Dopo il concerto dello sloveno Quartetto Mucha, un’altra analoga formazione salirà domani, mercoledì 18 novembre alle ore 21, sul palcoscenico dell’Auditorium di Castel Sant’Elmo per la stagione cameristica dell’Associazione Alessandro Scarlatti. È il Quartetto di Venezia (nella foto) che però propone, stavolta, il primo di tre appuntamenti distribuiti fra questa e le prossime stagioni con focus sulla letteratura per quartetto a firma di autori italiani, da Boccherini a Luciano Berio.
«Un’ampia rassegna del repertorio cameristico composto in Italia – spiegano i vertici dell’Associazione numero uno in Campania per la concertistica d’insieme – che ha lo scopo di sfatare il luogo comune di un’Italia, in special modo nel secondo Ottocento e nel primo Novecento – unicamente “paese del melodramma”, dunque mettendo in debita luce il problematico rapporto dei compositori italiani con il modello mitteleuropeo con cui dovevano confrontarsi». Nel programma della prima serata dedicata a tale percorso progettuale si ascolteranno, non a caso, le opere quartettistiche dei nostri massimi operisti, Puccini e Verdi accanto ad un lavoro in due tempi di un compositore veneziano emblema della Nuova musica targata Darmstadt, Bruno Maderna, scomparso nei primi anni ’70 del Novecento.
Quanto agli interpreti ospitati nell’occasione: rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi del Quartetto di Venezia, ereditati da due scuole fondamentali dell’interpretazione relativa alla formazione dello “Stile classico” per eccellenza: quella del Quartetto Italiano sotto la guida di Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del Quartetto Végh, tramite i numerosi incontri con Sándor Végh e Paul Szabo. Con un repertorio particolarmente ampio che comprende opere di rara esecuzione, il Quartetto di Venezia è stato insignito dell’Alto Riconoscimento dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi in occasione dei vent’anni di attività mentre, lo scorso 28 febbraio, ha ricevuto una targa di rappresentanza dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per i trenta dalla fondazione. «Credo che ben pochi quartetti, in Italia e non solo, siano arrivati a quest’importante traguardo – dichiara il primo violino Andrea Vio – anzi, non un traguardo ma una tappa. Trent’anno di quartetto significano moltissimo: una scelta di vita, che ci ha fatto girare un po' tutto il mondo, che ci ha fatto incontrare tantissime personalità del panorama musicale e non. Soprattutto, un’avventura che ci ha riempito la vita in modo assoluto».
Biglietti: intero € 15; ridotto giovani ( under 33) €10; last minute € 3 (under 33) in vendita un’ora prima del concertio
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it;
Infoline . 081 406011
Programma
“La musica italiana per quartetto d’archi” – primo concerto
Luigi Boccherini (1743 – 1805)
Quartetto in sol maggiore op. 52 n. 3
Bruno Maderna (1920 – 1973)
Quartetto in due tempi
Giacomo Puccini (1858-1924)
Crisantemi, elegia per quartetto d’archi
Giuseppe Verdi (1813 – 1901)
Quartetto in mi minore
Quartetto di Venezia
Andrea Vio, violino
Alberto Battiston, violino
Giancarlo Di Vacri, viola
Angelo Zanin, violoncello
Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: «È un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il "Quartetto di Venezia" ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato».
Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l'elogio più bello sembra quello formulato sul "Los Angeles Times" da Daniel Cariaga: «Questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto».Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell'ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell'interpretazione quartettistica: quella del "Quartetto Italiano" sotto la guida del M° Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del "Quartetto Vegh", tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Il "Quartetto di Venezia" ha suonato in alcuni tra i maggiori Festivals Internazionali in Italia e nel mondo tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC a Roma, Serate Musicali di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles.
È stato recentemente invitato dal CIDIM per una lunga tournée in Sud America: Argentina, Brasile e Uruguay. Ha avuto l'onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana. Il repertorio del "Quartetto di Venezia" è estremamente ricco ed include, oltre alle pagine più note, opere raramente eseguite come i quartetti di G.F. Malipiero ("Premio della Critica Italiana" quale migliore incisione cameristica).
La vasta produzione discografica include 19 CD per la Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Aura, Koch. Ultima produzione è l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana.
Spinto dal piacere del suonare assieme, l'ensemble ha collaborato con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna, il Quartetto Borodin, il Quartetto Prazak, con Piero Farulli, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Dieter Flury (1° Flauto dei Wiener Philharmoniker), con Pietro De Maria, Alberto Nosè.
In occasione del 25° anniversario, il “Quartetto di Venezia” ha ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Dall'agosto 2010 Giancarlo Di Vacri è la nuova viola del quartetto e sostituisce, dopo più di 25 anni di attività, Luca Morassutti.
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