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  • Paola De Simone

«Un universo in miniatura che racchiude in un unico, immenso arco sinfonico, la storia, gli interrogativi e il senso stesso della vita dell’uomo. Con un messaggio centrale: riscoprire i nostri valori, fra i quali, l’arte e la musica». In tempi drammatici, di crisi e apprensione per l’Europa come per il mondo intero, Fabio Luisi (nella foto) offre una chiave di lettura forte e attualissima dal podio della Seconda Sinfonia di Mahler per Soprano, Contralto, Coro misto e Orchestra intitolata “La Resurrezione”, pagina colossale in cinque movimenti affidata a un esercito di strumenti in palcoscenico (il Maestro conferma l’organico previsto dalla partitura originale, con 4 flauti, 4 oboi, 10 corni, 3 clarinetti e 2 piccoli, 4 fagotti più controfagotto, 10 trombe, 4 tromboni, basso tuba, timpani, grancassa, piatti, triangolo, 2 tam-tam, frusta, Glockenspiel, 3 campane, arpa, archi e organo) con la quale il direttore principale del Metropolitan di New York sarà per la prima volta alla testa delle compagini della Fondazione lirica napoletana nell’ambito di una locandina concertistica, domani sabato 21 (ore 20,30) e domenica in pomeridiana alle ore 18. Già ospite del San Carlo in tempi remoti (ma per la stagione lirica 1987/1988, con I Puritani di Vincenzo Bellini e un cast guidato da Lucia Aliberti, Rockwell Blake, Ambrogio Riva e Mario Luperi), quindi in giorni recentissimi sempre con Mahler (Quinta Sinfonia) ma alla testa dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, Luisi ha deciso proprio oggi di dedicare emblematicamente il suo concerto alle vittime degli attentati terroristici di questi giorni nei luoghi parigini e di Mali.

Scritta fra il 1887 e il 1894 durante gli incarichi alla direzione del Teatro dell'Opera di Budapest e di Amburgo, l’opera si rivela frutto ideale dell’incontro fra quanto messo a segno fra podio e scrittura in pentagramma aggiungendo, ai tre brani originari per sola orchestra, due tempi con interventi vocali, il Lied Urlicht ("Luce primordiale") tratto dalla famosa raccolta di Arnim e Brentano Des Knaben Wunderhorn, e un quinto e ultimo movimento con l'intervento di un coro, oltre a due voci di soprano e contralto, sull'ode di Klopstock Die Auferstehung ("Resurrezione") ascoltata durante i funerali di von Bülow. Utile per comprenderne le coordinate fondamentali, un programma propedeutico stilato dallo stesso autore in occasione della prima esecuzione berlinese del 1896, sollecitato dal giovane critico e compositore Max Maschalk ma, successivamente, programma eliminato da Mahler con la pubblicazione dell'opera. Utili, anche, le parole formulate nel rivelare l'intenzione di proseguire il cammino tracciato dalla Prima Sinfonia. Così, infatti, Mahler spiegava: «Ho chiamato Totenfeier (cerimonia funebre) il primo movimento, e se vuoi saperlo, si tratta dell'eroe della mia Sinfonia in re maggiore che io porto a seppellire; da un osservatorio più alto raccolgo la sua vita in un limpido specchio. E, al tempo stesso, si pone la grande domanda: perché sei vissuto? perché hai sofferto? E tutto questo solo un grande, atroce scherzo? Chiunque senta riecheggiare nella sua vita questo richiamo, deve rispondergli, e questa risposta la do nell'ultimo movimento». Qual è la risposta? A pronunciarla il coro finale: "Risorgerai, sì risorgerai, mia polvere / dopo un breve riposo! / Vita immortale! Immortale / vita ti darà Colui che ti chiamò. / Di nuovo sarai seme per rifiorire!". E ancora, più esplicitamente: "Credi, mio cuore, credi: / nulla andrà perduto per te! / Tuo è, tuo, sì tuo quello a cui anelavi! / Tuo quello che hai amato, per cui hai lottato! / Credi, non sei nato invano! / Non invano hai vissuto, sofferto! / Ciò che è nato deve perire! / Ciò che è passato, risorgere!".

L’esaltazione della fede, ribadita con energia ritmica incalzante e quasi trionfalistica, sublima al termine la visione apocalittica del "Grande Appello" nella certezza della resurrezione. Rigenerazione alimentata da una pietas che andava ad unire in un unico abbraccio d’amore non solo il singolo individuo, il suo eroe, ma l'umanità tutta. Gli esseri viventi passati, presenti e futuri.

Accanto all’Orchestra e al Coro del Teatro San Carlo si esibiranno il soprano Quiteria Muñoz Inglada (andata a sostituire per un’ improvvisa indisposizione la prevista Julia Kleiter) e il contralto Patricia Bardon.

Programma:

Teatro di San Carlo

Sabato 21 novembre 2015, ore 20.30

Domenica 22 novembre 2015, ore 18.00

Gustav Mahler [1860-1911]

Sinfonia n. 2 in do minore

per soprano e contralto soli, coro misto e orchestra Resurrezione

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Quiteria Muñoz Inglada, Soprano

Patricia Bardon, Contralto

Allegro maestoso (Mit durchaus ernstem und feierlichem Ausdruck)

Andante moderato (Sehr gemächlich)

In ruhig fliessender Bewegung (Scherzo)

Urlicht (Sehr feierlich, aber schlicht)

(testo tratto da: “Des Knaben Wunderhorn”)

Im Tempo des Scherzo (Wild herausfahrend - Langsam)

(testo tratto da: Die Auferstehung, di Friedrich Gottlieb Klopstock, con aggiunte di Gustav Mahler)

[Durata: 80 minuti circa]

Prossimi appuntamenti Stagione Sinfonica

PINCHAS ZUKERMAN / AMANDA FORSYTH

Direttore e Violino solista | Pinchas Zukerman

Violoncello | Amanda Forsyth

Programma

Pëtr Il'ič Čajkovskij, Melodie, movimento tratto da Souvenir d'un Lieu Cher per violino e orchestra, op. 42

Victor Herbert, Concerto n. 2 in mi minore per violoncello e orchestra, op. 30

Pëtr Il'ič Čajkovskij, Sérénade mélancolique, op. 26

Pëtr Il'ič Čajkovskij, Romeo e Giulietta, ouverture-fantasie in si minore

Orchestra del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo

Giovedì 26 Novembre 2015 ore 18.00 (Turno P)

Venerdì 27 Novembre 2015 ore 20.30 (Turno S) / (Turno M Sinfonica)

DANIEL OREN / YOAV LEVANON

Direttore | Daniel Oren

Pianoforte | Yoav Levanon

Programma

Fryderyk Chopin, Concerto n. 1 in mi minore per pianoforte e orchestra, op. 11

Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55, Eroica

Orchestra del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo

Giovedì 3 Dicembre 2015 ore 18.00 (Turno P)

Venerdì 4 Dicembre 2015 ore 20.30 (Turno S)

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