettura singola € 10

FASCIA BLU Carmen Suite, Frankenstein ‘o Mostro, Macbeth (Bailey), Mar, Nous sommes pareils… / Ali, Pinocchio, Le troiane, Verso Medea

FASCIA VERDE Animali notturni, Il cielo in una stanza, Kiss & Cry, Laika, Late Night, Macbeth (De Fusco), Madre di Pietà, Ubu and the truth commission

FASCIA ROSSA Aspettando il tempo che passa, Black clouds, David è morto, Il funambolo, Les aiguilles et l’opium, Mentre aspettavo, Money!, ST/LL

FASCIA GIALLA Soleil couchant / Dans l’atelier, Flexn, Il servo, Ingresso indipendente, La dictatura de lo cool, Le grenouille avait raison, Peccato che fosse puttana, Mare Mater

BIGLIETTERIE-INFOPOINT

Teatro Mercadante, Piazza Municipio, 1 – Napoli

Villa Pignatelli, Riviera di Chiaia, 200 – Napoli

Dal lunedì al sabato: 10 – 18 domenica: 10 – 14, email promozione@napoliteatrofestival.it

I biglietti si potranno acquistare presso i punti vendita autorizzati o, nei giorni di spettacolo, presso le sedi degli eventi.

NTFI / I LUOGHI a NAPOLI

ARENA FLEGREA - VIA JOHN FITZGERALD KENNEDY, 54

BACINO BORBONICO - MOLO SAN VINCENZO

GALLERIA TOLEDO - VIA CONCEZIONE A MONTECALVARIO, 34

MUSEO DIOCESANO NAPOLI SANTA MARIA DI DONNAREGINA - LARGO DONNAREGINA

PARCO ARCHEOLOGICO PAUSILYPON - DISCESA COROGLIO, 36 GROTTA DI SEIANO – POSILLIPO

TEATRO AUGUSTEO - PIAZZA DUCA D’AOSTA, 263

TEATRO BELLINI/PICCOLO BELLINI - VIA CONTE DI RUVO, 14

TEATRO DIANA - VIA LUCA GIORDANO, 64

TEATRO DI SAN CARLO - VIA SAN CARLO 98/F

TEATRO MERCADANTE / RIDOTTO DEL MERCADANTE - PIAZZA MUNICIPIO, 1

TEATRO NUOVO - VIA MONTECALVARIO, 16

TEATRO POLITEAMA - VIA MONTE DI DIO, 80

TEATRO SAN FERDINANDO - PIAZZA EDUARDO DE FILIPPO, 20

TEATRO SANNAZARO - VIA CHIAIA, 157

VILLA PIGNATELLI / MUSEO DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES -VIA RIVIERA DI CHIAIA, 200

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