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Paola De Simone

«Quarant'anni fa, nel 1975, fui invitato nella splendida Città del Capo a suonare il Concerto di Čajkovskij. Dirigeva un giovane che aveva appena posato il violino - era stato spalla a Chicago - per intraprendere la carriera di direttore. Era per lui e per me la prima volta di quel Concerto. Da allora, una grande amicizia ci avrebbe portato a far musica insieme, in Italia e in Europa. Sono felice di ritrovarlo ancora qui in questa circostanza». Quel giovane sul podio? Era l’israeliano Pinchas Steinberg, attualmente Direttore principale della Budapest Philharmonic Orchestra e maestro fra i più apprezzati del secolo Ventesimo, mentre, in quell’occasione al pianoforte e a narrare oggi quel singolare incontro, è il pianista napoletano Michele Campanella (nella foto sopra), internazionalmente riconosciuto come uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani. Ebbene, per la prima volta quel direttore, quel pianista e quella stessa, magnifica pagina si rincontreranno al Teatro San Carlo, sabato 17 (ore 20.30) e domenica 18 (turno P) con il secondo appuntamento proposto dalla locandina della Stagione concertistica di quest’anno.

Interamente dedicato a Čajkovskij il programma che, all’amatissimo Concerto n. 1 in si bemolle minore, op. 23 per pianoforte e orchestra, composto fra il 1874 e il 1875, affiancherà la Sinfonia n. 1 in sol minore, op. 13 "Sogni d’inverno”, del 1866. Il ciclo Čajkovskij proseguirà poi con Pinchas Zukerman e Amanda Forsyth, il 26 e 27 novembre 2015, George Pehlivanian e Gil Shaham il 10 e 11 giugno 2016, Gabriele Ferro il 17 settembre 2016.

Regolarmente ospite di prestigiosi teatri e sale da concerto in tutta Europa e negli Stati Uniti, dove ha creato un legame speciale con la Cleveland Orchestra, Pinchas Steinberg (nella foto sopra) ha spesso guidato anche l’Orchestra del San Carlo che infatti ritrova dopo tre anni di assenza. Anche il pianista Campanella, in realtà, è ospite amato al Lirico napoletano ma questa volta, per lui, l’ occasione va a siglare i cinquant’anni dal debutto sul palcoscenico del Teatro della propria città. La sua prima esibizione al San Carlo risale infatti al 1966 (sotto, il Maestro Campanella nelle foto d'archivio). Da allora ha affrontato in oltre 45 anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica.

La Società "Franz Liszt" di Budapest gli ha conferito il Gran Prix du Disque nel 1976, 1977 e nel 1998, quest'ultimo per l'incisione “Franz Liszt - The Great Transcriptions I-II” edita dalla Philips. Nel 1986 il Ministero della Cultura ungherese gli ha conferito la medaglia ai “meriti lisztiani”, così come l’American Liszt Society nel 2002. Formatosi alla scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, Michele Campanella è un artista di temperamento assai versatile. Questa sua caratteristica lo ha portato ad avvicinare autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Busoni (Premio della Critica Discografica Italiana nel 1980 per le incisioni con la Fonit Cetra), Rossini, Brahms, Ravel e Liszt, di cui ha recentemente inciso un’antologia di Parafrasi, i 12 Studi d’esecuzione trascendentale e una scelta di brani del tardo periodo suonati sul Bechstein che appartenne a Liszt, primo grande capitolo di un'importante serie dedicata all'opera lisztiana che comprenderà ben 12 CD, in uscita per la Brilliant Classics. La sua discografia comprende incisioni per etichette quali Emi (Ravel), Philips (Liszt, Saint-Saëns), Foné (Chopin), PYE (Liszt, Ciajkovskij), Fonit Cetra (Busoni), Nuova Era (Ciajkovskij, Liszt, Musorgskij, Balakirev), Musikstrasse (Rossini), P&P (Brahms, Liszt, Scarlatti). Nell’estate del 2005 è stata pubblicata dal Rossini Opera Festival la registrazione della Petite Messe Solennelle di Rossini diretta da Campanella a Pesaro.

​Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Hubert Soudant, appunto Pinchas Steinberg, Christian Thielemann. È frequentemente invitato in paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è stato ospite dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro (Rossini Opera Festival). Negli anni ’90 è stato al fianco di Salvatore Accardo e Rocco Filippini, quali partner ideali per affrontare i capolavori della musica da camera. Spiccano tra gli importanti traguardi l'esecuzione di tutti i concerti di Beethoven e Mozart, e l’integrale della musica per pianoforte di Brahms.

Negli anni recenti si è molto sviluppata l’attività di Michele Campanella in veste di direttore - solista con le più prestigiose orchestre italiane, come l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’ORT-Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, I Virtuosi Italiani, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Da sottolineare il repertorio: Ravel, Fauré, Poulenc, Franck, Saint-Saëns, Schumann, Weber, Liszt, oltre a Mozart e Beethoven.

Si dedica con passione all'insegnamento: è stato titolare della cattedra di pianoforte all'Accademia Chigiana di Siena dal 1986 al 2010 e per otto anni ha tenuto corsi di perfezionamento a Ravello. Dirige il Centro di Studi pianistici Vincenzo Vitale dell’Accademia Europea di Musica e Arti dello Spettacolo, presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli . È stato insignito dei prestigiosi riconoscimenti della “Fondazione Premio Napoli” e della “Fondazione Guido e Roberto Cortese”. È membro delle Accademia di Santa Cecilia, dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Accademia Cherubini di Firenze. È stato per nove anni direttore artistico di tre stagioni concertistiche nate nell’ambito delle Università di Napoli, Benevento e Catanzaro. Di recente è stato nominato direttore artistico del Maggio della Musica di Napoli. Dal 2008 è Presidente della Società Liszt, chapter italiano dell’American Liszt Society.

Nel 2011, anno in cui si è celebrato in tutto il mondo il bicentenario della nascita di Franz Liszt, Campanella ha dedicato interamente la sua attività di pianista e direttore d’orchestra al compositore ungherese, da lui studiato e amato fin dall’età di quattordici anni, impegnandosi in una lunga serie di concerti solistici in Italia e all’estero: in particolare a Piacenza Cremona, Udine, Parma e a Ravenna nell’ambito del celebre Festival, con l’Orchestra Luigi Cherubini con l’esecuzione, in una sola serata, come solista e direttore, di tutta la musica per pianoforte e orchestra di Liszt. Appuntamenti di spicco all’estero sono stati i concerti a Buenos Aires,alla Suntory Hall di Tokyo e le tre esibizioni assieme a Riccardo Muti a Chicago, per il culmine delle celebrazioni lisztiane con l’esecuzione, con la Chicago Symphony Orchestra, del Primo Concerto per pianoforte e orchestra. Inoltre, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con l’Accademia Musicale Chigiana, Campanella ha creato e diretto nel 2011 al Parco della Musica di Roma una serie di Maratone lisztiane, nel corso delle quali era in programma l’integrale della musica scritta per il pianoforte da Liszt. Si è trattato di un evento che ha coinvolto ben 75 pianisti italiani e che ha assunto una rilevanza eccezionale in quanto mai realizzato al mondo prima d'ora.

All’attività di musicista, Campanella affianca quella di scrittore. Nel 2011 Bompiani ha pubblicato il libro “Il mio Liszt. Considerazioni di un interprete”, un omaggio letterario che il pianista ha voluto dedicare al suo autore di riferimento.

Nel 2012 Michele Campanella ha ricevuto il prestigioso Premio Scanno per la Musica e il Premio Grotta di Tiberio per l’interpretazione musicale.

Nel 2013, l’anno del bicentenario della nascita di Richard Wagner e Giuseppe Verdi, Michele Campanella è stato impegnato in una lunga serie di concerti dedicati alle Parafrasi di Franz Liszt, in Italia, Ungheria, Spagna, Russia, Germania e Cina a conferma del suo importante ruolo di Ambasciatore della Musica nel Mondo e la Brilliant Classics ha dedicato a queste composizioni un cofanetto di 3 CD – Special Edition.

Il 2014 ha visto Michele Campanella protagonista in Italia, come solista e direttore, nell’esecuzione dell’ultimo concerto di Mozart K. 595 e del Concerto n. 2 di Brahms oltreché nel recital “Chopin vs Liszt: La Battaglia”, una pacifica battaglia tra due dei massimi compositori per la letteratura pianistica, Fryderych Chopin e Franz Liszt. È stato inoltre impegnato in tour negli Stati Uniti con il Fine Arts Quartet, in Sud America con il violinista Boris Belkin e nella realizzazione di un cd, edito da Cam Jazz, per un progetto sull’improvvisazione jazz con il sassofonista Javier Girotto.

Nel 2014 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.

Nel 2015, la poliedrica attività di Michele Campanella lo ha portato in tour con Javier Girotto e sul progetto Musique sans Frontières con musiche di Ravel e Debussy. Sarà inoltre impegnato in una serie di concerti in Medio Oriente, oltre ad esibirsi nelle più importanti istituzioni in Italia ed Europa. Michele Campanella è Artista ufficiale Yamaha.

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