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Redazione

«Pianismo a metà perfetta fra … Alexis Weissenberg e … Glenn Gould» (N. Carusi, Libero); «Il suono è sgranato, la tecnica è clavicembalistica, il disegno formale è nitido: se continua così, Maria Perrotta sembra destinata a diventare la Rosalyn Tureck italiana» (E. Girardi, Corriere della Sera); «È una figura schiva e poco conosciuta, è uno dei veri astri del pianismo mondiale» (P. Isotta, Corriere della Sera). Con queste prestigiose presentazioni mercoledì 28 ottobre alle ore 21 nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo la giovane pianista Maria Perrotta (nella foto) torna a presentarsi al pubblico della Associazione Alessandro Scarlatti con un affascinante programma che sgrana capisaldi della letteratura pianistica: il concerto si apre con la Sonata n. 5 in sol maggiore K. 283 di Mozart, proseguendo con le 4 Ballate op. 10 di Johannes Brahms e concludendo con la monumentale Sonata n. 21 in si bemolle maggiore D 960 di Franz Schubert.

La pianista calabrese residente a Parigi, che ama portare in pubblico programmi molto complessi (come negli anni scorsi le Variazioni Goldberg di Bach o le tre Ultime Sonate di Beethoven), arriva a Napoli dopo aver inaugurato la stagione della Accademia Filarmonica a Bologna, ed aver pubblicato per la Decca un CD, come suo solito, registrato rigorosamente dal vivo, del suo recital chopiniano portato in tournée nel 2014. «Suonare senza poter ripetere determina una qualità diversa nella concentrazione.– spiega la pianista a Leonetta Bentivoglio in una recente intervista – Registrare in studio è un'operazione fredda e razionale, che fa uscire l'interprete dal flusso della continuità».

Biglietti: intero € 15; ridotto giovani ( under 33) €10; last minute € 3 (under 33) in vendita un’ora prima del concertio

Per informazioni: www.associazionescarlatti.it; info@associazionescarlatti.it

Infoline . 081 406011

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Sonata n. 5 in sol maggiore KV 283

Johannes Brahms (1833-1897)

4 Ballate op. 10

***

Franz Schubert (1797-1828)

Sonata n. 21 in si bemolle maggiore D 960 op. post.

MARIA PERROTTA

Applaudita come interprete particolarmente comunicativa, Maria Perrotta si afferma in importanti concorsi fra cui il "Rina Sala Gallo" di Monza, il "Premio Encore! Shura Cherkassky" (2008) e il Concorso "J. S. Bach" di Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana, riscuotendo ampi successi di pubblico e di critica: «Maria Perrotta sa sfruttare le risorse del pianoforte moderno senza incorrere in inesattezze stilistiche. Il suono di vitrea trasparenza, la tessitura sempre percepibile, l’interessante articolazione della frase hanno reso la musica di Bach in modo ideale» (Saarbrücker Zeitung).

Registra per la Radio Tedesca, per la Rai e Sky. La sua incisione dal vivo delle Variazioni Goldberg di Bach ottiene il favore della critica specializzata: 5 Stelle delle riviste Amadeus e Musica, 5 Stelle e Disco del Mese della rivista Suonare News, Premio della Critica 2012 promosso dalla rivista Musica & Dischi. Nell’ottobre 2013 la Decca pubblica un cd con la sua registrazione dal vivo delle tre ultime Sonate di Beethoven che ottiene le “5 Stelle Amadeus” ed è scelto come miglior cd del mese dalla rivista Amadeus. Nel settembre 2014 esce la sua nuova incisione per Decca delle Variazioni Goldberg di Bach.

Fra i suoi recenti impegni l’esecuzione del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach, del Quarto Concerto per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Antoni Wit e una tournée in Francia e Italia con un programma interamente dedicato a Chopin.

Maria Perrotta studia al Conservatorio di Cosenza, dov’è nata, con Antonella Barbarossa e si diploma con lode al Conservatorio di Milano con Edda Ponti. Ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera all’École Normale de Musique di Parigi, si perfeziona a Imola con Franco Scala e Boris Petrushansky e in Germania con Walter Blankenheim. Nel 2007 si diploma con lode presso l’Accademia di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli. Arricchisce la sua formazione con Cristiano Burato e François-Joël Thiollier. Vive a Parigi.

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