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Redazione

Questa sera, domenica 15 maggio alle ore 20.30 e, in turno pomeridiano, martedì 17 maggio alle ore 18.00, Uto Ughi (nella foto) torna al Teatro San Carlo per il nuovo appuntamento della stagione sinfonica 20XV/ 20XVI The Golden Stage. Assieme all'Orchestra stabile, diretta dal giovane maestro australiano Daniel Smith, Ughi eseguirà due grandi capolavori: la Romanza per violino e orchestra n.2 in fa maggiore, op. 50 di Beethoven, da lui splendidamente interpretata negli anni '90 alla Rai di Napoli, e un cult assoluto della letteratura romantica per violino con orchestra, ossia il Concerto in mi minore, op. 64 di Mendelssohn. In chiusura, altra pagina straordinaria, con la Sinfonia n. 41 in do maggiore, K 551 “Jupiter” di Mozart.

Interprete tra i più amati e riconosciuti a livello internazionale, Ughi rinnova il suo affettuoso legame con il San Carlo, dove un pubblico particolarmente affezionato gli ha sempre tributato calorosi consensi. Straordinario talento musicale e protagonista delle vicende culturali del nostro Paese, Ughi ha suonato, nel corso della sua lunga carriera, con le più importanti orchestre sinfoniche: quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra, la Philahrmonia Orchestra di Londra, solo per citarne alcune.

Daniel Smith (nella foto in basso a destra), giovane direttore d'orchestra australiano, al suo debutto sul podio del Lirico di Napoli, ha già diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l'Orchestra del Mariinsky di San Pietroburgo, la London Philharmonic, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte.

Ad aprire il concerto sarà dunque uno dei più popolari brani per violino e orchestra, la Romanza n. 2 in fa maggiore, op. 50 di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827), scritta tra il 1795 e il 1802, la più eseguita tra le due composte dal compositore. È un Adagio cantabile, caratterizzato da grande lirismo e da una melodia raffinata.

A seguire il Concerto per violino e orchestra in mi minore, op. 64 di Felix Mendelsshon Bartholdy (1809 – 1847), dedicato dall'autore al carissimo amico Ferdinand David, primo violino dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia ed eseguito per la prima volta il 13 marzo 1845 sotto la direzione di Niels Gade; lavorando alla partitura, Mendelssohn più volte si avvalse della collaborazione di Ferdinand David e si crede che buona parte della Cadenza del primo movimento sia stata scritta proprio dallo stesso violinista. In questo vero gioiello della letteratura musicale, Mendelssohn abbandona la tradizionale esposizione orchestrale, facendo iniziare il concerto direttamente dal solista, assoluta novità per l’epoca.

Infine sarà eseguita la Sinfonia n. 41 in do maggiore, K 551 “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart (1756- 1791). Assieme alle Sinfonie k.543 e K.550, la Sinfonia “Jupiter” fu scritta intorno alla metà del 1788, tre anni prima della morte del compositore, e deve il suo soprannome, postumo ed apocrifo, all'olimpico equilibrio interno dei due grandi movimenti estremi, animati da una dialettica che si risolve nella conciliazione degli opposti. In sintesi, le ultime tre Sinfonie di Mozart rappresentano la summa di quanto il XVIII secolo aveva espresso in campo sinfonico.

Teatro di San Carlo

Domenica 15 Maggio 2016 ore 20.30 (Turno S) Martedì 17 Maggio 2016 ore 18.00 (Turno P) Direttore | Daniel Smith

Violino| Uto Ughi

Orchestra del Teatro di San Carlo

Programma Ludwig van Beethoven, Romanza per violino e orchestra n.2 in fa maggiore, op. 50

Felix Mendelssohn, Concerto per violino e orchestra in mi minore, op. 64 Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 41 in do maggiore, K 551 “Jupiter”

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