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Redazione

Domenica 12 Giugno, alle ore 11.30, nella Gran Galleria del Museo Duca di Martina, titolo di chiusura della stagione “Musica per Carlo, le meraviglie del Settecento in Floridiana”, locandina organizzata dall’Associazione Musicale Golfo Mistico in collaborazione con il Polo Museale della Campania e l’Associazione Progetto Museo. In scena, l’intermezzo buffo La furba e lo sciocco di Domenico Sarro, l'eccellente compositore pugliese ma di formazione partenopea (Trani, 1679 - Napoli, 1744) che ebbe a firmare la partitura (Achille in Sciro) destinata ad inaugurare nel 1737 il nuovo, magnificente palcoscenico del Teatro San Carlo voluto da Carlo III di Borbone. Un titolo che, tratto dall'opera seria Artemisia (gennaio 1731, pertanto al San Bartolomeo) di pari autore, ricordiamo ripreso in tempi recenti (stagione 2011/12) dal San Carlo al Teatro di Corte del Palazzo Reale unitamente al Maestro di Cappella di Cimarosa con la regia di Lamberto Puggelli nell'ambito del "Progetto Napoli” promosso dalla Regione Campania.

Questa la trama: Sofia, giovane e bella ragazza che si professa di origine francese, vive purtroppo in ristrettezze dalle quali conta di uscire sposando un nobiluomo di solida posizione economica, il Conte Barlacco. Questi, invaghito della fanciulla, le va a far visita con l’intento di chiederla in moglie, ma la trova attorniata da un giovane, anch’egli di origine francese. Il Conte, non visto, osserva quello che gli sembra un corteggiamento e si stizzisce alquanto, ripromettendosi di far piazza pulita dopo il matrimonio. Ma la piccola corte di Madama Sofia comprende anche una fanciulla, e tutti, consapevoli del progetto matrimoniale, prendono in giro il Conte che tenta delle avances con Sofia. La seconda parte si rifà alle trame tipiche della commedia dell’arte: il travestimento che genera equivoci che alla fine si chiariscono portando all’ovvio lieto fine. Sofia vuol mettere alla prova i sentimenti del Conte. Si traveste perciò, aiutata dai due amici, da ussaro e provoca con arroganza il Conte il quale, spaventato, chiede perdono all’Ussaro; questi a sua volta, magnanimamente, gli tende la mano in segno di pace. Il Conte chiede allora chi siano i due giovani e l’Ussaro gli dice che sono nipoti di Madama Sofia venuti dalla Francia per assistere alle sue nozze con il Conte Barlacco. Giubilo del Conte. L’Ussaro si spoglia del travestimento e rivela di essere Madama Sofia. Al termine, il matrimonio.

Protagonisti, il soprano Ilaria Iaquinta e il basso Antonio De Lisio, accompagnati dall'Orchestra da Camera Real Cappella di Napoli diretta da Ivano Caiazza.

Regia di Filippo Zigante, allestimento scenico di Giuseppe Zarbo, il tutto recentemente applaudito al Teatro Garibaldi di Capua.

Costo del biglietto: 2 Euro (comprensivo di visita guidata dal titolo “Temi galanti nelle porcellane del Museo Duca di Martina”).

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