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  • Paola De Simone

Amore, gelosia e morte è il fil rouge che lega insieme quest’anno i titoli dell’Autunno Danza del Teatro San Carlo, al via giovedì 8 con la ripresa del bellissimo Otello (nella foto a destra di Francesco Squeglia) di Fabrizio Monteverde, stavolta sul palcoscenico del Lirico (con replica il 9) dopo il recente debutto partenopeo al Teatrino di Corte, quindi in seconda battuta con il dittico proposto nei giorni 13 e 14 formato da Spanish Dance&Concerts (nuova coreografia firmata dal maître de ballet del San Carlo, Lienz Chang, su musiche di Jules Massenet) più Carmen Suite (nella foto sotto), su musiche di Massenet, Bizet e Ščedrin per la coreografia di Alberto Alonso ripresa da Sonia Calero. Quindi in chiusura, il 20 ottobre, Gala della Scuola di Ballo, promettono con sorpresa, in omaggio all’uscente direttrice - causa la legge Madia - Anna Razzi che per 25 anni esatti e con dedizione assoluta ne ha ricostruito le classi, la tecnica e lo stile all’insegna del più alto rigore e alla luce di una esperienza praticamente unica.

«Il ritorno per il sesto anno consecutivo al San Carlo di “Autunno Danza” ne fa il segnale più forte della nostra sfida a sostegno di tale disciplina artistica all’interno dell’intero quadro nazionale. Ci crediamo con fermezza, ci crede l’attuale CdI, ci credono i lavoratori della Fondazione» ha dichiarato la sovrintendente Rosanna Purchia, tra l’altro membro della Consulta per lo Spettacolo - Sezione Danza del Mibact, in apertura della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa a suo tempo ideata dall’allora vertice Alessandra Panzavolta. A seguire ha aggiunto: «Il nostro obiettivo? Far diventare il Corpo di Ballo del San Carlo un punto di riferimento e di eccellenza fra le Compagnie internazionali. E a dimostrare che il tracciato sin qui messo a segno attraverso il suo primo anno di lavoro dal maître de ballet Lienz Chang sia non solo fruttuoso ma addirittura vincente, bastino i trionfi del nostro Corpo di Ballo in tournée al Mariinsky di San Pietroburgo e in Kazakistan, praticamente equivalenti alla vendita del ghiaccio agli eschimesi».

Tre eventi per cinque appuntamenti in meno di due settimane, dunque, ed una scelta che dovrebbe, almeno per i due primi titoli, attirare senz’altro anche il pubblico della Sinfonica con il meraviglioso collage di musiche di Dvořák per Otello e gli affezionati della lirica per la Carmen Suite. Ma non solo. L’auspicio della direzione è la presenza in sala delle numerosissime scuole di danza del territorio a fronte di prezzi che si aggirano, nelle offerte più basse, fra i 12 e e i 13 euro più carte speciali comprendenti anche due titoli della stagione.

Per l’Otello di Fabrizio Monteverde (l’8 alle ore 20.30 e il 9 alle ore 18), scolpito entro il fuoco di un eros al confine ambiguo tra passione, possesso, violenza ma, anche, amore diverso e fisicità fetish, i due protagonisti saranno interpretati da due amatissime stelle della danza: José Perez e Anbeta Toromani; il primo ballerino ospite, Alessandro Macario, allievo cresciuto nella Scuola sancarliana della Razzi ed oggi stella internazionale, vestirà invece i panni del perfido Iago. «Moro, dal gran fisico, sensuale, vibrante di passione e gelosia» è il ruolo del titolo secondo Monteverde che, attraverso la sua particolare rilettura, «desiderava che il maltrattamento delle donne, qui in primo piano - spiega l’interprete Perez - un giorno finisse».

Per il secondo capitolo in programma (martedì 13 ottobre alle ore 20.30 e mercoledì 14 ottobre ore 18), la sensualissima Carmen sarà interpretata dalla superstella Svetlana Zakharova, accanto ai non meno straordinari Denis Rodkin e Mikhail Lobukhin. Oltre al Corpo di Ballo, in tale produzione ripresa dal Maggio Musicale Fiorentino, ci sarà anche l'Orchestra del Teatro, guidata dalla bacchetta di Alexei Baklan.

Per la prima volta a Napoli e dettasi «incantata» per la ricchezza storica di ogni angolo della città, Sonia Calero, terza ed ultima moglie di Alberto Alonso e dunque diretta erede dell’idea coreografica, ha parlato della stretta connessione fra il balletto creato nel '67 e la novella originale di Mérimée: «Carmen è una donna bella, sensuale e libera. Talmente libera che alla fine viene uccisa». Intorno, al di là dei protagonisti maschili, qui a Napoli ha visto un Corpo di Ballo che non esita a definire «di ottimo livello e, dunque - raccomanda alla sovrintendente - da curare al meglio». Infine, il rammarico per l’uscita della Razzi alla quale tuttavia, nell’occasione, è stata conferita la presidenza onoraria a vita della Scuola di Ballo del San Carlo (nella foto in basso), nonché formulata la proposta di esercizio della classe di pas de deux. «Sento di rivolgere un sentito ringraziamento – afferma la Sovrintendente Rosanna Purchia - alla nostra Anna Razzi che con amore, sacrificio e abnegazione non ha mai smesso, in questi 25 anni, di educare i nostri giovani a questa meravigliosa disciplina che è la danza. Da parte nostra, negli ultimi anni il Lirico di Napoli ha ripreso la tradizione di allestire spettacoli e nuove produzioni a cura della Scuola, realtà che è tornata ad essere costantemente invitata a partecipare a festival e rassegne internazionali di danza». E se a giorni sarà scelto il nuovo vertice della Scuola dalla selezione di interesse che, ad oggi, ha scelto una rosa di sette nominativi (Bertrand Barena, Renata Calderini,Toni Candeloro, Stephane Fournial, Marco Pierin, Michele Politi, Giovanna Spalice) la sovrintendente Purchia ha annunciato che, agli inizi del prossimo anno, varerà un analogo bando per assegnare la futura direzione della Compagnia.

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