top of page
Paola De Simone

Per la prima e forse unica volta nella sua storia che oggi conta diciannove edizioni, il Premio Civitas di Pozzuoli è salito sul palcoscenico del San Carlo, uno dei Teatri non solo più antichi e belli al mondo ma dalla tradizione operistica più illustre. Per l’occasione, che ha visto premiare in qualità di ambasciatori (nella foto sotto) del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale di Pozzuoli nel mondo l’astronauta Samantha Cristoforetti (nata a Milano nel 1977, originaria di Malè nel trentino e formatasi all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli), il regista e direttore teatrale Franco Dragone (nato a Cairano, in provincia di Avellino, nel 1952 e naturalizzato belga) che ha firmato nell’anno delle celebrazioni verdiane l’inaugurale Aida al San Carlo riproposta dal prossimo 15 luglio al 2 agosto 2016, per 8 recite, e il regista cinematografico Giuseppe Gaudino (nato a Pozzuoli nel 1957, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli e quest’anno in gara alla 72esima edizione Mostra del Cinema di Venezia), il Lirico ha appositamente posticipato a ieri pomeriggio (ore 18) la recita del Don Pasquale di Donizetti con la regia di Roberto De Simone prevista per il primo ottobre.

«Diverse sono state le motivazioni - spiegano la sovrintendente del Lirico napoletano, Rosanna Purchia, e il presidente del Premio Civitas, Paolo Lubrano (sotto a sinistra, nella foto di Marina Sgamato) - per questa migrazione: al di là degli inconvenienti meteorologici a cui è esposta ogni esecuzione all’aperto, la manifestazione ha inteso ribadire la propria vocazione internazionale cercando alte intese oltre i confini strettamente territoriali.

In tal senso la sinergia si è rinnovata per il secondo anno consecutivo nel segno di un San Carlo che diviene collettore di quanto c’è di bello nella nostra terra, attraverso l’interazione fra i diversi linguaggi e le professionalità di eccellenza». Quanto all’ospitalità, la Purchia ha aggiunto: «Ed è stato anche un modo per ringraziare il Comune di Pozzuoli, il Premio Civitas e la Fondazione Lermontov che, quest’anno, ci ha voluto assegnare il suo Premio (nel 2013 assegnato a Roberto De Simone per l’encomiabile opera di diffusione del patrimonio musicale napoletano nel mondo), emblema di integrazione e valorizzazione del patrimonio culturale di Italia e Russia, avendo visto in noi uno spazio geografico e spirituale in grado di esplorare e fare incontrare le diverse culture entro l’etica e il valore di un percorso di lavoro.

Non in ultimo - ha concluso la sovrintendente - questa migrazione ha consolidato l’amicizia tra le due istituzioni (Teatro di San Carlo e Premio Civitas), anche in un’ottica di valorizzazione del patrimonio storico-artistico campano e di reciproca visibilità nei territori e ambiti di competenza, per amplificare ancora di più la storia di due luoghi attigui - il Tempio di Serapide a Pozzuoli e il Teatro di San Carlo -, entrambi centri di attrazione turistica, culle di storia, magistero teatrale, tradizioni, che si intersecano da secoli, attirando visitatori e spettatori da tutto il mondo».

Dall’evento siglato dal bel premio “d’arte” firmato da Lello Lopez (una mano d’acciaio coperta da una stella marina nell’ideale sodalizio fra archeologia, mare e cielo) molteplici inoltre gli sviluppi e gli auspici così come illustrato nel corso della conferenza stampa di presentazione (nella foto sopra di Francesco Squeglia): dal grandioso progetto di illuminazione sostenibile, a sorgente led, realizzato dall’architetto Filippo Cannata e da installare nel Macellum per una spettacolare visione notturna dei resti dell’antico mercato romano e di tutto il sito del Tempio di Serapide, all’idea del sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, di riaprire il prossimo anno l’Anfiteatro Flavio con l’estiva del Teatro San Carlo; dall’invito di Sebastiano Maffettone, consulente regionale all’organizzazione culturale, a proteggere in concreto luoghi di tale forza identitaria puntando anche sull’ibridazione dei linguaggi, alla promozione delle azioni di sistema, così come sostenuto dal Capo Dipartimento Cultura della Regione Campania, Antonio Oddati. Infine, il sodalizio d’elezione sull’asse Italia-Russia alimentato in virtù del legame fra il Premio Civitas e la WARP (World Association Russian Press) rappresentante di oltre 300 fra testate ed emittenti radio-televisive in lingua russa, l’RBN (Russian Broadcasting Network), società di comunicazione in Russia e nel mondo fra le maggiori e, naturalmente, in virtù dell’efficacissima intesa con l’Istituito dalla Fondazione Lermontov capitanata da Vanina Zaccaria e con l’Istituto di Cultura Russa M. Lermontov presieduto da Carmine Zaccaria che ha l’obiettivo specifico di unire, spiritualmente e artisticamente, le due nazioni.

SCARICA PDF

In primo piano
RSS Feed
  • Facebook Long Shadow
  • Google+ Social Icon
Recenti
bottom of page