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  • Redazione

Grandi voci storiche del passato e alcuni dei massimi compositori degli ultimi due secoli, narrati attraverso i ricordi vivissimi e le parole preziose degli eredi accanto a studiosi ed esperti del settore passando il testimone, di anno in anno, da Gobbi a Mascagni, da Schipa a Verdi, da Pavarotti a Leoncavallo, da Bergonzi a Puccini. E fino a celebrare oggi, giovedì 30 maggio alle ore 17 nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli nel segno dell'alto conferimento della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una delle voci di soprano più amate e più vicina ai nostri giorni, dall'arte magnifica quanto dalla carriera immensa e pluripremiata. Purtroppo, scomparsa improvvisamente e troppo presto, in una terribile serata dell'estate 2016. 

Grazie all'annuale "Incontro con le grandi famiglie della musica" organizzato dall’Associazione Ex Allievi "San Pietro a Majella" nell’ambito della stagione concertistica 2019 diretta dal Maestro Elio Lupi, il pomeriggio di oggi alla Nazionale sarà dedicato al nome e alla memoria del grande soprano genovese  Daniela Dessì (nella foto d'apertura, accanto al tenore Fabio Armiliato, nelle immagini di scena) scomparsa prematuramente il 20 agosto del 2016 a Brescia. Il timbro bellissimo e peculiare, la tecnica salda, la grande versatilità stilistica e uno speciale istinto drammatico ne hanno subito scolpito il nome fra le interpreti di riferimento del repertorio verdiano, pucciniano e verista ma, anche, del Sette e Novecento. Brillando da Monteverdi a Prokof’ev e dunque, nell'arco di oltre 70 titoli, nei ruoli più disparati, con punte di eccellenza nella Fiordiligi mozartiana e nell'Adriana di Cilea, nei lavori pucciniani e nel raro Settecento di Pergolesi (il Flaminio) come di Jommelli (La schiava liberata).  Inoltre, progetti discografici, collaborazioni con i massimi direttori e registi del nostro tempo (Abbado, Chailly, Gatti, Gelmetti, Giulini, Kleiber, Levine, Maazel, Mehta, Muti, Sinopoli; De Simone, Pizzi, Ronconi, Scola, Strehler, Zeffirelli), persino il confronto con la regia lirica, la felice unione nella vita e nell'arte con il tenore Fabio Armiliato. In sintesi, un autentico "soprano assoluto", come ci ricorda la motivazione del  Premio Belcanto “Celletti” ricevuto unitamente ad altri prestigiosissimi riconoscimenti quali il Premio Abbiati, l’International Opera Award – Oscar della lirica 2013, il Premio Giacomo Puccini a Torre del Lago nel 2001, il Premio Zenatello dell’Arena di Verona nel 2000, il Premio Donne Eccellenti 2013, il Premio Donna Leader assegnatole dall’EWMD, il Pavarotti d’Oro 2014, il premio Cigno d’Oro e, nel 2015, l’Illica d’Oro e il Premio Caruso alla carriera. 

Ebbene a parlare oggi della sua vicenda umana ed artistica, qui a Napoli - dove è impossibile dimenticare le sue notevolissime interpretazioni per i rispettivi ruoli principali nel Flaminio di Pergolesi diretto da Marcello Panni con la regia di Roberto De Simone (1981-1985), nella Schiava liberata di Jommelli con la direzione di Alan Curtis con allestimento firmato De Simone-Carosi-Nicoletti (maggio 1984), della Bohème pucciniana (dicembre 1985) e fino all'Adriana Lecouvreur di Cilea nel giugno 2003, accanto al tenore e compagno Fabio Armiliato - ci saranno appunto Armiliato, il Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Francesco Mercurio, l'ex sovrintendente del Teatro San Carlo e saggista Francesco Canessa, il Presidente Onorario Ex Allievi S. Pietro a Majella e Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra in Vaticano Vincenzo De Gregorio, i musicologi Paologiovanni Maione e Paola De Simone. 

Al termine, il soprano Nunzia De Falco e il pianista Francesco Pareti eseguiranno musiche di Rossini, Verdi, Delibes, Puccini.

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

30 MAGGIO 2019 – ORE 17.00

Biblioteca Nazionale Napoli

L’INCONTRO CON LE GRANDI FAMIGLIE DELLA MUSICA DEDICATO AL NOME E ALLA MEMORIA DEL GRANDE SOPRANO GENOVESE DANIELA DESSÌ, scomparsa prematuramente il 20 Agosto del 2016 a Brescia.

Fabio Armiliato, suo compagno di vita e di arte, ne ripercorre la straordinaria parabola artistica ed umana. All’incontro, promosso dall’associazione Ex Allievi "San Pietro a Majella" nell’ambito della stagione concertistica 2019 diretta dal M° Elio Lupi, interverranno:

FRANCESCO MERCURIO Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli

FRANCESCO CANESSA Saggista e musicologo, già sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli

VINCENZO DE GREGORIO Presidente Onorario Ex Allievi S. Pietro a Majella e Preside del PontificioIstituto di Musica Sacra in Vaticano

PAOLA DE SIMONE Giornalista e Musicologa

PAOLOGIOVANNI MAIONE Musicologo

NUNZIA DE FALCO soprano

FRANCESCO PARETI pianoforte

Musiche di Rossini, Verdi, Delibes, Puccini

Il presidente della Repubblica  Sergio Mattarella ha conferito all’iniziativa la propria Medaglia di Rappresentanza

DANIELA DESSÌ (1957-2016)

Daniela Dessì è oggi considerata uno dei soprani più importanti al mondo, interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista. La sua bellissima voce, la tecnica impeccabile e uno straordinario istinto drammatico le hanno permesso di spaziare da Monteverdi a Prokof’ev e di affrontare più di settanta titoli operistici, come testimonia la motivazione di “soprano assoluto” con cui le è stato conferito il Premio Belcanto “Celletti” nel 2011.

Nata a Genova, si è diplomata in canto e pianoforte al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, specializzandosi più tardi in canto da camera all’Accademia Chigiana di Siena. Il suo debutto nella città natale con La serva padrona di Pergolesi, al Teatro dell’Opera Giocosa, segna l’inizio di una carriera luminosa. Richiesta nei teatri e nei festival più importanti del mondo, ha collaborato con i più autorevoli direttori d’orchestra, tra cui Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria Giulini, Carlos Kleiber, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e con registi del calibro di Roberto De Simone, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Ettore Scola, Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli.

È degna di nota la vastità del suo repertorio: dal barocco e dal Settecento musicale – spiccano le grandi interpretazioni mozartiane di Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Così fan tutte e La clemenza di Tito eseguite sotto la direzione di Riccardo Muti – attraversa l’Ottocento con i capolavori di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi, e approda al primo ’900.

Assecondando l’evoluzione della propria vocalità, Daniela Dessì è diventata quindi punto di riferimento nel panorama lirico internazionale del repertorio verdiano, pucciniano e verista, come testimoniano alcuni eventi significativi: è stata ad esempio la prima cantante italiana ad aver interpretato in Italia e nella stessa sera i tre ruoli del Trittico di Puccini (Giorgetta, Suor Angelica e Lauretta) e la prima e unica interprete occidentale a portare Madama Butterfly a Nagasaki, in Giappone, con una tournée del Festival Pucciniano di Torre del Lago.

Tra i suoi maggiori recenti successi vanno menzionati Tosca a Firenze, dove ha eseguito il bis di “Vissi d’arte”, a 52 anni di distanza dall’ultimo bis di un’aria concesso da Renata Tebaldi; Madama Butterfly a Roma e a Palermo, Adriana Lecouvreur a Barcellona, Tosca ad Atene e a Berlino, i concerti a San Paolo in Brasile in duo con Fabio Armiliato, suo compagno nella vita e nell’arte, La forza del destino a Liegi, Aida all’Arena di Verona, il Galà verdiano al Teatro Madlenianum di Belgrado sempre con Fabio Armiliato. Il ritorno al ruolo di Mimì nella Bohème con la regia di Ettore Scola andata in scena al 60° Festival Pucciniano di Torre del Lago è stato un nuovo, straordinario successo di pubblico e di critica.

Negli ultimi anni Daniela Dessì ha aggiunto al suo già vasto repertorio alcuni ruoli importanti, molto diversi tra loro, dando così ulteriore prova di versatilità e grande perizia tecnica.

Il debutto a Bologna in Norma, nel 2008, le è valso il Premio Abbiati, prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana. Nel 2011 ha interpretato per la prima volta La Gioconda di Amilcare Ponchielli al Teatro Massimo di Palermo e i Vier letzte Lieder di Richard Strauss con l’Orchestra Sinfonica di Roma. L’anno successivo, a Marsiglia, ha debuttato nel ruolo di Paolina nel Poliuto di Donizetti e, a distanza di un mese, è stata Turandot nell’omonima opera di Giacomo Puccini al Teatro Carlo Felice di Genova, riscuotendo sempre unanime consenso di pubblico e di critica. Un altro trionfale debutto, nel 2013, è quello nel ruolo di Santuzza in Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni al Taormina Festival.

Un’ulteriore sfida ha aperto il 2014 e segnato una nuova tappa della sua straordinaria carriera: dopo il recital di arie da camera e operistiche al Teatro Petruzzelli di Bari, Daniela Dessì è tornata al Teatro Carlo Felice di Genova nel doppio ruolo di interprete e, per la prima volta, di regista della Madama Butterfly di Puccini. Il calore con cui il pubblico genovese ha applaudito la sua intensa interpretazione ha decretato il successo di questa nuova esperienza.  

Daniela Dessì riserva inoltre un’attenzione costante al repertorio cameristico e a quello sacro: il suo recital Novecento Italiano Rarities è stato presentato con grande successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2012, e poi ripreso all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.

Da un recente progetto, interamente dedicato a brani di tutte le epoche che mettono in musica il testo dell’Ave Maria, nascono una serie di concerti e il CD Ave Maria prodotto da Decca. Unica nel suo genere, questa incisione va ad aggiungersi alla già ampia discografia di Daniela Dessì, che annovera titoli per le maggiori etichette discografiche (oltre a Decca, con la quale ha da anni un consolidato rapporto, EMI, Deutsche Grammophon, Philips, SoloVoce, Universal per citarne solo alcune).

Daniela Dessì dedica parte del suo tempo all’insegnamento e ha partecipato a diversi programmi televisivi per la divulgazione dell’opera lirica.

Accanto al Premio Belcanto “Celletti” e al Premio Abbiati, nel corso della sua carriera ha ricevuto altri importantissimi premi; tra i più recenti si possono menzionare l’International Opera Award – Oscar della lirica 2013, il Premio Giacomo Puccini a Torre del Lago nel 2001, il Premio Zenatello dell’Arena di Verona nel 2000 e, di recente, il Premio Donne Eccellenti 2013, il Premio Donna Leader assegnatole dall’EWMD, il Pavarotti d’Oro 2014, il premio Cigno d’Oro e, nel 2015, l’Illica d’Oro e il Premio Caruso alla carriera.

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