top of page
  • Paola De Simone

«Il San Carlo Opera Festival? Una scommessa iniziata quattro anni fa e, oggi, diventata una sfida già vinta grazie all'impegno degli artisti ospiti, della nostre masse artistiche e grazie all'intero staff dei tecnici». Rosanna Purchia, sovrintendente del Lirico napoletano, apre così l'incontro stampa per presentare il nuovo quadrifoglio di lirica e balletto riservato all'estate, al fianco del direttore artistico Paolo Pinamonti, del direttore del Corpo di Ballo, Giuseppe Picone, dei due direttori sul podio per i titoli d'opera in alternanza, Juraj Valčuha per la Carmen di Bizet al via da stasera (venerdì 7 luglio, ore 20.30) e Josep Caballé Domenech per il Trovatore di Verdi (da domani, sabato 8), dei rispettivi registi Daniele Finzi Pasca e Michal Znaniecki, quindi accanto ad alcuni cantanti protagonisti (nelle foto d'apertura gli allestimenti di Carmen e Trovatore; al centro in basso, l'incontro stampa nella Presidenza del Teatro San Carlo).

In cartello dunque, fino a settembre, una programmazione di quattro titoli, uno in più rispetto allo scorso anno, con due produzioni d'opera in ripresa ma con diverse e in alcuni casi ben più valide voci, a stretto giro, più ben due proposte per la danza con la composita Soirée Roland Petit, per la prima volta al Lirico e a seguire, in chiusura dal 12 al 17 settembre, Zorba il Greco, applaudito già un paio di volte in passato all'Arena Flegrea e sul cui palco, una settimana più tardi, arriverà invece la recente, bellissima e caleidoscopica Cenerentola applaudita anche in tournée.

«Si rinnova e si potenzia pertanto l’appuntamento con il Festival - ha proseguito la Purchia - iniziativa che la Fondazione ha voluto coniare nel contesto del progetto “Napoli Città Lirica” con il contributo della Regione Campania per rendere la cultura, il melodramma e il balletto più accessibili al grande pubblico. Di qui la scelta di una programmazione popolare e pur sempre di pregio, destinata ai cittadini napoletani e delle comunità locali, e in particolare ai grandi numeri del turismo estivo in città e nel territorio regionale».

Al direttore artistico Pinamonti, quindi, la parola per i dettagli storici e stilistici delle diverse scelte

per un Festival che poggia sulle salde basi date dal successo della precedente edizione: con tre titoli, oltre 25mila spettatori, di cui il 60 per cento stranieri (per i due terzi europei), e un incasso complessivo di 800mila euro con diversi sold-out.

Con il primo appuntamento, da stasera a domenica 16 luglio per cinque recite, si rappresenta il capolavoro di Bizet affidato alla bacchetta stabile del giovane e rigorosissimo Juraj Valčuha (nato a Bratislava nel 1976), alla guida di Orchestra e Coro preparato da Marco Faelli. Nuovo fortunatamente il cast che annovera interpreti eccellenti: la Carmen di Clémentine Margaine, l'Escamillo del prestante Erwin Schrott (di ritorno al San Carlo dopo sette anni di assenza dal suo possente Méphistophélès nella "Damnation" di Berlioz e undici dal suo carismatico Don Giovanni), Stefano Secco (Don José) e la dolcissima Jessica Nuccio (Micaëla). La regia, con targa San Carlo, è quella meno fortunata rispetto a Pagliacci ma pur sempre assai originale creata dal mago del palco Daniele Finzi Pasca, presentata per l'inaugurazione della stagione 2015-16: una visione astratta che, attraverso giochi di luce (dalle luminarie della festa alle barre neon modello Excalibur che tentano di bloccare l'emancipata Carmen, o alla grande luna per un totale di 12 mila lampadine) narra la tensione emotiva della vicenda ambientata nella “sfavillante” Siviglia suggerita dalle scene di Hugo Gargiulo, i costumi di Giovanna Buzzi, le luci di Alexis Bowles e le coreografie di Maria Bonzanigo, assistente alla regia.

Un'opera che andrà saggiamente in scena con i recitativi parlati - ossia nell'originario stile dell'opéra-comique francese - ed esaltandone le moderne potenzialità «cinematografiche - così come sottolineato dal Maestro Valčuha - in particolar modo evidenti in musica nella rappresentazione parallela di luoghi e atmosfere, uno su tutti, l'accostamento del baccano della corrida e il dramma della gelosia consumato sul tema musicale del destino, e dunque della morte, nell'ultimo duetto al quarto atto, metaforica corrida esso stesso fra Carmen e Don José. O meglio ancora - come anche ribadito da Pinamonti - un dramma di uomini, ad oggi attualissimo, che non sanno come comportarsi davanti a una donna libera».

A seguire, già domani e fino al 15 «con una serrata alternanza di repertori - hanno tenuto a ribadire i vertici - propri di ogni buon teatro europeo» andrà quindi in scena Il trovatore di Giuseppe Verdi nell’allestimento "di fuoco" che ha aperto la stagione 2014-15. Inedita, per Napoli, è la bacchetta dello spagnolo Josep Caballé Domenech, al suo debutto al San Carlo così come nuovo è il palcoscenico partenopeo, in parallelo anche al ruolo, per la Leonora del soprano Saioa Hernandez. Il cast sfoggia voci importanti come Vitaliy Bilyy (Conte di Luna), la meravigliosa Violeta Urmana (Azucena; il 15 Cristina Melis) e Murat Karahan (Manrico; il 13 e il 15 Gustavo Porta). Regia di Michal Znaniecki, scene di Luigi Scoglio, costumi di Giusi Giustino, luci di Alessandro Carletti e proiezioni di Ludwick Bobo Skala. «Registicamente - confessa Znaniecki - opera non facile perché è praticamente tutta raccontata. Ed è così che la storia avrà stavolta inizio, secondo una nuova idea maturata dopo la tournée a Tel Aviv: ossia, con un gruppo di figuranti che a metà, tra finzione e realtà, scoprono insieme al pubblico la storia, tirando man mano fuori un'intera rete di dettagli e tracce archetipiche entro una tipica trama da spionaggio. Insomma, un'opera dai tanti segreti e misteri nella quale si assiste alla crescita di Leonora da fanciulla felice a donna matura, pronta a sacrificarsi esattamente come in Gilda (importante precedente verdiano per la debuttante Hernandez, inoltre Wally di recente successo) per l'uomo che ama, o al continuo rimbalzo freudiano di Manrico fra la madre e la fidanzata, rimbalzo che poi lo porterà dritto alla morte. L'uomo più nobile? Alla fine lo è il Conte perché è l'unico che ama veramente». D'altra parte non minore l'impegno nella musica «di un Verdi - come ha spiegato il valente direttore d'orchestra Josep Caballé Domenech, nato a Barcellona nel 1973 - che ad ogni numero di un'opera, diciamo pure esotica ed esoterica, tenta un nuovo, moderno cammino».

Per la danza: dal 22 al 26 luglio andrà in scena la Soirée Roland Petit, per la prima volta al San Carlo nella versione nuova rimontata dal fedelissimo Luigi Bonino, lo storico interprete e collaboratore del grande coreografo francese che nell'occasione ha direttamente lavorato con il maître de ballet Lienz Chang e con il Corpo di Ballo diretto da Giuseppe Picone. Lo scorso 26 giugno, la Compagnia del Massimo napoletano l’ha presentata con successo al Festival Internazionale di Granada. Ai tre celebri passi a due firmati Petit - il delicato Gymnopedie, il plastico Proust e lo struggente La rose malade con Maria Eichwald étoile ospite - seguirà il «difficilissimo e concentratissimo», come tiene a precisare l'étoile-direttore Picone, Pink Floyd Ballet, creazione del 1972 che unisce il classico al rock citando i tanti brani "cult" della band britannica, compreso il tintinnante "Money". Il disegno luci di Jean-Michel Desiré richiamerà intanto la copertina prismatica del celeberrimo LP The Dark Side of the Moon (nelle prime due foto sopra).

Il San Carlo Opera Festival si concluderà infine, dal 12 al 17 settembre, con Zorba il Greco, il popolare balletto di Lorca Massine, figlio del grande Léonide, con le trascinanti musiche di Mikis Theodorakis, culminanti nel celebre ed euforico sirtaki finale (nell'ultima foto). Il soggetto è tratto dal romanzo di Nikos Kazantzakis, spunto per la pellicola di culto con Anthony Quinn e Irene Papas (1964, regia di Michael Cacoyannis) nonché per tale vivace spettacolo coreutico e corale proposto sempre dal San Carlo e con successo all'Arena Flegrea sia per il Napoli Teatro Festival nel 2009, sia per l'Opera Festival edizione 2014.

Info e biglietteria: 0817972331 - 412

SAN CARLO OPERA FESTIVAL

CARMEN

Opéra-comique in quattro atti

Musica di Georges Bizet

Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halevy

dall’omonimo racconto di Prosper Mérimée

Parigi, Opéra-Comique (Salle Favart),

3 marzo 1875

Direttore Juraj Valčuha

Maestro del Coro Marco Faelli

Regia Daniele Finzi Pasca

Coreografia e Assistente alla regia Maria Bonzanigo

Scene Hugo Gargiulo

Costumi Giovanna Buzzi

Luci Alexis Bowles

Interpreti

Carmen, Clémentine Margaine

Don José, Stefano Secco

Escamillo, Erwin Schrott

Moralès, Roberto Accurso

Zuniga, Renzo Ran

Micaëla, Jessica Nuccio

Mercédès, Giuseppina Bridelli

Frasquita, Sandra Pastrana

Dancairo, Fabio Previati

Remendado, Carlo Bosi

Produzione del Teatro di San Carlo

Orchestra, Coro, Corpo di Ballo e Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo

venerdì 7 luglio 2017 ore 20.30 Turno A

domenica 9 luglio 2017 ore 18.00 Turno F

mercoledì 12 luglio 2017 ore 20.30 fuori abbonamento

venerdì 14 luglio 2017 ore 20.30 Turno C / D

domenica 16 luglio 2017 ore 18.00 Turno B

**

IL TROVATORE

dramma in quattro parti

Musica di Giuseppe Verdi

Libretto di Salvadore Cammarano

dal dramma di Antonio García Gutiérrez El trovador

Roma, Teatro Apollo,

19 gennaio 1853

Direttore Josep Caballé Domenech

Maestro del Coro Marco Faelli

Regia Michal Znaniecki

Regista collaboratore Eleonora Gravagnola

Scene Luigi Scoglio

Costumi Giusi Giustino

Luci Alessandro Carletti

Proiezioni Ludwick Bobo Skala

Interpreti

Il Conte di Luna, Vitaliy Bilyy

Leonora, Saioa Hernandez

Azucena, Violetta Urmana / Cristina Melis (15 luglio)

Manrico, Murat Karahan / Gustavo Porta (13 – 15 luglio)

Ferrando, Ugo Guagliardo

Ines, Fulvia Mastrobuono

Ruiz, Gianluca Sorrentino

Produzione del Teatro di San Carlo

Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

sabato 8 luglio 2017 ore 20.30 Turno A

martedì 11 luglio 2017 ore 20.30 Turno C / D / Turno M - Opera

giovedì 13 luglio 2017 ore 18.00 Turno B

sabato 15 luglio 2017 ore 18.00 Turno F

**

SOIRÉE ROLAND PETIT

Musiche di Erik Satie, Gabriel Fauré, Gustav Mahler, The Pink Floyd

Balletti di Roland Petit rimontati da Luigi Bonino

Assistente alla coreografia Lienz Chang

Costumi Christine Laurent, Yves St. Laurent, Luisa Spinatelli, Pauline Lawrence

Luci Jean-Michel Desiré

Parte Prima

da Ma Pavlova

Gymnopedie

da Proust (ou Les intermittences du coer)

Pas de deux “Morel et Saint-Loup ou le combat des anges”

La Rose Malade

(creato nel 1973 per Maya Plisetskaya)

Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Mahler

Étoile ospite Maria Eichwald

Parte Seconda

The Pink Floyd Ballet

Direttore del Corpo di Ballo Giuseppe Picone

Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

Balletto su musiche registrate

sabato 22 luglio 2017 ore 20.30 Turno A

domenica 23 luglio 2017 ore 18.00 Turno F

martedì 25 luglio 2017 ore 18.00 Turno B / Abbonamento Danza

mercoledì 26 luglio 2017 ore 20.30 Turno C / D

**

ZORBA IL GRECO

Coreografia originale di Lorca Massine

Musica di Mikīs Theodōrakīs

Direttore del Corpo di Ballo Giuseppe Picone

Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

Balletto su musiche registrate

martedì 12 settembre 2017 ore 20.30 Turno A

mercoledì 13 settembre 2017 ore 20.00 Turno M Opera

giovedì 14 settembre 2017 ore 18.00 Turno B

venerdì 15 settembre 2017 ore 20.00 Turno C / D / Turno M Sinfonica

sabato 16 settembre 2017 ore 20.00 Abbonamento Danza

domenica 17 settembre 2017 ore 17.00 Turno F

Si vieta la riproduzione dell'articolo e di ogni altra sua parte

SCARICA PDF

In primo piano
RSS Feed
  • Facebook Long Shadow
  • Google+ Social Icon
Recenti
bottom of page