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  • Redazione

Su invito e annuncio del direttore Elsa Evangelista, Riccardo Muti (nella foto a destra) tornerà al Conservatorio di Musica di Napoli "San Pietro a Majella" sabato 28 novembre alle ore 17.30, per presentare agli studenti della storica Istituzione il programma 2016 dell’Italian Opera Academy che il Maestro ha fondato con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni di musicisti quanto, a sua volta, appreso dai propri maestri. L'occasione è stata aperta anche agli studenti e ai direttori dei Conservatori limitrofi.

La prima edizione dell’Accademia, rivolta ai giovani talenti di tutto il mondo, si è tenuta la scorsa estate in un clima di "bottega rinascimentale" in cui, attraverso un intenso studio, i segreti della costruzione musicale passano dal maestro all'allievo in una naturale simbiosi, fino al traguardo dell'interpretazione. Quattro giovani direttori d'orchestra e quattro giovani maestri collaboratori (scelti tra le centinaia di domande pervenute da tutto il mondo) e una folta platea di attentissimi uditori: tutti riuniti nel nome di Falstaff al Teatro Alighieri di Ravenna, per seguire le lezioni, i consigli, gli esempi al pianoforte, le prove d'orchestra e l'analisi della partitura condotta da Riccardo Muti. Al termine di questo intenso periodo di studio i risultati della prima edizione sono stati proposti al pubblico in un concerto-gala che ha visto succedersi sul podio dell'Orchestra Cherubini i giovani allievi direttori presentati dal loro maestro. Uno di questi, Erina Yashima, dopo la partecipazione all'Accademia è volata a Chicago, dove si è aggiudicata la terza edizione del Sir Georg Solti Conducting Apprenticeship, un prestigioso traguardo che le permetterà di lavorare per due anni come assistente di Riccardo Muti.

L’edizione 2016 dell’Italian Opera Academy - la direzione generale è affidata al figlio Domenico Muti sin dalla fondazione (nel luglio 2015) - si svolgerà sempre al Teatro Alighieri dal 23 luglio al 5 agosto e sarà dedicata allo studio di un altro capolavoro verdiano: La Traviata. L'Accademia 2016 presenta inoltre alcune significative novità: in apertura la presentazione dell’opera al pianoforte da parte del Maestro Muti; la possibilità di accedere come allievi effettivi anche per i cantanti (tramite lo stesso percorso di selezione riservato ai direttori d'orchestra e ai maestri collaboratori) e un nome prestigioso come quello di Renata Scotto che si aggiunge ai componenti della commissione selezionatrice.

Informazioni e segreteria didattica: info@riccardomutioperacademy.com

Il Conservatorio di Napoli, con la sua storia, la sua preziosa biblioteca unica al mondo per i manoscritti che conserva, il suo archivio storico e la collezione di strumenti musicali, sembra quindi essere il luogo ideale per la divulgazione di questo progetto.

Un appuntamento che conferma una volta di più il fortissimo legame di Riccardo Muti con il "San Pietro a Majella" (nella foto sopra, il direttore Elsa Evangelista con il Maestro Muti), testimoniato anche dai molti appuntamenti che negli ultimi anni l’hanno riportato nella sua città e in particolare nel luogo dove si è formato in gioventù. Nel 2013, Muti ha diretto, nella basilica di San Giovanni Maggiore (nella foto sotto), l’Orchestra dei giovani allievi dello storico Conservatorio, nella sua lectio magistralis in occasione della laurea honoris causa ricevuta dall’Università L’Orientale di Napoli. In seguito, Muti è tornato nuovamente al Conservatorio per ritirare il premio “San Pietro a Majella”, dedicato agli artisti che formatisi a Napoli portano nel mondo il nome di quello che nel 1808 nacque col nome di Real Collegio di Musica, e ancora, nel dicembre dello scorso anno, ha diretto l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nella Sala Scarlatti del Conservatorio.

Nella cerimonia per il ritiro del premio “San Pietro a Majella”, è stata a lui intitolata una sala del Conservatorio di Napoli, che ospita da più di un anno le più importanti esposizioni dell’Istituto napoletano. La sala “Riccardo Muti”, collocata nel primo chiostro monumentale del San Pietro a Majella, è stata recuperata dopo anni di abbandono su segnalazione del direttore Evangelista: si tratta di un suggestivo spazio che il Maestro Muti stesso ha tenuto a battesimo in quella occasione, inaugurando contestualmente la prima mostra su un tema a lui molto caro: “Verdi e Napoli”.

Elsa Evangelista non nasconde l’entusiasmo per questo rapporto privilegiato del Maestro con il suo Conservatorio, considerando che «Riccardo Muti - ha sottolineato nell'occasione - è uno dei più grandi direttori d’orchestra del nostro tempo, un artista acuto, geniale, profondo, apprezzato universalmente e che, nato a Napoli, dal nostro Conservatorio ha preso lo slancio per conquistare le platee di tutto il mondo».

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