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  • Paola De Simone

Artista: Renata Cataldi, transverse flute - Ensemble Partenope Stravagante - Leonardo Massa, cello - Debora Capitanio, harpsichord Titolo: 18th-Century Neapolitan Flute Sonatas Anno: 2018 Etichetta: Dynamic (CDS 7819) - World Première Recording Genere: Classico Durata totale: 62:54

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Non solo opera e nomi di primo piano dal Settecento di Scuola musicale napoletana ma, anche, una pregevole produzione strumentale a firma di musicisti ad oggi praticamente sconosciuti quanto, in epoca borbonica, attivi in prima linea fra le principali compagini strumentali per i palcoscenici della capitale del Regno. A offrire in prima assoluta un raro cammeo di esempi per flauto traverso e basso continuo nella formula delle Sonate da camera è il cd appena uscito per la prestigiosa etichetta Dynamic dal titolo "18th-Century Neapolitan Flute Sonatas", in presentazione domani 13 ottobre 2018 (alle ore 11) nella Sala Martucci del Conservatorio di Musica "San Pietro a Majella" in chiusura del ciclo "I tesori della biblioteca" a cura di Cesare Corsi, attualmente responsabile di uno dei più importanti scrigni musicali al mondo. Protagonisti dell'incisione, Renata Cataldi al traversiere oltre che autrice delle ricerche e l'Ensemble Partenope stravagante, con Leonardo Massa al violoncello e Debora Capitanio al clavicembalo; ospiti dell'incontro invece, accanto a Renata Cataldi, Danilo Prefumo, direttore artistico della Dynamic, i musicologi Marta Columbro (vice direttore del Conservatorio di Napoli), Paologiovanni Maione, Paola De Simone e il violinista Egidio Mastrominico. Introduce Cesare Corsi.

Quali gli autori scelti per l'incisione? Antonio Stulichi "napolitano", con le Sonate n. 1 e n. 2 dell'op. 1 per flauto traverso e basso continuo, quindi per pari organico, Nicola Calandro con la Sonata seconda in sol maggiore, Francesco Ricupero con le Sonate VI e XVI, Gennaro Rava con una Sonata in si minore e Antonio Caputi con la Sonata in re maggiore.

"Anche nel settore delle composizioni strumentali da camera per flauto - scrive infatti la Cataldi nelle sue note per il booklet interno al cd - la musica napoletana si rivela una miniera inesauribile e sorprendente di nuove scoperte e di piccoli capolavori". Relativamente a Stulichi resta un'unica notizia biografica, ossia che fu attivo nel corso del secolo XVIII e che fu "napolitano", così come rivela l'incipit dell'edizione parigina dell'opera prima in ascolto. Maggiori i dettagli invece per Nicola Calandro detto "Frascia", nato a Frasso Telesino nel 1715 e morto a Roma fra il 1759 e il 1760. Fu strumentista, maestro di cappella, insegnante e compositore per ogni genere musicale, dal teatro comico alla produzione sacra e alla strumentale da camera. Particolarmente prolifico fu quindi Francesco Ricupero [Recupero, ma in firma autografa autenticata "Recupito"], attivo a Napoli fra la prima metà del Settecento e i primi del secolo successivo, fagottista della Cappella Reale e dell'Orchestra del Real Teatro di San Carlo, autore di pagine strumentali virtuosistiche e in special modo di musica sacra. Suonò appunto come fagottista nell'organico ricostruito da chi scrive impiegato nel 1772 per le rappresentazioni in Palazzo Perrelli oggi Berio della Cerere placata di Jommelli (si veda il saggio edito online La Cerere placata di Niccolò Jommelli: innovazione e interazione fra i diversi linguaggi dell'arte in gioco tra Napoli e l'Europa in “Niccolò Jommelli. L'esperienza europea di un musicista 'filosofo'”, Atti del Convegno Internazionale di Studi a cura di Gaetano Pitarresi, Reggio Calabria, Edizioni on line del Conservatorio "F. Cilea", 2014). E ancora Gennaro Rava, flautista e oboista parimenti attivo nelle principali compagini del Regno (nella seconda metà del Settecento figura tra gli oboisti dell'Orchestra del Real Teatro di San Carlo), autore di uno stile di stampo ormai già classico e anch'egli presente nell'organico di un'importante Serenata teatrale (in corso di pubblicazione sempre a mia firma accanto agli approfondimenti analitici di Nicolò Maccavino per i tipi della Turchini Edizioni) non solo in qualità di strumentista, bensì di autore delle musiche dei Balli, oggi perdute. Completa l'originale produzione discografica la Sonata à Traverso Solo, e Basso / dell'Ill.mo Sig. D. Antonio Caputo [Caputi], nobile dilettante attivo anche in Europa.

In occasione della presentazione, nella sala Rossini della Biblioteca saranno esposti i manoscritti di alcune delle sonate registrate nel cd.

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