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Paola De Simone

Appuntamento concertistico da non perdere, stasera sabato 9 aprile (ore 20.30) e domani (ore 18) con targa Teatro San Carlo, sia per la caratura dei protagonisti in palcoscenico accanto all’Orchestra della Fondazione, che per la qualità del programma in ascolto.

Il cartellone propone infatti il ritorno sul podio della bravissima direttrice coreana Han-Na Chang, vero e proprio fenomeno apprezzato due anni fa nel doppio ruolo di bacchetta e solista nel Prélude à l'après-midi d'un faune di Debussy, nel Concerto n. 1 in la minore per violoncello e orchestra di Saint-Saëns, nel poema sinfonico Ein Heldenleben di Richard Strauss. E dall’altra parte, per il ruolo di solista al pianoforte, un pianista nuovo alla platea sancarliana, il russo Yevgeny Sudbin, interprete di un emblema importante della letteratura pianistica con orchestra del secondo Ottocento di scuola nazionale norvegese: il sontuoso e neanche troppo frequente Concerto in la minore op. 16 di Edvard Grieg. Completa la serata, in linea con il taglio scandinavo e l’asse cronologico-stilistico del Concerto, la bellissima Sinfonia n. 1 in mi minore, op. 39 del finlandese Jean Sibelius.

Fra le rare donne direttrici d’ultima generazione, la Chang svetta - ne ricordiamo bene il meritato successo del precedente sinfonico - per il suo straordinario rigore analitico, per la forza del suo temperamento, per un polso d’acciaio unito ad un itinerario artistico mozzafiato svolto in parallelo alla laurea in filosofia ad Harvard e all’attività in simbiosi con il suo pregiato violoncello. Attualmente è direttore musicale e artistico della Trondheim Symfoniorkester. Nata il 23 dicembre 1982, allieva privata dei miti Maisky e Rostropovich, quindi di Lorin Maazel per la direzione, vincitrice nel 1994, dunque a soli undici anni, del V Concorso Internazionale Rostropovič di Parigi, nonché primo premio per la Musica Contemporanea, la Chang si è presto imposta all‘attenzione del pubblico e della critica mondiali suonando con i massimi direttori e accanto alle principali Orchestre del vecchio e nuovo mondo: nel suo bel curriculum ritroviamo i nomi di Sinopoli, ovviamente Maazel, Pappano, Slatink, Dutoit, Muti, Ozawa, Rostropovich, Chung; nonché formazioni quali Berlin Philharmonic, New York Philharmonic, Staatskapelle Dresden, Bayerischer Rundunk Symphony, London Symphony, Orchestre de Paris, Filarmonica della Scala e Santa Cecilia, Chicago Symphony, Philadelphia Orchestra, Israel Philharmonic.

Talento prodigio, dunque, ma con una sensibilità speciale non solo per note, bacchetta ed arco: Han-Na Chang, Roving Goodwill Ambassador per la Croce rossa coreana, suona e organizza concerti gratuiti sia in sale che in tv per tutti quei bambini – soprattutto quelli nati, come lei, nella Corea del Sud - che altrimenti non potrebbero permettersi l’ascolto della musica. Ha debuttato come direttore (anzi direttrice) d'orchestra nel 2007, appena venticinquenne. Da allora è salita sul podio di prestigiose orchestre tra cui la Oslo Philharmonic, la Staatskapelle Dresden, la Tokyo Symphony Orchestra e ha debuttato al BBC Proms nel 2014.

Quanto al pianista oggi al suo atteso esordio sancarliano, Yevgeny Sudbin, nato nel 1980 a San Pietroburgo, formatosi al Conservatorio della sua città per poi proseguire gli studi prima a Berlino e successivamente a Londra, alla Royal Academy of Music, si cita il giudizio del Telegraph che lo ha indicato “tra i più grandi pianisti del XXI secolo”. Con un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo, Sudbin è un interprete versatile, che vanta una carriera che lo vede regolarmente ospite delle più prestigiose sale da concerto al mondo tra cui la Tonhalle di Zurigo, la Royal Albert Hall e la Queen Elizabeth Hall di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam. Vale la pena ricordare le recenti collaborazioni con la Lucerne Symphony, Czech Philharmonic, Bergen Philharmonic, Philharmonia Orchestra, London Philharmonic, BBC Philharmonic e la Royal Liverpool Philharmonic.

Brano d'apertura è il Concerto il la minore per pianoforte e orchestra, op. 16 di Edvard Grieg (1843-1907), unica pagina per strumento solista e orchestra completata dal compositore norvegese. Scritto nel 1868 a Sollerod in Danimarca, durante uno dei soggiorni che Grieg organizzò in quei luoghi per beneficiare di un clima più mite rispetto a quello della sua nativa Norvegia, il lavoro è spesso paragonato al Concerto per pianoforte di Schumann: è infatti nella stessa tonalità e, sia per stile che per scrittura, a questi è riconducibile più che a qualsiasi altro compositore. Su tale affinità elettiva si innesta poi un sigillo prettamente nordico, in grado di evocare alcuni elementi tipici del canto popolare norvegese e sintagmi folclorici della terra del compositore, dalla forte connotazione nazionale. Segue infatti la Sinfonia n. 1 in mi minore, op. 39 di Jean Sibelius (1865-1957). Eseguita per la prima volta a Helsinki il 26 aprile 1899 con la direzione dello stesso compositore, l'opera rivela il forte temperamento creativo del musicista che si esprime in modo appassionato e drammatico, con un’alternanza di slanci eroici e di atmosfere malinconiche, a tratti dolorose e non di rado ciajkovskijane.

Teatro di San Carlo

Sabato 9 aprile 2016 ore 20.30 (Turno S)

Domenica 10 aprile 2016 ore 18.00 (Turno P)

Programma

Edvard Grieg, Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 16

Jean Sibelius, Sinfonia n. 1 in mi minore, op. 39

Direttore | Han-Na Chang

Pianoforte | Yevgeny Sudbin

Orchestra del Teatro di San Carlo

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