Sabato 11 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile Fedele Fenaroli
Luigi Piovano, direttore
Ingrid Jacoby, pianista
Posto unico € 35
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in La Maggiore, KV.488
Allegro | Adagio | Allegro assai
Sinfonia n.39 in Mi bemolle Maggiore, KV.543
Adagio. Allegro | Andante con moto | Menuetto e Trio | Allegro
Dei suoi ventisette concerti per pianoforte, Mozart ne scrisse quindici in un arco temporale alquanto ristretto: tra il 1782 e il 1786. Il KV.488 in La Maggiore nasce in un momento di straordinario fervore creativo, ossia nel periodo che precede immediatamente "Le nozze di Figaro". Solo il KV.466 può contendergli il primato di concerto più amato ed eseguito tra tutti quelli mozartiani. Paumgartner ne pone giustamente in evidenza il "sublime Adagio" ed il "vertiginoso Finale". Significativo è l'utilizzo dei clarinetti in luogo degli oboi, come a voler conferire al tutto un tono più dolce e pastoso. Nella pagina convivono felicemente accenti teatrali, la giusta dose di virruosismo solistico ed una geniale energia.
Le ultime tre sinfonie di Mozart (KV.543, 550, 551) furono concepite tra il 26 giugno ed il 10 agosto 1788. Rappresentano una sorta di testamento spirituale dell'autore ma, soprattutto, sono un miracolo di scrittura, modernità, inventiva. La Sinfonia in Mi bemolle Maggiore, viennese per genesi e vocazione, fu definita la "dolce sorella del Don Giovanni" (Moser). Essa dimostra come Mozart sapesse elevarsi, nell'atto di far musica, dalle umane miserie della vita. Scritta, infatti, in un periodo di gravi difficoltà economiche e personali, si lascia presto alle spalle ogni chiaroscuro nell'ampio e solenne Adagio introduttivo per accedere a sonorità sognanti, melodie seducenti ed alla "sensuale gioia di vivere" (Paumgartner) che scaturisce, in special modo, dal Menuetto.
Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile Fedele Fenaroli
Le attività promosse dall’Associazione “Amici della Musica” Fedele Fenaroli di Lanciano iniziano nel 1972, con l’istituzione di corsi per archi, strumenti a fiato e a percussione e di programmi di musica d’insieme finalizzati ad avviare gli allievi alla concertistica da camera. In particolare, quest’ultimo ambito formativo contiene in nucel’idea, concretizzatasi in seguito, della costituzione di una Orchestra Sinfonica Internazionale Giovanile.
Dal 1975 l’ensemble si compone di allievi provenienti dalle più diverse parti del mondo, che affiancano all’attività formativa quella concertistica. Tra i docenti che, nel corso delle ben quarantaquattro edizioni dell’Estate, hanno affiancato gli allievi, i maestri Chailly, Renzetti, De Bernart, Ferrara, Bellugi, e ancora, Rota, Petrassi, Zecchi, Donatoni Dallapiccola, Gavazzeni e Vlad.
Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni con lode sotto la guida di Radu Aldulescu, per poi conseguire un secondo titolo in strumento e musica da camera al Conservatorio Europeo di Parigi. Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini.
Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso nel 2001 alla Carnegie Hall di New York, a Tokyo nel 2002 e a Roma nel 2003. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA).
Dal 2002, si dedica sempre più anche direzione, pur senza tralasciare la sua attività da musicista.
Ha tenuto concerti di musica da camera con Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Katia e Marielle Labeque. Ha suonato come solista sotto la direzione di Chung, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi.
Dal 2007 suona regolarmente in duo con Sir Antonio Pappano e dal 2009 fa parte del trio Latitude 41. Dal 2008 è direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano.
Nel 2012 è stato nominato direttore musicale dell’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e, nel 2013, di Roma Tre Orchestra. Sempre nel 2013 Piovano ha avviato una collaborazione stabile con l’ensemble di Archi dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
La pianista americana Ingrid Jacoby discende da una famiglia con forti radici musicali: fra i suoi ascendenti figurano infatti il Principe Luigi Ferdinando di Prussia, dedicatario del Terzo Concerto di Beethoven, e Federico il Grande.
Vincitrice di prestigiosi premi e concorsi, come l’Artists Presentation Award, lo Steinway Hall Artists Prize, il Concert Artists Guild Award, la Baldwin National Piano Competition e la Gina Bachauer International Piano Competition, nella sua carriera Jacoby ha collaborato con direttori come Sinopoli, Menuhin, Mackerras, Marriner e Leonard Slatkin ed è stata invitata in festival prestigiosi come quelli di Aldeburgh e Aspen.
Dopo il suo trasferimento in Inghilterra, ha tenuto recital presso la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall e la St. John’s Smith Square e suonato come solista con tutte le più prestigiose orchestre londinesi (LondonSymphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra).
Recentemente ha eseguito l’integrale dei Concerti di Beethoven in tre serate a Varsavia, ha suonato presso la Grande Sala del Conservatorio di Mosca con l’Orchestra Nazionale Russa e al Mozarteum nell’ambito del Festival di Salisburgo.
Lo scorso anno è stato pubblicato un CD in cui esegue i Concerti K. 449 e K. 595 e il Rondo K. 382 di Mozart con la Academy of St. Martin-in-the-Fields diretta da Sir Neville Marriner che è stato accolto con entusiasmo dalla stampa internazionale.