Venerdì 17 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.45
La musica è pericolosa
Concertato
Nicola Piovani
Ensemble Aracoeli
Novità 2015
Nicola Piovani, ideazione e pianoforte
Ensemble Aracoeli
Marina Cesari, sax e clarinetto | Pasquale Filastò, violoncello e chitarra | Ivan Gambini, batteria e percussioni | Marco Loddo, contrabbasso | Rossano Baldini, tastiere e fisarmonica
La musica è pericolosa – Concertato è un racconto musicale, la cui narrazione è affidata al suono raffinato degli strumenti che Nicola Piovani racoglie attorno al pianoforte. Quasi a scandire le stazioni di questo viaggio musicale, il premio Oscar svela al pubblico il senso dei frastagliati percorsi che l’hanno portato ad affiancare il lavoro di De André, Fellini, Magni ed a confrontarsi con il teatro, il cinema e la televisione.
Nel corso dello spettacolo, brani inediti si alterneranno a nuove versioni di motivi più celebri, riarrangiati per l’occasione; mentre video di scena accompagneranno la narrazione con frame di film e spettacoli e con immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale del compositore romano.
In questo racconto, la parola arriva dove il suono non può, ma la musica resta comunque protagonista indiscussa, rievocando atmosfere e toccando corde che la parola, da sola, non riuscirebbe a raggiungere.
Quella di Nicola Piovani è una vita nel segno della musica e degli incontri che la musica ha reso possibili: con Morricone e Hadjidakis, con registi come Federico Fellini e Mario Monicelli, con il pubblico. Se "la musica è pericolosa", come diceva Fellini, è anche vero che si tratta di un pericolo che vale la pena correre, perché regala inaspettati scampoli di divinità. Nello spettacolo, così come nel testo che lo ha ispirato (dello stesso Piovani), prende forma una "vita cantabile" dove la musica diventa un pretesto per parlare del quotidiano, e dove il quotidiano si rivela in quei momenti in cui un'aria, il fragore di una banda o l'audacia di un'orchestra riescono a toccarci il cuore.
Nicola Piovani (sopra, nella foto) è nato nel 1946 a Roma, dove ha sempre vissuto e lavorato. Di mestiere fa il Musicista: pianista e arrangiatore, direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica, di musical. Fra i maestri che lo hanno avviato alla composizione, il greco Manos Hadjidakis.
Ha scritto musiche per più di 150 film e oltre un centinaio di spettacoli teatrali.
Il suo primo disco di canzoni,“Cantabile”, è del 2013, con le voci di De Gregori, Servillo, Giorgia, Mannoia, Proietti, Benigni, Jovanotti, Noa, Morandi, Benigni, e con la partecipazione dei Solisti della Scala.
Nel 2014 esce il suo primo libro - e forse l’ultimo, dice Piovani -“La musica è pericolosa”, appunti autobiografici dove la musica diventa un pretesto per parlare della vita. Nello stesso anno la sua composizione Sarajevo viene eseguita, in prima assoluta, dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Piovani nel 2000 ha vinto il premio Oscar per la musica del film La vita è bella, e nel2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura.
Sabato 18 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.45
An Evening with
Branford Marsalis
Posto unico € 40
Branford Marsalis, sassofono
Joey Calderazzo, pianoforte | Eric Revis, basso | Justin Faulkner, percussioni
Branford Marsalis Quartet
Sin dai suoi esordi come sassofonista, Branford Marsalis non ha mai rinunciato all’idea di ridisegnare e ampliare i propri orizzonti, dedicandosi, oltre che allo strumento, alla composizione, alla direzione ed all’insegnamento.
Cresciuto nel vivacissimo ambiente musicale di New Orleans, figlio del pianista Ellis Marsalis, Branford è stato educato alla musica assieme ai fratelli Wynton, Delfeayo e Jason.
Ottiene i primi ingaggi importanti al fianco del leggendario trombettista Clark Terry e, insieme al fratello Wynton, nei mitici Jazz Messengers di Art Blakey. Fonda il quartetto a proprio nome nel 1986, riconoscendo nella compattezza il primo segreto per un’efficace capacità espressiva.
Il Branford Marsalis Quartet è riconosciuto dagli addetti ai lavori quale un esempio di alto livello cui ispirarsi e tendere. L’ultimo lavoro dell’ensemble, Four MFs Playin’ Tunes, è stato nominato migliore album jazz strumentale da iTunes nel 2012.
L’attività di Branford non si limita tuttavia al quartetto. Il sassofonista ha infatti collaborato, sin dagli esordi, con giganti della musica quali Miles Davis, Dizzy Gillespie, Herbie Hancock e Sonny Rollins. Anche la classica occupa un posto di rilievo nell’universo musicale di Marsalis: si esibisce regolarmente al fianco di grandi orchestre come la Chicago e la Detroit Symphony Orchestra e la New York Philharmonic. Per il cinema ha firmato la colonna sonora originale di Mo’ Better Blues e recitato nei film School Daze e Throw Momma from the Train.
In altri ambiti musicali vanno segnalate le sue collaborazioni soprattutto con Sting, oltre che con i Grateful Dead e Bruce Hornsby. C’è chi potrebbe misurare il successo di Marsalis dal numero di riconoscimenti ottenuti (tre Grammy e il titolo di Jazz Master da parte del National Endowment for Arts). Per Branford, tuttavia, questi traguardi sono semplici tappe di un viaggio affascinante e gratificante nel mondo della musica.
Domenica 19 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.45
Gala Internazionale di danza
Silvia Azzoni
Primi ballerini del Hamburg Ballett_John Neumeier
Michal Bialk, pianista
Silvia Azzoni
Carolina Agüero | Mayo Arii | Alexandr Trusch| Karean Azatyan | Silvano Ballone
Nocturnes
Coreografia: John Neumeier
Musica: Frédéric Chopin
Notturno in Si bemolle minore n.1, op. 9
Tutti i ballerini
Notturno in Do minore n. 8
Silvia Azzoni
Notturno in Do minore n.1, op. 48
Silvia Azzoni, Karen Azatyan
Notturno in La bemolle Maggiore, op. 32
Mayo Arii, Alexandr Trusch
Notturno in Sol Maggiore n. 2, op. 37
Carolina Agüero, Silvano Ballone
Notturno in Mi Maggiore n. 2, op. 62
Tutti i ballerini
***
Desir (passo a due)
Coreografia: John Neumeier
Musica: Alexander Scriabin, “Notturno per mano sinistra n. 2, op. 9
Interpreti: Silvia Azzoni, Silvano Ballone
Pianoforte: Michal Bialk
Just like that
Coreografia: Yaroslav Ivanenko
Musica: Antonin Dvořák, “Danze Slave”
Interpreti: Carolina Agüero Alexandre Trush
Coppelia (passo a due)
Coreografia: Marius Petipa
Musica: Léo Delibes
Interpreti:Mayo Arii, Karean Azatyan
Carmen
Coreografia: John Neumeier
Musica: Rodion Ščedrin
Interpreti:Carolina Agüero, Silvano Ballone
La Dame Aux Camélias (passo a due del II atto)
Coreografia: John Neumeier
Musica: Frédéric Chopin, “Sonata per pianoforte n.3: Largo”
Interpreti: Silvia Azzoni, Alexandre Trush
Pianoforte: Michal Bialk
Tra le più sensibili ed emozionanti ballerine del panorama internazionale, considerata da molti la vera erede di Alessandra Ferri per intensità interpretativa, vincitrice del prestigioso Prix Benois (l’Oscar del balletto mondiale) per la sua Sirenetta, Silvia Azzoni, prima ballerina dell’Hamburg Ballett John Neumeier, guida un prestigioso gruppo di stelle e solisti della grande compagnia di cui ella stessa fa parte, in una serata che mette in luce la versatilità, le qualità tecniche e soprattutto le eccezionali personalità individuali che rendono speciale e leggendaria questa compagine. Accanto a lei, fuoriclasse di fama mondiale si esibiranno in un programma che affianca alcuni gioielli della produzione di John Neumeier ad un classico di Petipa e ad una coreografia del contemporaneo Ivanenko, in una celebrazione dell’arte della danza che ha come comune denominatore il cuore. La serata sarà inoltre impreziosita dall’esecuzione dal vivo al pianoforte de brani di Chopin e Scriabin da parte di Michal Bialk.
Hamburg Ballett_John Neumeier
L'Hamburg Ballett affonda le sue origini nel XVII secolo e conobbe momenti di gloria specialmente nell'Ottocento quando ospitò guest star dell’epoca come Maria Taglioni, Lucille Grahn, Fanny Cerrito e Fanny Elssler. Nel 1959 Rolf Liebermann e Peter Van Dyk portarono la compagnia ad ottimi livelli e rappresentarono, primi in Europa, il repertorio di Balanchine. Con l’arrivo, nel 1973, di John Neumeier alla direzione del balletto, la compagnia ha subito una profonda trasformazione, acquisendo un ampio e variegato repertorio di opere classiche e contemporanee, triplicando il numero dei suoi spettacoli, realizzando numerose tournée all’estero, ma soprattutto consolidando un carattere del tutto peculiare che l’ha resa diversa da tutte le altre grandi europee. Memorabili restano alcuni spettacoli, in particolare le stravolgenti riletture de Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci e La Bella Addormentata. Il repertorio dell’Hamburg Ballet vanta, tra le altre, coreografie di Jonh Cranko, George Balanchine, Mats Ek. L’organico della compagnia è formato da 59 danzatori provenienti da tutto il mondo tra étoiles, solisti e corpo di ballo.
Nata a Torino, Silvia Azzoni si forma alla Scuola dell’Hamburg Ballet. Entra in compagnia nel 1993, diventa solista nel 1996 e prima ballerina nel 2001. Importante interprete del repertorio di John Neumeier, che crea per lei anche appositi ruoli nei balletti Images from Bartok, Messiah, Winterreise, Préludes CV, Morte a Venezia e Songs of the Night, è altresì protagonista di titoli della produzione coreografica tradizionale come Giselle, Sylvia, Romeo e Giulietta. Per lei hanno creato balletti i più noti coreografi contemporanei quali Stephen Toss, Mats Ek, Christopher Wheeldon e Jiri Bubenícek. Come étoile ospite è regolarmente invitata nei più importanti Gala internazionali, al Teatro alla Scala di Milano, al World Ballet Festival di Tokyo, a Gala Stelle del XXI Secolo di New York, al Festival Internazionale di Danza di San Pietroburgo. Nel 2004 è premiata come Miglior Ballerina Italiana all’Estero dalla rivista Danza&Danza. Nel 2008 vince il Premio Benois de la Danse e, successivamente, il Premio Étoiles dalla rivista specializzata Balletto2000.