Domani, lunedì 6 giugno a partire dalle ore 10.00, Antonella Rizzo presenterà la finalissima del Premio San Carlo, la rassegna scolastica che ogni anno il Lirico napoletano dedica alle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. Quest'anno, in coincidenza con le celebrazioni per i 200 anni dalla morte di Giovanni Paisiello (1740-1816) il premio, giunto alla settima edizione ed intitolato "Napoli e l'Europa. La musica del '700 da Paisiello a Mozart", prevede inoltre un focus sulle Quattro giornate di Napoli.
Migliaia i bambini e ragazzi che hanno preso parte negli ultimi giorni alle selezioni, provenienti da scuole di tutto il Mezzogiorno. I 17 istituti finalisti arrivano infatti da: Vibo Valentia, Frattamaggiore, Napoli, Salerno, Piano di Sorrento, Meta di Sorrento, Brindisi, Perugia, Aprigliano, Sant'Antimo, Terni, Giffoni Valle Piana, Bitonto, Reggio Calabria, Cerignola. I ragazzi si esibiranno in piccole formazioni, gruppi corali e giovani orchestre fino ai novanta elementi. La giuria esaminatrice sarà composta da Angioletta de Goyzueta, Maria Caracciolo, Massimo Lo Iacono, Stefania Rinaldi, Ivano Caiazza, oltre ai ragazzi del Liceo Coreutico del Suor Orsola Benincasa che partecipano al progetto Alternanza Scuola/Lavoro.
«Siamo felici di portare avanti anno dopo anno questa iniziativa – afferma la Sovrintendente Rosanna Purchia – il Premio San Carlo infatti intende valorizzare la musica come fattore educativo, incoraggiare i giovani allo studio di uno strumento, generalmente in piccole formazioni, solo con la pratica della musica da camera si può imparare a seguire e ascoltare gli altri e a creare un fortissimo spirito di squadra. L’iniziativa, promossa ogni anno insieme a un calendario Educational sempre più intenso, ha lo scopo di fornire gli strumenti giusti per una propedeutica all'ascolto musicale, per formare il pubblico di domani, attraverso l’abitudine e lo sforzo ad un'attività di gruppo che richiede disciplina e mesi di pratica, di passione, un desiderio di condivisione con altri studenti, con la famiglia, con il pubblico e la giuria che li ascolterà».
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