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Paola De Simone

Musica, danza e un'azione semiscenica sullo spunto del ritrovamento di originalissime carte da gioco del Settecento portoghese con temi musicali e coreutici. Protagonista in concerto della rara iniziativa, nata dall'unione fra la singolare ricerca sugli intrattenimenti dell'epoca e l'idea di farne uno spettacolo, è l'Ensemble Divino Sospiro, formazione strumentale europea d'eccellenza nata appunto in Portogallo ma capitanata da un direttore d'orchestra italiano, il violista Massimo Mazzeo, al fianco della moglie Iskrena Yordanova, violino di spalla del gruppo specializzato in esecuzioni storiche con strumenti d'’epoca.

Ebbene, nell'occasione il Divino Sospiro, promotore tra l'altro a Queluz di studi sulla Serenata settecentesca e di altre iniziative legate alla produzione del secolo diciottesimo sull'asse italiano e iberico, sarà ospite per la prima volta in Campania grazie alla Fondazione Pietà de' Turchini di Marco Rossi e Federica Castaldo (con comitato scientifico condiviso nelle citate iniziative scientifiche) per un evento senz'altro da segnalare e da non perdere. L'appuntamento, intitolato Assembleia Nàpoles, ossia "Danza in gioco", è per domani, sabato 20 febbraio (ore 20.30) alle Gallerie d'Italia - Palazzo Zevallos di Stigliano.

Dopo il felice debutto avvenuto la scorsa estate al Festival di Rovereto, lo spettacolo “Danza in Gioco” approda infatti a Napoli nell’'ambito della stagione 2015-16 della Pietà de’ Turchini per un’'unica rappresentazione che, nel titolo, reca omaggio alla città che stavolta la ospita. Ma quale, esattamente, la formula di Assembleia Nàpoles? «Si tratta di una rappresentazione scenica - spiegano gli organizzatori - degli intrattenimenti che si praticavano durante le serate nei salotti aristocratici e in certe occasioni pubbliche nella Lisbona del XVIII secolo. In questi, secondo modelli diffusi in tutta Europa, confluivano - fino ad essere in simbiosi - la danza, la musica e i giochi di società, tra cui quello delle carte. Lo spettacolo si costruisce sulla triade di tali elementi; evoca il gusto e le tendenze del Settecento, e si ispira in particolare al mazzo di carte “musicali” da gioco, creato dal compositore portoghese José do Espírito Santo Oliveira (1755-1819), le cui figure ritraggono le danze - le più in voga del tempo - che solitamente avvenivano in tali riunioni: contraddanza francese e inglese, il cotillon, l’'allemanda, danza “alla gavotta”, il solo anglais, il fandango, fino al valzer». Che le carte facessero parte degl'intrattenimenti della corte vicereale in epoca scarlattiana anche dalle nostre parti lo attestano i documenti di banco sull'acquisto di "carte francesi e paesane", dunque napoletane.

Musicalmente, alle invenzioni coreutiche ispirate agli stili di Raoul-Auger Feuillet, Louis Pécou, M. Malpied e del nostro virtuosissimo Gennaro Magri, qui e al suo tempo soprannominato Gennariello, saranno abbinati brani di autori portoghesi e di altri compositori legati alla Real Câmara e alla Capela Real, come ad esempio David Perez, Pedro Antonio Avondano, il flautista Antonio Rodil e il tenore Policarpo da Silva. Ma, anche, la musica di Boccherini, Haydn e Stamitz parimenti presente a Lisbona nei circuiti più aperti al panorama internazionale. Il tutto, affiancato da letture delle cronache dei viaggiatori in visita nella capitale lusitana che narrano di tali intrattenimenti.

«La triade formata da musica, danza e gioco, in particolare i giochi di carte - spiega la studiosa Cristina Fernandes (cui dobbiamo le immagini delle carte qui riportate), autrice del testo e della regia - è ricorrente nei resoconti settecenteschi dei viaggiatori stranieri in visita a Lisbona, tanto nella letteratura quanto nell’'iconografia, e abbraccia sia gli spazi domestici sia le assemblee semi-private e pubbliche. Nei contesti aristocratici come negli spazi sociali frequentati dall’'alta borghesia, l’'intrattenimento delle serate include quasi sempre giochi di carte e altri giochi di società, danze e cene, e momenti musicali che vedono musicisti amatoriali o professionisti interpretare un ampio repertorio vocale e strumentale.

La simbiosi tra il gioco, la musica e la danza viene rappresentata in modo affascinante nel singolare mazzo di carte musicali creato da José do Espírito Santo Oliveira (1755-1819), organista e compositore della Cappella Patriarcale di Lisbona dal 1775 e organista della Cappella Reale del Palazzo di Queluz dopo il 1808. Ogni carta contiene una diversa danza, cioè una melodia per violino (o altro strumento melodico che si muove in un registro acuto) in linea con i repertori utilizzati dai maestri di ballo del tempo. Il mazzo riflette quindi i gusti del tempo e permette di ricreare sommariamente il repertorio musicale di un ballo, ma al tempo stesso è un tradizionale gioco di carte. Le varie composizioni possono essere eseguite dal semplice violino solo, adattate ad un ensemble più numeroso oppure arricchite da un accompagnamento improvvisato da uno strumento a tastiera. Tra i mazzi musicali conosciuti in Europa, la copia di Espírito Santo Oliveira (il cui originale è in possesso di Manuel Capucho) è una delle poche incentrate sull’'universo della danza e la più varia in termini di generi coreografici. Specchio di tendenze all’'avanguardia, che hanno segnato le sale e gli incontri di Lisbona alla fine dell’'Ancien Régime, è stata la principale fonte di ispirazione per lo spettacolo Danza in Gioco, in cui si cerca di ricreare differenti espressioni musicali, coreografiche e ludiche. Il programma non tenta la ricostruzione di un’'occasione specifica, bensì combina pratiche che erano trasversali ai vari tipi di riunioni e incontri del genere che avevano luogo a Lisbona alla fine del XVIII secolo e all’'inizio del XIX secolo. Sul piano della danza, le carte del pacchetto musicale di Oliveira sono servite come punto di partenza per coreografie costruite in base a trattati e fonti settecentesche che circolavano in diversi paesi europei, tra cui il Portogallo».

In campo a Palazzo Zevallos: le ballerine Alexandra Canaveira de Campos e Catarina Costa E Silva in abiti d’'epoca, gli attori Alessandro Pannone e Francesco Scolaro, l’'Ensemble portoghese Divino Sospiro diretto da Massimo Mazzeo. La rappresentazione è realizzata in collaborazione con la Sartoria del Teatro di San Carlo diretta da Giusi Giustino per i costumi, e con la Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Napoli per la partecipazione degli attori. Al termine dello spettacolo si terrà una degustazione a cura della pasticceria Mennella.

Biglietti: 10 euro, acquistabili mezz’'ora prima dello spettacolo o sul circuito TicketOnLine, ridotto per titolari “Wine & The City” Card; info: coordinamento@turchini.it oppure tel. 081.402395 dalle 9.00 alle 15.00 dal lunedì al venerdì.

Sabato 20 febbraio - ore 20.30 “Gallerie d’'Italia” Palazzo Zevallos Stigliano (va Toledo, 185 – Napoli)

Assembleia Nàpoles (Danza in gioco) Testo e Regia di Cristina Fernandes Ensemble Divino Sospiro Laura Pontecorvo, traverso / IskrenaYordanova, violino / Reyes Gallardo, violino Massimo Mazzeo, viola e direzione / Diana Vinagre, violoncello / Andrea Buccarella, cembalo Paulo Guerreiro, corno / Ana Beatriz Menesez, corno Ballerine: Catarina Costa E Silva; Alexandra Canaveira de Campos Lettori: Agostino Pannone e Francesco Scolaro

Musiche di: David Perez, Pedro António Avondano, Antonio Rodil, Policarpo José da Silva, Luigi Boccherini, Franz Joseph Haydn, Carl Stamitz, José do Espírito Santo Oliveira, Cartas Musicais Dançadas

Coreografie ispirate a: Raoul-Auger Feuillet, Louis Pécou, M. Malpied e Gennaro Magri.

Testi tratti da: Cartas sobre as Modas e dai resoconti di viaggio di Richard Twiss, Arthur William Costigan, Joseph-Barthélemy-François Carrère, William Beckford, Hugues-Félix Ranque e José Daniel Rodrigues da Costa

In collaborazione con la Sartoria del Teatro di San Carlo, e la Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Napoli

Biglietti: 10 euro (ridotto per titolari “Wine & The City” Card) - Info: coordinamento@turchini.it - Tel. 081.402395 (dalle 9 alle 15, dal lunedì al venerdì) - Circuito Ticket On Line Al termine dello spettacolo si terrà una degustazione a cura della pasticceria Mennella

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