- Paola De Simone
- 29 dic 2015
- Tempo di lettura: 5 min

In linea con le programmazioni coreutiche dei maggiori teatri del mondo, il San Carlo propone a partire dal doppio spettacolo di domani, mercoledì 30 dicembre (ore 17 e ore 21) per cinque recite, più la prova generale di oggi (ore 19) aperta al pubblico, il “suo” Schiaccianoci, balletto di Natale per antonomasia e capolavoro musicale fra i massimi firmato Čajkovskij.
Se fermo resta il delizioso allestimento che si avvale delle suggestive scene del grande Nicola Rubertelli e degli incantevoli costumi di Giusi Giustino, più Orchestra e Coro di voci bianche (preparato da Stefania Rinaldi) diretti dal buon Nicolae Moldoveanu, nuova è la coreografia che, stavolta realizzata dal Maître de ballet della Fondazione, Lienz Chang, presenterà nuove soluzioni drammaturgiche, pur nel pieno rispetto della traccia originaria di Marius Petipa e Lev Ivanov. Nuovo anche il vertice della Scuola di Ballo, Stéphane Fournial, responsabile della preparazione degli allievi in palcoscenico dopo i magistrali trent’anni curati da Anna Razzi.
E questa volta protagonisti del primo cast, nei rispettivi ruoli "divisi" della Principessa di Zucchero (o Fata Confetto, che dir si voglia) e del relativo Principe, saranno due amatissime stelle della danza unite nella vita come nell’arte: Anbeta Toromani e Alessandro Macario (30 dicembre, ore 21.00; 2 gennaio, ore 21.00; 3 gennaio ore 17.00, in alto, nella foto di Luciano Romano), in scena in alternanza ai due nuovi, interessanti talenti della Compagnia di Balletto sancarliana, Claudia D'Antonio e Salvatore Manzo (sotto, nella foto di Francesco Squeglia), che danzeranno per il secondo cast (30 dicembre ore 17.00; 2 gennaio ore 17.00) al fianco della Clara di Sara Sancamillo in alternanza con Candida Sorrentino e un Drosselmeyer cardine della vicenda affidato al bravo Edmondo Tucci o, nelle pomeridiane, a Gianluca Nunziata.

Formatosi alla Scuola del San Carlo con la signora Razzi e, a seguire, primo ballerino ospite per tanti altri titoli a seguire, Alessandro Macario è ovviamente legatissimo per origini e scelte al palcoscenico del Lirico di Napoli. Il suo Principe Schiaccianoci? È un ruolo danzato a partire dall’anno 2003 e più volte interpretato anche in Giappone, sostanzialmente polarizzato su due momenti: «La trasformazione dello schiaccianoci in soldatino – sottolinea il danzatore per nascita e percorso artistico partenopeo “doc” – e l’evoluzione in vero e proprio principe. Il che significa – prosegue Alessandro Macario – tecnica limpida, meccanica da un lato e, dall’altro, stile del classico principe delle fiabe, come quello di Bella Addormentata o Cenerentola, umanissimo e al contempo regale, d’impronta disneyana per intenderci». Quindi il ruolo della Fata Confetto affidato alla stella dalla tecnica di platino Anbeta Toromani, étoile nata a Tirana e resa popolare dalla tv di “Amici” quanto oggi apprezzata sui maggiori palcoscenici internazionali. «Se Clara è una bambina – chiarisce subito la prima ballerina ospite – spensierata, a volte capricciosa, ora più dolce ma ingenua dinanzi all’incanto dei doni, la Fata è l’esatto contrario: una principessa di luce, adulta e, tecnicamente, molto sostenuta». Relativamente al lancio in tv e ai suoi successi in teatro, a seguire, aggiunge: «Ferma restando la maggiore importanza che ho sempre dato al palcoscenico, credo che l’esperienza di “Amici” sia stata fondamentale per raggiungere il pubblico più giovane. Se poi la trasmissione abbia aiutato, come credo, a trasmettere anche la bellezza complessa dell’Arte della danza, allora – conclude Anbeta – oggi ne sono molto felice».

Quanto ai costumi creati dalla bravissima Giusi Giustino (nella foto a destra), gli ingredienti puntano innanzitutto sull’effetto della meraviglia.
«Per Schiaccianoci – ha spiegato la Giustino, napoletana, studi all’Accademia di Belle Arti della sua città, costumista da oltre trent’anni, Direttore della Sartoria del Teatro San Carlo dall’anno 1990 e autrice dei costumi di innumerevoli spettacoli lirici, coreutici e di prosa – ho pensato soprattutto al pubblico dei più giovani e, dunque, alla loro capacità di stupirsi e di sognare. I costumi devono essere belli, colorati, luccicanti, sfavillanti, immediati (sotto, alcuni bozzetti originali firmati per lo Schiaccianoci da Giusi Giustino)».
Pertanto la Fata Confetto sarà vestita di rosa e glicine, il soldatino con la giubba rossa, i personaggi negativi in vesti scure, i fiocchi di neve coperti di candido tulle.

«Insomma – conclude – gli occhi dello spettatore, e in particolar modo quelli del bambino, devono vedere simboli che ben conoscono per identificarsi col personaggio ed entrare nella storia. Pertanto, nella prima parte dello spettacolo, l’atmosfera della Vigilia di Natale trova riscontro in tonalità del rosso e del verde. Nel secondo atto invece, imperniato sul viaggio fantastico che Clara e il Principe Schiaccianoci fanno attraverso il Regno delle fiabe, i costumi rinviano alla tradizione delle diverse nazioni che rappresentano: quindi la spagnola con la rosa fra i capelli, arabi vestiti come sultani e cinesi con baffi da mandarino».
Infine, essendo le prime due recite sold out e le restanti già prossime al “tutto esaurito”, il Teatro ha deciso di aprire al pubblico la prova di assieme di oggi 29 dicembre (dalle 19 alle 21). Posto unico 25 euro.

Ispirato ad una versione edulcorata di Alexandre Dumas, tratta dal noto racconto di Ernst Hoffmann Schiaccianoci e il re dei topi, il balletto venne rappresentato la prima volta nel 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, da Lev Ivanov, chiamato a sostituire Marius Petipa caduto in malattia, che realizzò la coreografia per i Teatri Imperiali Russi infondendovi un’atmosfera fiabesca e onirica, ben distante dalle note oscure del testo di Hoffmann. Innumerevoli le versioni di questo classico di Natale portate in scena dai grandi coreografi fino a oggi. La fortuna di Schiaccianoci è stata indubbiamente favorita dalla splendida musica scritta da Čajkovskij che rivela una fantasia inesauribile nel rievocare una dimensione magica e fatata legata al sogno e all’infanzia.
Tre sono i balletti per cui Čajkovskij è ricordato e che portarono all’autore grande fama, ancora in vita: Il lago dei cigni del 1876, La bella addormentata del 1889 e Lo schiaccianoci del 1890. Il balletto completo fu messo in scena per la prima volta al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 6 dicembre 1892, sotto la direzione di Eduard Napravnik e con la coreografia di Marius Petipa realizzata da Lev Ivanov; ma già il 7 marzo precedente, sempre a San Pietroburgo, ne era stata eseguita con enorme successo la Suite per orchestra, vero e proprio gioiello del repertorio sinfonico. Čajkovskij inventò per Lo schiaccianoci una scrittura orchestrale con sonorità speciali, che aderissero alle situazioni e caratterizzassero i personaggi della vicenda, ricreando così atmosfere e suggestioni le cui radici affondano nelle immagini dell'infanzia e nella immediatezza della fantasia e del canto popolare.
LO SCHIACCIANOCI
Musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij
Coreografia originale di Marius Petipa e Lev Ivanov nella versione di Lienz Chang
Direttore Nicolae Moldoveanu
Scene Nicola Rubertelli
Costumi Giusi Giustino
Direttore della Scuola di Ballo Stéphane Fournial
Direttore del Coro di Voci Bianche Stefania Rinaldi
Interpreti principali
La Principessa di Zucchero: Anbeta Toromani (30 Dicembre ore 21; 02 Gennaio ore 21; 03 gennaio ore 17) / Claudia D'Antonio (30 Dicembre ore 17; 02 Gennaio ore 17)
Principe Schiaccianoci: Alessandro Macario (30 Dicembre ore 21; 02 Gennaio ore 21; 03 gennaio ore 17) / Salvatore Manzo (30 Dicembre ore 17; 02 Gennaio ore 17)
Clara: Sara Sancamillo (30 Dicembre ore 21; 02 Gennaio ore 21; 03 gennaio ore 17) / Candida Sorrentino (30 Dicembre ore 17; 02 Gennaio ore 17)
Drosselmeyer: Edmondo Tucci (30 Dicembre ore 21; 02 Gennaio ore 21; 03 gennaio ore 17) /Gianluca Nunziata (30 Dicembre ore 17; 02 Gennaio ore 17)
Orchestra, Corpo di ballo e Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo
Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo
Teatro di San Carlo
Mercoledì 30 Dicembre 2015 ore 17.00 e ore 21.00 (doppio spettacolo)
Sabato 2 Gennaio 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (doppio spettacolo)
Domenica 3 Gennaio 2016 ore 17.00
SCARICA PDF
コメント